Nel gran caos dell'Iacp

Nel gran caos delFIacp Parla il commissario inviato a risanare l'Istituto Nel gran caos delFIacp Il geom. Flavio Rosso nel pieno della sua azione di recupero - 45 mila alloggi e 200 mila inquilini - Pagate soltanto nel maggio scorso alcune fatture dell'82 -1 casi di teppismo e vandalismo: «Gii rompe deve pagare» - «Non basta alzare la voce per accampare diritti» Palazzo Iacp di corso Dante, ottavo piano. Nell'enorme salone della presidenza, reso appena tiepido dall'aria provlenente da alcune finestre aperte {.il capo — proclama una segretaria — non tollera i condizionatori*) da due mesi circa opera il geom. Flavio Rosso, commissario nominato dalla Regione. Dirigente dell'assessorato all'Edilizia pubblica presso la Regione, 44 anni, tecnico più che «politico*, in questi mesi ha cerca-, to di recuperare anni di attendismo. Un lavoro senza dubbio duro e difficile (che interessa un patrimonio di circa 45 mila alloggi con oltre 200 mila inquilini), preso com'è tra leggi non certo facili, una solidarietà delle strutture pubbliche il più delle volte solo verbale, un'utenza difficile. .Non me lo ha imposto il medico questo incarico — esordice sorridendo —. Il fatto è che bisognava fare qualcosa*. Ed è riuscito ad ottenere del risultati? .In maggio abbiamo pagato circa 60 milioni per fatture dell'82. Poi sono state saldate quelle piccole dell'83 e una certa percentuale di quelle dell'83 e '84*. Come dire: pagamento a 900 giorni circa. Non è un po' vergognoso per un ente pubblico? Rosso esita. « Hanno dimostrato pazienza. Non siamo neppure stati costretti a pagare interessi: Ma, senza dubbio, non è una cosa di cui vantarsi. Come va la lotta agli inquilini che non pagano? L'Istituto case popolari s'è deciso a fare qualcosa contro la morosità, i teppisti che distruggono i beni pubblici, le coabitazioni? Ricordiamo il servizio pubblicato sulle case di corso Grosseto e il dovere, di chi amministra denaro pubblico, di salvaguardarlo come «un buon padre di famiglia *. Risposta: 'Intendiamo far rispettare alcune regole. Prima di tutto siamo disposti a discutere solo con chi è in regola con il canone: chi non paga sarà perseguito. Poi è ora di finirla conJ_comltp« • inquilini spontanei: parleremo solo con quelli regolarmente costituiti. Per i vandali, infine, ho gii inviato una lettera nella quale invito formalmente a denunciare ogni' caso di teppismo: chi rompe deve pagare*. D'accordo. Però in corso Grosseto 337 gli ascensori da circa due mesi sono guasti. Che cosa ha il coraggio di dire a quella signora che, a causa di questo fermo, è costretta a tenere in casa il marito invalido? .Abbiamo fatto gli appalti*. Tutto ciò però non basta. Siamo cioè di fronte ad una grave inadempienza dell'Istituto. Il commissario tergiversa, quindi confessa che, dopo la denuncia de «La Stampa», è stato un giorno intero nel quartiere. -Ho visto in quale stato si trovano alcune case — dice —, ho parlato con il parroco, con la gente. Ho sentito di sbarre messe alle finestre per 'evitare le incursioni, di negozianti costretti ad abbandonare l'attività perché gli svuotavano le cantine*. Flavio Rosso va oltre. *Tra maggio e giugno sono stati stipulati 194 atti di vendita. C'è uno studio con il San Paolo per una proposta di legge che scarichi sullo Stato i 1200 miliardi di debiti di tutti gli Iacp nazionali e trovi finanziamenti con un'emissione di obbligazioni*. Questi però, commissario, sono bei progetti. Come avete risolto il problema delle «caldaiette» per il riscaldamento autonomo? «Siamo stati sconfitti dalle dimensioni del fenome¬ no*. E per l'erogazione dell'acqua nelle case comunali, interrotta alcune settimane fa per morosità? .11 credito nei confronti del Comune è diventato credito per la fornitura*. In corso Dante qualcosa, dunque, si muove. Ma tutto ciò non è sufficiente se non c'è un coordinamento degli sforzi. «Si dovrebbe chiarire — ci aveva detto un inquilino di corso Grosseto — che non basta alzare la voce per accampare diritti. Ma non sempre l'Istituto ha saputo imporre i doveri*. Cosa ne pensa, signor commissario? «Non si tratta qui di cercare dei colpevoli, che senza dubbio ci sono, bensì di lavorare per il futuro, difendere il difendibile. Almeno sino a quando rimarrò in questo ufficio*. Adriano Provera

Persone citate: Adriano Provera, Flavio Rosso

Luoghi citati: San Paolo