Colombo e Malfatti testi al processo «Superesse»

Colombo e Malfatti testi al processo «Superasse» L'ex ministro e l'ambasciatore citati sul caso Sismi Colombo e Malfatti testi al processo «Superasse» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'ex ministro Emilio Colombo e l'ambasciatore Francesco Maria Malfatti testlmonleranno nel processo per le presunte deviazioni del Sismi, che coinvolge 11 vecchio vertice del servizio, allora alle dipendenze del generale Giuseppe Santovlto, nonché Francesco Pazienza. La corte di assise ha citato Colombo, all'epoca del fatti ministro degli Esteri, e Malfatti, che dovranno ora indicare quando e dove intendono essere ascoltati, sciogliendo alcune riserve sulle istanze delle parti. L'ordinanza ha allargato quindi ulteriormente il già ampio «testimoniale», chiamando nell'aula del processo, oltre ad alcuni ufficiali del Sismi, come l'erede di Santovito, il generale Nino Lugaresi, anche i magistrati di Bologna che si occuparono della strage dell'agosto del 1980. Sono Luigi Persico, Guido Marino e Aldo Gentile; dovranno parlare del loro Incontri con 11 generale Pietro Musumeci e con il colonnello Giuseppe Belmonte, imputati nel giudizio per le presunte deviazioni e al quali chiesero collaborazione per le indagini. La corte. Inoltre, ha anche stabilito di sentire l'ex questore di Latina Francesco Pompò a proposito dei suoi rapporti con il «boss» della malavita romana Domenico Balducci, che sarebbe stato legato, se non al Sismi, almeno a Francesco Pazienza, che, a sua volta, era in stretti rapporti con il generale Santovlto. L'udienza di ieri ha visto la sfilata di numerosi testimoni, tutti di scarso rilievo. In particolare, due dipendenti del Sismi, il colonnello Giovanni Caddura e il maresciallo 'Michelino Starace, hanno confermato che il servizio installò speciali telefont nella., sede della società «Ascofiri» di Pazienza, sènza tuttavia., attivare» il congegno che doveva impedire le intercettazioni telefoniche. Poi sono stati ascoltati Luciano Bellucci (che potrebbe definirsi un collaboratore volontario del servizi segreti) e Alvaro Glardili, Imputato con Pa- zlenza nelle inchieste su certi illeciti per l'assegnazione degli appalti in Irpinla dopo 11 terremoto. Bellucci offri la sua collaborazione al Sìsde, quando si cercò di convincere 11 terrorista Giovanni Senzani a costituirsi. Non ottenne alcun risultato poiché non riuscì ad hjcjjntrare, que»D che, lui.ha definito uh'«buon amicò.. Alvaro. GjardiU. ha parlato del suol rappòrti cori Pazienza, del giornalisti «che stipendiava» per avere articoli favorevoli, ed anche dei rapporti con Bellucci, che a lui si era rivolto per poter tener fuori 11 Sismi dalla questione relativa al furto nell'ufficio dell'ori. Piccoli. Sul rapporti con l'Informazione nel giorni scorsi aveva dedicato buona parte della sua deposizione un giornalista che collaborò con Pazienza, Placido Magri. Da Francesco Santoro, direttore dell'agenzia Axel, è venuta una smentita alle sue affermazioni, che nega di aver ricevuto 95 milioni dal Sismi per informazioni sul Banco di Roma. Ha parlato inoltre di Domenico Balducci (che conosceva come strozzino), nonché della questione Cirillo. "Fui io a presentare il boss Casillo a Pazienza — ha detto —. Piccoli si era interessato per umanità alla liberazióne dell'uomo politico. Costilo disse die altri già l'avevano avvicinato e che la liberazione dell'ostaggio era ormai imminente. Non chiedeva danaro, ma comprenstone per alcuni suot gregari imputati'.

Luoghi citati: Bologna, Roma