Nel giardino delle rose per ogni petalo fiorisce un dubbio

Nel giardino delle rose per ogni petalo fiorisce un dubbio Nel giardino delle rose per ogni petalo fiorisce un dubbio UNA casa col giardino che produce solo rose sanguigne e dove l'unico suono è quello arcignamente angosciante d'un pianoforte: in un posto di mare sfibrato e sfibrante. Qui vive Oreste, il protagonista de «Il giardino delle rose», il nuovo romanzo di Ferruccio Parazzoli. Oreste è uno scrittore impastoiato In lina stagione di narcisistica sonnolenza letteraria: ma ecco che lo coglie quel tipo di fervore — proprio della maturità quando è inquieta — che conduce a una drammatica, assillante ricerca dei significati dell'esistenza. Il dubbio va via via consumando il suo quotidiano: quel quotidiano che altrove (in «Le briciole agli uccelli», un volume di aforismi e meditazioni uscito pochi mesi fa nelle Edizioni Paoline) suggerisce a Parazzoli questa problematica definizione: «La nostra invisibile' grandezza tutti 1 giorni' umiliata». Oreste è un cristiano che raccoglie e subito dissipa, un uomo di pensieri abbietti quanto di candori sacrali — le pagine sulla CON il suo nuovo remanzo, Villa Mimo-' sa, già in testa alle ' classifiche di vendita, Nantas Salvataggio ha confezionato, una storia accattivante Lo Scriba narratore torna dopo vent'anni a Malpaga, un «paesino tascabile» di mille anime dove ha trascorso gli anni migliori della vita. Villa Mimosa, la casa di campagna immer- . .sa tra gli ulivi e le vigne del lago di Garda, è ormai trasformata in bottega d'antiquario d'inverno e in aliano preparazione del pesce offerto in cibo a tutti i commensali in un'ultima, enigmatica cena, hanno una singolare luminosità — di sogni amorosamente disperati, dominati dall'implacabile eppur astratta Margherita o da sciabole spadoni e rivoltelle, grotteschi spauracchi di una giovinezza perduta (di questa «Villa Mimosa» giovinezza è rimasto un piccolo rosario, simile a un balocco-feticcio, che ha qualche qualità rasserenante). Sembra che le avventure da lui registrate — del passato, del presente e di tutti e due mescolati insieme ed indistinguibili — non abbiamo altra virtù, o nefandezza, che quella di farlo di Salvataggio

Persone citate: Ferruccio Parazzoli, Parazzoli

Luoghi citati: Salvataggio