Passa tutto ma Liala scrive ancora

L'ottantesimo romanzo a 88 anni: «Frantumi di arcobaleno» L'ottantesimo romanzo a 88 anni: «Frantumi di arcobaleno» Passa tutto, ma Liala scrive ancora punto isolato tra Santa Margherita e Portofino dove è la vecchia villa dei suoi. Ha bisogno di stare un poco, faccia a faccia con il suo dolore, sul luogo del delitto. Il delitto, non l'ha compiuto lui. L'ha compiuto la sorte, la fatalità,' Dio, qualcosa o qualcuno certo l'ha compiuto, folgorando con un aneurisma cerebrale, mentre gli correva incontro a braccia spalancate, Edmea, la bella ragazza ventenne che lui stava per sposare. Cosi ci viene presentato il protagonista del nuovo romaneo di Liala, Frantumi di arcobaleno appena mandato in libreria dalla Soneogno (375 pagine, 15.000 Urei. E' l'ottantesimo libro l'estero. Ma a Milano non si ferma. Passa dallo studio appena il tempo di sen' tire che un'aspirante cliente tempesta per vederlo, che si chiama Deslrée Bene e che è la figlia di un noto petroliere. Ma il professor Lorena prende la macchina e se ne va verso Genova. Lascia l'autostrada per la strada provinciale allo svincolo per Santa Mar-, ghetita, procede sino al cuno, con la caduta nel lago di Varese nel 1926 durante un allenamento per la Coppa Schneider per. idrovolanti dell'adorato marchese Vittorio Gentil-1 rione Scotto, ufficiale della Regia Aeronautica. Il risvolto editoriale assicura che «Liala non mancherà di sorprendere ancora una volta chi la legge perché Frantumi di arcobaleno è un romanzo attuale e 1 suoi personaggi vivono la realtà di giorni che tutti viviamo in Italia...». Ma Frantumi di arcobaleno non è il primo romaneo di attualità di Liala. Nel 1975, esattamente dieci anni fa, né aveva già scritto un altro dal titolo significativo Oood-Bye Sirena, dove sirèna stava in dell'ottantottenne AmaliaLiana Cambiasi Negretti Odescalchi, ribattezeata 'Liala da Gabriele D'Annuneio, litaliana più letta e riletta da milioni di italiane e anche d'italiani, a cominciare appunto da D'Annuneio che si stupì nel trovare nel suo primo romaneo Signorsì tanta competenza in materia di aviazione. La convocò al Vittoriale e le donbuna fotografia con la dedica «A Liala», spiegando che un'ala stava bene nel nome di una scrittrice così vicina al vólo. In realtà, la marchesa Cambiasi aveva scritto il suo primo libro proprio per rievocare un grande amore interrotto dalla sorte, dalla fatalità, da Dio, da qualcosa o qual¬ •llHf.*»*..» -, primo luogo per la sirena di una fabbrica, la fabbrica dell'ingegner Corrado Dairano dalle parti di Monea, costretta al silenzio da uno sciopero. Certo, Frantumi di arcobaleno è più tragico, perché in questi dieci anni la vita italiana si è ulteriormente imbarbarita. Il professor Lorena, così assillato dal dolore per la scomparsa di Edmea, è veramente il protagonista di Frantumi di arcobaleno o ne è solo il deuteragonista? Non è più protagonista di lui la bella Deslrée Bene, stordita dalla scoperta che l'uomo che sta per sposare. Renato Altavilla, figlio pure lui di petroliere, ha certe inclinazioni disdicevoli, insomma va più d'ac¬ cordo con gli uomini che con le donne? E il capitano dei carabinieri Uberto Fais di cui Desirée Bene s'innamora o crede di innamorarsi, ma la verità la sapremo solo alla fine, come lo possiamo definire? Il carabiniere, dopotutto, ha so-, stituito come eroe l'aviatore almeno in Frantumi di arcobaleno, il romaneo che affronta anche il terrorismo. Dal punto di vista, ovviamente, di Liala e dei personaggi con cui Liala ha sempre intrigato e commosso milioni di italiane e di italiani. I ricchi, gli eleganti, e soprattutto i puliti. Per quante angosce sentimentali la dilanino, Desirée Bene curerà sempre il suo abbigliamento, cam- Vasco Rossi al bagno schiuma

Persone citate: D'annuneio, Gabriele D'annuneio, Negretti, Odescalchi, Renato Altavilla, Schneider, Sirena, Uberto Fais, Vasco Rossi, Vittorio Gentil

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Portofino