Come si chiacchiera sul lago di Garda

Come si chiacchiera sul lago di Garda Come si chiacchiera sul lago di Garda pensione per turisti tedeschi d'estate. Come Orfeo, Io Scriba si guarda indietro e non ritrova la sua Euridice, si accorge che dietro «l'oro delia memoria» è rimasto soltanto «un pugno di cenere». Su questo registro nostalgico si delinea un angolo di provincia italiana, con il suo teatrino di personaggi buffi o patetici: l'ubriaco scambiato per morto, il pittore bohémien, il farmacistamago, la sua sventata cameriera che diventa mam¬ ma il giorno delle nozze, la fuga amorosa di una ragazza con uno zingaro del- ' le giostre, 11 parroco avido e ignorante, lo stagionato dandy timido e malaticcio. Con tono da amabile conversatore, che sa mescolare abilmente malinconie e frivolezze, lo scrittore veneziano costruisce una galleria di bozzetti, un mosaico di cartoline kitsch, ma la vicenda, avvolta dalla cipria rosata del buoni sentimenti, stenta a trovare un respiro narrativo. Anche il linguaggio incespica in cadute di tono c neologismi di moda («un abbraccio di profumi intrigosl», «moglie vamposa», «copioso ingoiamento di antipasti»). E i personaggi, che dialogano a forza di «tuonò» e «sbottò», danno l'impressione di una commedia artificiosa, recitata in un salotto stipato di bric-à-brac. Massimo Romano Nantas Salvataggio, «Villa Mimosa», Mondadori, 248 pagine, 18.000 lire.

Persone citate: Massimo Romano, Mondadori