Al museo per un picnic

Parliamone Parliamone Al museo per un picnic UNA chiesa gotica veneziana così ricca di storia come quella dei Santi Giovanni e Paolo (dai domenicani che la fondarono nel '200 ai monumenti dei dogi, dal polittico di Giovanni Bellini alle opere del '700) viene scelta per mettere in scena uno spettacolo teatrale. L'iniziativa è della Fenice, l'autore è Benjamin Britten, la scenografia è molto curata: tutto di alto livello, ma i soprintendenti ai beni artistici e architettonici, Valcanovcr e Asso, protestano indignati. Hanno ragione. Dobbiamo smetterla di utilizzare, senza una preventiva analisi di impatto fisico e culturale, monumenti, palazzi, piazze, insomma contenitori e spazi storici. Con eccessiva disinvoltura vengono considerati strumenti di successo per manifestazioni culturali che spesso risultano dissonanti e rischiano di provocare danni ai marmi, ai bronzi, ai pavimenti e soffitti, alle vetrate, agli arredi. E' evidente che gli organizzatori scelgono edifìci e spazi storici anche per la loro forte carica pubblicitaria. Antico è bello, la gente si riaffeziona al passato. Ma non sempre le forme di riscoperta sono appropriate: ecco i balli carnevaleschi in Piazza San Marco, lo schermo gigante al Orco Massimo, gli spettacoli fragorosi in Piazza Navona. Lo spettacolo teatrale e il concerto in una chiesa gotica o barocca non sono fatti negativi per se stessi. Diventano tali quando il nuovo uso non si concilia col rispetto della memoria storica e del carattere originario dell'edificio, con le sue dimensioni, con la sua capaciti di sopportazione fisica. Il discorso si fa chiarissimo quando pensiamo alle manifestazioni culturali estive nelle piazze e nei giardini storici: come stipare decine di migliaia di persone in uno spazio disegnato per poche migliaia o centinaia? Al Illustra/ioni di Quino T Tutto libri 3

Persone citate: Benjamin Britten, Giovanni Bellini