Rio: il sogno, fa magia, l'incanto

Rio: il sogno, fa magia, /'incanto Rio: il sogno, fa magia, /'incanto Nella capitale del samba per scoprire testimonianze Immaginate di- essere a bordo di un modernissimo Jet. un B-747 dell'Alitalla, ad esemplo. Siete distesi comodamente e state gustando il pasto che una hostess gentilissima e premurosa vi ha appena servito. Alle vostre spalle la nebbia e 11 freddo dell'inverno nostrano, cominciano ad essere un ricordo, In valigia solo bermuda e camiciole coloratissime. Dove state andando? Ma a Rio, naturalmente! La città vi apparirà, immensa, dall'oblò, e vi assicuro, vi affascinerà anche dall'alto. Saranno, infatti, visibilissimi i litorali assolati e bianchissimi, le strade, I quartieri colorati e popolosi. Rio è un sorriso che si trasformerà in risata e che spesso può gelarvi il cuore. Vorremmo poter dire che Rio è città di contrasti, di estremismi sociali, di ricchezza mista a povertà, ma mentiremmo. Rio è omogenea, continua e fluida come lo spirito del suoi abitanti: i Cariocas. Il primo •turista» europeo che vi pose piede nel 1532, il portoghese Martin Alfonso de Sousa. se ne Innamorò anche se la città all'epoca non c'era ancora. E' la magia di questa terra, il suo incanto più bello: l'essere, comunque, splendente anche nella povertà delle Favelas, anche nella solitudine delle sue Immense spiagge o nel caos del traffico urbano. Rio è la città dei «Morros», cioè delle colline che sorgono in mezzo al mare e intorno alle quali si avvolgono 1 quartieri dai nomi fantasiosi: Maracana, Tijuca, Botafogo, Ipanema, Santa Teresa. Tutti questi rilievi disordinati accolgono 11 faccino delle vecchie strade coloniali, del tempo di «oro» della canna da zucchero e di Minas Gerals (le miniere dell'Interno), le nuove esorbitanti costruzioni sorte negli ultimi anni, ma anche le «favelas», le bidonville che si arrampicano disperatamente sulle colline, o i quartieri nuovi che crescono a dismisura divorando le vecchie ville degli Anni Trenta. Dovrete, per tributo alla storia, fare un giretto nel cuore «coloniale» di Rio scoprirete qualche chicca di barocco catalano davvero eccezionale. Nella Praca 15 Novembre troverete l'antica cattedra¬ le di N.S. do Carmo uno degli esempi più belli del barocco portoghese trapiantato in Brasile è 11 Convento do Carmo, il più antico di Rio costruito nel 1590. A pochi passi da qui si raggiunge una stradina che sbuca sul Beco do Comércio, Arco do Teles: se vi trovate da queste parti non mancate di percorrerla tutta quanta, avrete l'idea di quello che poteva essere Rio de Janeiro nel secoli XVII e XVIII. Nel Largo' Carioca si situano altri esempi di architettura coloniale che vale la pena visitare, fermandosi magari per prendere una «cachaca» nella più antica birreria di Rio, il Bar Luis che si trova sulla Rua Carioca: c'è la chiesa ed il convento di Santo Antonio, costruiti PER RIO DE JANEIRO Da ROMA - Ogni martedì e giovedì alle 01,05 Ogni venerdì alle 22,50 Da MILANO - Ogni lunedi alle 22,35 Ogni sab di un passato insospettato nel 1619, la chiesa di 8ao Francisco da Penltencla con le decorazioni Interne di affreschi e Intagli In legno tra 1 più ricchi della città. Un consiglio in aereo, tra un drink e la proiezione dell'ultimo film, leggete o rileggete Amado, magari «Donna Fior e 1 suol due mariti», vi metterà In sintonia con lo «spirito» dei brasiliani e vi consentirà di •leggere» la città anche nei suol aspetti più nascosti. Una delle visite obbligatorie a Rio de Janeiro è quella al Pao de Acucar (11 Pan di Zucchero), il promontorio che sorge proprio all'imboccatura della baia di Guanabara e che domina tutta la vista della città. La vetta si raggiunge grazie a due teleferiche, che parto- ato alle 01,10 (lino al 28-9-85) e di un presente luminoso no da Praca Tiburcio al Morrò da Urea, o come fanno alcuni, percorrendo a piedi le scalinate lunghe 1400 metri, 11 che, però, vi comporterà almeno due ore di cammino! Dopo la visita al Pao de Acucar non resta che lasciarsi trascinare dalla voglia di un bagno di sole nelle spiagge di Copacabana, la più lunga di Rio che raggiunge quasi 1 4 chilometri o dalle acque di Ipanema, la spiaggia più sofisticata, alternando magari con qualche spuntino di «rodizio» in una delle tante •churrascarla» che sorgono sul lungomare. Se non si amano le spiagge affollate ci si può spingere più a Sud verso Leblon. 'A Santa Teresa, un lussureggiante quartiere formato da colline coperte di ville dagli stili sorprendenti, una sorta di Montmartre tropicale, si trovano caffè e ristoranti dall'ambiente festoso. Anche a Flamengo e a Botafogo si troveranno innumerevoli locali dove si potrà gustare un'eccellente •cachaca», un risotto ai frutti di mare, un churrasco, la «fejoada» con «batlda», il meglio della cucina «carioca». ' Se c'è qualcosa che vi tratterà in questa città impedendovi di scoprire 11 resto del Brasile è proprio lo spirito allegro e spensierato dei «carioca», la festa che scoppia ad ogni avvenimento tra la gente nelle strade, nelle spiagge, il ballo del «frevos» del Nord-Est che si fondono con le 6ambas dal ritmo trascinante. E' l'erlUtà dell'antica festa portoghese e africana, una sola manifestazione di spirito e di magia, di cui 11 Carnevale rimane la più 'bella espressione: sono più di tre giorni di ballo e di follia in cui 11 popolo carioca «celebra» l'Incognita della propria vita, la voglia di vivere nell'incertezza del domani, la maggiore di tutte le felicità che è quella di poter sognare! Se tornando, a casa, a bordo del vostro aereo, mentre vi accingete a riposare, sentirete una «nostalgia» una sensazione al tempo stesso dolce e amara, non ve ne preoccupate, è quella che 1 brasiliani — con un termine intraducibile — definiscono «Saudade» è il segno che Rio ha incantato anche voi.

Persone citate: Amado, Carioca, Carmo, Da Milano, Donna Fior, Martin Alfonso De Sousa, Minas

Luoghi citati: Bar Luis, Brasile, Rio, Rio De Janeiro, Roma