In Spagna uomini nuovi in due ministeri-chiave

In Spagna uomini nuovi in duo ministeri-chiave Dal governo socialista escono Moran (Esteri) e Boyer (Economia) In Spagna uomini nuovi in duo ministeri-chiave UUrss più disponibile, afferma il ministro degli Esteri pachistano Uno spiraglio sull'Afghanistan (e la pace fa paura agli insorti) Assicurazioni del premier Gonzàlez: la politica di rigore e il confronto con i sindacati non cambieranno - lì nuovo capo della diplomazia, Ordonez, più filoatlantico del predecessore NOSTRO SERVIZIO MADRID — Soluzione a sorpresa della preannunclata crisi del governo spagnolo, con l'uscita dall'esecutivo di due importanti ministri, quello dell'Economia, Miguel Boyer, e quello degli Esteri, Fernando Moran. Preannunciata perché il 13 giugno, il giorno dopo la firma del trattato di adesione della Spagna alla Cee, li primo ministro •Fellpe Oonzalez parlava di un probabile rimpasto. Se ne parlava ancora ufficialmente otto giorni fa, e mercoledì sera doveva venire lo scioglimento con una seduta del Consiglio del ministri e una cena offerta da Oonzalez nella sua residenza privata a tutti i ministri, compresi quelli che se ne sarebbero andati. Ma questa riunione, prontamente ribattezzata •l'ultima cena-, non è stata conclusiva, di fronte al fatto nuovo, e cioè le dimissioni, totalmente lnspiegabili, di Boyer. Questo rimpasto doveva servire, secondo gli osservatori, a rafforzare 11 quarantaseienne Boyer, eliminando alcuni ministri minori, come quelli del Trasporti e del Lavori pubblici, che gli davano fastidio. Probabilmente Boyer non ha avuto tutto quello che chiedeva, e per questo si è dimesso. Oonzalez, nella conferenza stampa che ha tenuto ieri sera, è apparso effettivamente dispiaciuto e ha assicurato che la politica economica seguita finora non camblerà. Una politica di rigore, che ha ridotto l'inflazione sino al 9 per cento nel 1884, che ha altresì ridotto il deficit pubblico e ha migliorato sensibilmente la bilancia del pagamenti, ma che non è riuscita a diminuire 11 numero dei disoccupati, che sfiora ormai 1 tre milioni, cioè oltre 11 20 per cento della popolazione attiva, la percentuale più alta nell'Europa a dodici. Mentre perdura il mistero sulle cause esatte delle dimissioni di Boyer, che aveva avuto da Oonzalez tutto l'appoggio possibile, il primo ministro assicura che 11 nuovo ministro dell'Economia, Carlos Solchaga, finora ministro dell'Industria, seguirà la stessa politica. Il che significa che continueranno i contrasti con 1 sindacati, sia il socialista Ugt che il comunista «Commissioni operaie», mentre probabilmente i centri di decisione economica non avranno in Solchaga la stessa fiducia che avevano In Boyer. Il rimpasto, oltre ai ministeri dell'Economia e degli Spagna, presi 18 dell'Età Tra loro un capo BILBAO — La polizia spagnola ha catturato diciotto persone sospettate di far parte dell'«Eta» e ha sequestrato armi e munizioni In un appartamento. Lo ha annunciato oggi l'ufficio del governatore civile di Vlzcaya, aggiungendo che una delle persone cadute nelle mani delle forze dell'ordine è Jose Felix Zabarte Jalnaga, ritenuto Il capo dell'unita militare dell'organizzazione separatista basca. Secondo quanto si è appreso, Zabarte, arrestato martedi durante un controllo mentre si trovava su una macchina rubata, stava prc parando un attentato contro una postazione della guardia civile. Dopo la sua cattura la polizia ha fatto irruzione In numerosi appartamenti della provincia arrestando altre diciassette persone. Ancora irrisolto il nodo del problema, un calendario del ritiro sovietico - Ma vi sono segnali di disponibilità a una soluzione politica - Colloqui forse decisivi in agosto avallate da Stati Uniti e Unione Sovietica. Dal primi colloqui ufficiali Usa-Urss sull'Afghanistan, il 24 giugno scorso, non è però emersa una formulazione definitiva di queste garanzie. Né, a quanto si sa, c'è ancora una proposta concreta e accettabile da tutte le parti in causa sul problema dei tre milioni di profughi dell'Afghanistan, rifugiatisi per la maggior parte in Pakistan. Ieri il primo ministro pachistano Mohammed Khan Junejo ha affermato che il suo Paese è favorevole a colloqui diretti con l'Urss sulla questione. Islamabad ha sempre respinto le proposte di negoziato avanzate dal governo afghano di Babrak Karmal. • il vero nodo — ed è il punto ancora Irrisolto — è però un calendario del ritiro sovietico. Se una proposta concreta verri presentata al quinto round di colloqui, il 27 agosto a Ginevra, l'ottimismo di Yaqub Khan sarà giustificato. Paradossalmente, la prospettiva di una soluzione, se non di una vera pace, inquieta i guerriglieri. Assicurazioni reciproche di non-intervento e non-interferenza tra Kabul e Islamabad impedirebbero ai mujahlddin di continuare a usare il territorio pachistano come base per le loro incursioni nel Paese occupato. Il Pakistan ha sempre smentito, di fronte alle minacce sovietiche e agli sconfinamenti afghani: ma la zona di confine è un grande •santuario» per gli insorti. Inoltre, Islamabad aiuta materialmente i ribelli con armle denaro, assieme a Cina, Usa e ad alcuni Paesi arabi. Per di piU, una soluzione politica concordata tra superpotenze, o comunque in sede internazionale, rischia di escludere completamente i mujahlddin dal potere, e. st. attribuendogli un ruolo «positivo» nella svolta. Gandhi era stato a Mosca in maggio — prima visita ufficiale all'estero in qualità di primo ministro, dopo l'assassinio della madre Indirà — e poi negli Usa. E aveva detto di avere constatato un cambiamento di rotta al Cremlino sulla questione . dell'Afghanistan, occupato dal dicembre del J979 da 110 mila soldati dell'Armata Rossa. Il mutamento, secondo Sahabzada Yaqub Khan, si è visto a fine giugno, quando i colloqui Islamabad-Kabul per il ritiro delle truppe sovietiche, colloqui che si svolgono partito che fini poi per confluire di fatto nel partito socialista. Egli potrà forse dare, un'immagine della nuova. Spagna desiderosa di restare nella Nato più facilmente di quanto non la potesse dare il suo predecessore. Crisi dunque più ampia del previsto e che lascia qualche incertezza, soprattutto sulla capacità di attuare la politica economica, anche se va riconosciuto che il primo governo di Felipe Oonzalez, confortato del resto dalla maggioranza assoluta del socialisti in Parlamento, è durato ben 31 mesi un record nella Spagna post franchista. r. c. : NOSTRO SERVIZIO NEW DELHI — Sahabzada Yaqub Khan, ministro degli Esteri pachistano, è «cautamente» ottimista: qualcosa si muove per l'Afghanistan. La soluzione delia tragedia non è ancora a portata di mano ma, per la prima volta dall'invasione sovietica, avvenuta oltre cinque anni fa, ai colloqui indiretti tra Islamabad e Kabul, sotto l'ègida della Nazioni Unite, c'è stato un piccolo passo alianti. Il ministro ha fatto queste dichiarazioni in India, dove si trova in visita, alla Washington Post. Ha elogiato il premier di Delhi Rajiv Gandhi, attraverso l'intermediario delle Nazioni Unite Diego Cordovez (i rappresentanti dei due Paesi non si sono mal incontrati faccia a faccia), sono ripresi dopo quasi due anni di interruzione. Il progresso]consiste, in linea generale, in un atteggiamento dell'Urss più favorevole a una soluzione politica della questione, e in particolare nella definizione (ancora incompleta, ma vi si lavora, e questo è un segnale positivo) di reciproche assicurazioni di non-intervento e non-interferenza tra Afghanistan e Pakistan, e di garanzie internazionali di sicurezza per Kabul Esteri, tocca quelli dell'Industria, dei Trasporti, dei Lavori pubblici e del Rapporti con le regioni autonome, con in più l'esonero del portavocedei governo. Ma qui erano in gioco personaggi di poco peso, sostituiti da altri ancora più insignificanti, e 11 punto chiave è se il nuovo ministro Solchaga saprà mantenere con la stessa fermezza un po' arrogante di Boyer la linea economica seguita finora. Altro punto oscuro è la sostituzione di Moran come ministro degli Esteri. Secondo Oonzalez non è stata una sorpresa, ma una decisione presa in anticipo, nella convinzione che Moran avesse già compiuto la sua funzione, naturalmente molto bene, ed escludendo che ci fossero dissensi. Una prima osservazione fatta quando si è saputo che Moran lasciava gli Esteri, dopo aver ricevuto molte critiche anche crudeli e ingiuste ma dopo aver conseguito anche brillanti successi, culminati con l'ingresso della Spagna nella Cee, era che il ministro, tendenzialmente neutralista, non se la sentiva di appoggiare la svolta decisamente filo-atlantica del governo. Ma Oonzalez assicura che non c'erano dissensi, il che impedisce di comprendere i motivi della sostituzione. Il nuovo ministro degli Esteri, Francisco Fernandez Ordonez, di 55 anni, era presidente di una banca pubblica, 11 «Banco Exterlor de Espana". Olà membro dell'Unione del centro democratico, fu ministro delle Finanze e della Giustizia con Adolfo Suarez. DI tendenza socialdemocratica, abbandonò 11 partito di Suarez in tempo utile è fondò un effimero