Tra i fantasmi messicani Tex Willer anticipa Indiana Jones

Fumetti: la ristampa di una vecchia awént Fumetti: la ristampa di una vecchia awént Tra i fantasmi messicai Tex Willer anticipa Indiana Jones conosceva subito, seguendoli p senza fatica ne' loro pine- l prato avventuroso. v Continuando nel parallelo a con il western allttaUemi e (ma so che Leone non vuole ti imparentarsi troppo con ò esso), si è ben detto anche di " Clint Eastwood che ha solo > due espressioni: con il sigaro 1 e senza il sigaro. 0 I Bonelli (sono tre in azione, quasi una mini-Disney: 1 oltre a Giovanni Luigi Bò- 1 nelli, operano Tea Bonelli, » che ha dato più nerbo anco- c ra alla ditta, e il figlio S'er- c gio, fumettista anche lui di , ampio successo popolare) c formano una dynasty Italia- c na con la quale bisognerà c prima o poi predisporsi a < fare i conti anche criticar- \ mente, per quanto odioso 1 possa apparire, come abbia- t mo detto subito, quando 4 certi fenomeni sono sorretti 1 dall'entusiasmo popolare. ; Bonelli Senior, più che etiti < il re della narrativa western, 1 Louis L'Amour, si imparèn- ■ ta per la fantasia torrentizia 1 con Salgari e per la spigliata < variegatura delle mappe creatore di Audax, giubba rossa canadese a cavallo. L'impianto scenico è databile proprio a quel periodo, il montaggio è tradizionale, non c'è pericolo Zi restarne disorientati, come in certi fumetti moderni, alla Pazienza, dove ti costringono al gioco dell'oca, magari con profitto, e cioè due caselle avanti e una indietro. Il disegno, come quello dei raymondiani, tra cui inscriviamo anche Letteli, è probo, efficace, realistico. Il march'0 di fabbrica italiano è datxt semmai da una vaga atonia espressiva dei protagonisti, che raramente sono portatori i rovelli interiori troppo cotti».'essi ma si contentano di condurre avanti in maniera filante l'avventura nella quale l'autore li ha scagliati di brutto. Bonelli è un incessante e mirabolante inventore di narrazioni, per così dire open-space. Tex è certo un eroe del West ma è anche un contenitore, in cui si può stipare di tutto: persino la fantarcheologia, come nel caso di questo libro, che ha giocato in anticipo di qualche anno rispetto ai -Predatori dell'arca perduta: L'ottima qualità media del prodotto è anche negli espliciti omaggi, nel citazionismo non dissimulato. Quando Tex — si veda appunto questa avventura — è affiancato dal celebre trapper Kit Carson, ebbene quest'ultimo è abbastanza anziano per un borderman da ricordare la figura impaginata tanti anni fa da Rino Albertarelli, uno dei più bravi soggettisti e disegnatori italiani e, lui si, oggetto di tante mie delieie infantili e puberali. Del resto il volto poco mobile dei protagonisti si richiama ancora a certi stilemi del vecchio fumetto Usa: Gordon, perbacco, aveva la muscolatura facciale di un giovanotto fulminato dalla paresi, e così Jim della Giungla e X-9 e Audax'. Erano dei porta-abiti, dei tralicci di sostegno per avventure, naturalmente comodi, perché bastava un'occhiata anche distratta e il lettore li ri¬ Fortunato Pasqualino Illustra/ione romantica delle «Mille e una notte»

Persone citate: Bonelli, Bonelli Senior, Clint Eastwood, Giovanni Luigi Bò, Kit Carson, Louis L'amour, Rino Albertarelli, Salgari, Tex Willer

Luoghi citati: Italia, Usa