Un po' di giallo per due papi

Un po' di giallo per due papi Un po' di giallo per due papi IL Vaticano fa da protagonista, o spicca come uno scenario più o meno vicino, anche in altri libri apparsi negli ultimi mesi. «In nome di Dio» di David Yallop (Tullio Pironti editore, pagine 338, lire 16.800) arriva dall'estero sull'onda di un milione e mezzo di copie vendute. E' ■una ricostruzione, dal sapore romanzesco, della morte di Papa Luciani. Che cosa accadde quella notte tra il 28 e il 29 settembre 1978? Quali carte furono tolte dalle mani del papa? Lo 'Scrittore-detective- traccia sullo sfondo un groviglio di affari e delinea l'ipotesi del complotto. Giovanni Paolo P voleva fare pulizia e. certi personaggi ne sarebbero stati travolti (Marctnkus, presidente dello Ior, il segretario di Stato Villot e i soliti Sindona, Calvi e Gelli). Di li alla conclusione dell'assassinio c'è tutto lo spazio di un giallo. A piazza San Pietro approda anche la 'bulgarian connection' dell'attentato a Papa Wojtyla. La descrive la giornalista americana Claire Sterling («Anatomia di un attentato», Sugarco, pagine 311, lire 15.000) ripercorrendo passo a passo la vicenda di Ali Agca, indicando legami tra mafia turca e servizi segreti di Sofia. Quegli spari del 13 maggio 1981, secondo il francese Christian Roulette («La pista», appena uscito dall'editore Napoleone, pagine 291, lire 15.000) maturano nell'ambiente dei 'lupi grigU di Istanbul,, ma la carriera di AH Agca ha legami con servizi turchi e americani e complicità con 'falchi occidentali: Infine, c'è il Vaticano come un filo di complicati intrecci economici. Lo troviamo ne «La storia di Roberto Calvi» di Gianfranco Piazzesi e Sandra Bonsanti (Longanesi, pagine 274, lire 15.000) e nel «Banchiere di Dio» di Rupcrt Cornwell (Laterza, pagine 268, lire 14.000) che è un ritratto del 'predatore diventato preda» e uno scavo negli angoli bui del sistema finanziario italiano. e.g.

Luoghi citati: Istanbul, Sofia