L'Isola del Tesoro dei putèi veneziani di Cinzia Sasso

L'Isola del Tesoro deiputèi veneziani L'Isola del Tesoro deiputèi veneziani I 1 r.a tappa in più, 5 nella guida della Ve- ' nezia minore, fuori dai circuiti turistici, lontano alle chiese e dai mufei. F' un piccolo luogo fatto l>er la felicità del piccoli: l'isola del bambini. Niente a che vedere con Disneyland e con il mondo fasullo dei pupazzi: è un fazzoletto di terra in mezzo alla laguna, una volta abbandonato e adesso recuperato, ribattezzato e riabitato. Si chiamava Isola di Campano, come il canale segnato dalle bricole che parte dalla terraferma e finisce 11 davanti. Adesso i pescatori e i marinai la chiamano «l'isola del tesoro». Sono 5 mila niq. di terra, sette alberi nel mezzo, un vecchio bunker di cemento; intorno cefali, gò. passarini. anguille. Quindici minuti di barca da Venezia: alle spal¬ le i campanili, i palazzi alti del Ghetto, La cooperativa dei gondolieri in 15 giorni ha messo in opera un pontile, il barcone attracca, in alto spuntano i «birdwatchlng» per studiare il volo degli uccelli, ecco il bosco attrezzato, la sabbionala e la casa con le reti, il vigneto appena nato, i vecchi che Insegnano a fare esche. Quest'isola è la prima che torna alla vita tra le 24 abbandonate nella laguna di Venezia. I bambini protestavano perché a Venezia non hanno spazi dove giocare: oggi hanno l'Isola di Campano, dove alla fine della guerra abitava una famiglia di squeraioli (i falegnami che costruiscono e riparano gondole e barche negli squeri) e dove un tempo partiva la barca che riforniva di latte la città. Cinzia Sasso

Luoghi citati: Venezia