Dal moralista Bobo ai disgustati di Altan

to', tù4z,7 0 Pei to', tù4z,7 0 Pei Dal moralista Bobo ai disgustati di Altan Iti 0 UN piccolo mondo di sconfitte familiari, dove la quotidianità è il migliore controcanto della Storia o, almeno, dell'ideologia: una piccola società di potenti laidi, di belle donne senza virtù, di bambini petulanti (oltre che di operai sarcastici). Escono quasi insieme il «Bobo e dintorni» di Stoino (Milano libri, 120 pagine, 10.500 lire), catalogo della mostra tenuta nei mesi scorsi a Livorno, e «Le ultime parole famose» di Altan (Mondadori, 114 pagine, 15.000 lire), selezione delle tavole apparse su «Panorama». Altan e Stoino sono i due rappresentanti più autorevoli della satira 'di sinistra, in Italia, ma entrambi postmilitanti e profondamente innovatori rispetto alle vecchie ortodossie. E' un segno dei tempi che «l'Unità» abbia scelto di mettere in prima pagina i disegni del non iscritto Stoino: probabilmente vede nel personaggio di Bobo, ex sessantottino dalle ironiche delusioni, dalla barba precocemente brizzolata (dopo il referendum, dice lui, solo il 45,7 per cento di buon pelo nero), non solo la possibilità di fare autocritica per interposta persona, ma di affidare a un non-eroe sistematica rappresentanza dei lettori più giovani e più disincantati. Certo, sarebbe interessante stabilire se Bobo susciti più identificazione o sentimento di protezione. Dice Umberto Eco nella prefazione che Bobo è un moralista al quadrato, ironista anche del proprio moralismo. In questo modo è possibile al lettore l'esercizio liberatorio di identificarsi nell'autore, ma di provare solidarietà per il personaggio. Quanto ad Altan, la raccolta in libro di tavole e battute gli giova; Altan non è vignettista, ma narratore, i suoi personaggi (qui Cipputi cede il passo) si arricchiscono nella progressiva ripetizione-modificazione, perché tutto è affidato al segno, al sigillo delle fisionomie, a uno stile di indiscutibile sapienza. Altan mescola il piacere di disegna¬ re (è anche ottimo autore per bambini) a un segreto disgusto, a un fastidio che è una forma quasi letteraria di moralismo, sia quando la battuta pesca in fondo («Dopo tanti anni di piombo, finalmente il calduccio dei vecchi familiari anni di merda»;, sia quando punta in alto osiamo della mafia», «Avete un mandato?»;, sia quando riepiloga il presente (-Babbo, avevate ragione voi sessantottini: questo sistema è osceno», «Ti hanno di nuovo fottuto le Timberland?»A Stefano Reggiani MIO (òiWM PlCG cue fuiio t cue sotoo pi destra. COSA VUOI MAI .

Persone citate: Altan Iti, Mondadori, Stefano Reggiani, Umberto Eco

Luoghi citati: Italia, Livorno, Milano