Che festa per il Rivera-day

Gianni ha celebrato ieri a Milanello i suoi 25 anni di vita nel clan rossonero Gianni ha celebrato ieri a Milanello i suoi 25 anni di vita nel clan rossonero Che festa per il Rivera-day Le «cifre» di Gianni Il mondo del calcio milanista, famiglvicepresidente - Farina rimpiange: «V ti da fare. E non dimentica proprio nessuno, dal povero Rocco a Franco Pedroni, l'uomo che lo scoprì ad Alessandria e lo cedette poi al Milan; dai genitori (e qui le lacrime di mamma Edera, seduta in prima fila, non sono mancate) a padre Eligio «la persona più intelligente e coita che abbia conosciuto». Unico rammarico l'assenza della figlioletta Nicole, che l'ex compagna di Rivera, Elisabetta Viviani, tiene con sé impedendogli di vederla. Ma la tristezza passa in fretta, come le rare nubi che si rincorrono nel cielo di Milanello, inondato di sole, perché Gianni è già pronto a posare per una foto di gruppo, ad accogliere nuovi invitati. Trova però anche il tempo per raccontarsi: «Non è stato facile resistere per 25 anni, ma è successo e non è dipeso solo da me. Protagonisti comunque lo si è solo sul campo, dopo al massimo puoi mettere la tua esperienza al servizio degli altri, ma chi sta dietro a una scrivania non può fare molto». E ancora: •Non ho mai pensato sul serio di fare l'allenatore, perché non ho mal amato mettere la mia vita nelle mani degli al tri. E poi mi sono trovato dirigente quando ero ancora in campo, quasi sen. za accorgermene». Il discorso scivola anche sugli arbitri, in particolare su Michelotti e Lo Bello che fecero dannare non poco Rivera, e sul futuro che lo vede più che mai milanista. Ricorda il suo primo ingaggio, che nel I960 fu di 9 milioni più 100 mila lire al mese di stipendio. A Franco Pedroni il compito di ricordare come portò Rivera al Milan. Difen¬ dal nostro Inviato FABIO VERGNANO MILANELLO — Ventitré giugno 1960: a San Siro il Milan affronta gli inglesi del Fulham e Gianni Rivera indossa per la prima volta la maglia rossonera. Ieri, a venticinque anni esatti di distoma, l'ex •golden-boy. ha festeggiato le sue nozze d'argento con il Milan. Una cerimonia in piena regola, con abbracci, discorsi, commemorazioni e anche qualche lacrima di sincera commozione. Attorno a Gianni si sono stretti per celebrare il *Rlvera-day. milanisti di ieri e di oggi, arrivati da ogni parte d'Italia per rivivere i momenti di un passato carico di gloria. Tanti i vecchi rossonesi, pochi i compagni di squadra di Gianni, qualcuno scusatosi con un telegramma di felicitazioni, altri rimasti invece in disparte. Non c'erano, per esempio, i compagni del decimo scudetto, quello della stella. Citiamo alla rinfusa, tra i veterani Puricelli, Boni/orti e Todeschini, poi Renosto, Bonoml, Vicariotto, Burini, Pedroni, Barluzzi, Danova, Pelagatti, Fontana, Scala, Fogli, Maldini, Beraldo, Cudiclni e Gino Maldera. Sul prato di Milanello i primi brindisi, poi la celebrazione vera e propria con una lunga fila di regali, dal piatto d'argento del presidente Farina al viso in bronzo del festeggiato, opera di Todeschini, ora apprezzato scultore. Farina esalta il suo vicepresidente: «Un esemplo per tutti in campo e fuori» spiega, rivelando poi il suo rammarico: «Avrei voluto vederlo in campo insieme con Rossi». Poi la parola passa a Rivera che ha una lunga serie di ringraziamen¬ liari e amici aVolevo vederlo attorno o in ca sore rossotiero dal 1952 al '56, Pedroni divenne poi, tra l'altro, allenatore-giocatore dell'Alessandria e fu l'uomo che fece debuttare Rivera in serie A a soli 16 anni, proprio contro il Milan, sul terreno del glorioso •Moccagatta., dove i rossoneri furono addirittura sconfitti per tre a uno. Racconta Pedroni, che ora ha un'agenzia di assicurazioni a Somma Lombardo: «I dirigenti mi chiesero se ero matto a farlo debuttare cosi giovane, ma risposi che se non poteva giocare uno coti la sua classe, allora era meglio andare tutti a casa, smettere con il calcio. Io l'avevo scoperto un anno prima nelle formazioni giovanili dell'Alessandria. Nel '59 Gianni disputò il torneo "Barcanova" e In quell'occasione lo videro anche i dirigenti della Juventus, che mi offrirono 9 milioni per acquistarlo e non è assolutamente vero che non lo giudicarono idoneo per la Juvc. A me l'offerta sembrò poca cosa e feci allora visionare Rivera da Oipo Vianl che dopo averlo visto in allenamento ne fu subito entusiasta. Mi disse Gipo: "Caro Pedroni, non dirlo a nessuno ma è veramente un grande giocatore". Racconta ancora Pedroni: «Per lui chiesi al Milan Trapattonl e Pelagalli ma non trovammo l'accordo. Poi al termine del campionato 1959-'60, Gianni passò in comproprietà al Milan per la metà di Migliavacca. Infine l'anno successivo divenne interamente rossonero In cambio di tutto Migliavacca, Bettlnl, Fanello e Rizzo. Questo non lo scrivete, ma Rocco avrebbe poi voluto cederlo al Vicenza per Menti IV». al campione ora mpo con Rossi» Gianni Rivera da oggi al suo glorioso passalo: l'attuale dirìgente rossonero, il capitano esemplare che invila il pubblico alla calma (MilanBologna del 6 inaggio '79, giorno del decimo scudetto), ed il giocatore azzurro (in Nazionale non ha colto le soddisfazioni che meritava) Gianni Rlvera compirà 42 anni 1118 agosto prossimo. E' nato ad Alessandria, dove ha iniziato da ragazzino la sua carriera sportiva. Non ancora quindicenne, il 12 aprile del '58, debuttava già nella prima squadra del «grigi» segnando un gol nell'amichevole con gli svedesi dell'Aik, per esordire In serie A nella partita Alessandria-Inter (21) il 2 giugno dell'anno successivo. La prima maglia azzurra (quella del probabili olimpici) l'ha indossata il 9 marzo del '60 a Berna contro la Svizzera e, acquistato dal Milan, ha giocato per la prima volta In rossonero il 23 giugno dello stesso anno nell'amichevole con 11 Fulham. Dopo le Olimpiadi di Roma, ha disputato la prima gara In serie A con il Milan il 25 settembre del '60 (MilanCatanla 3 a 0). Prima rete in rossonero il 6 novembre a Torino (Milan-Juvcntus 4-3). Esordio In Nazionale A il 13 maggio '62 a Bruxelles (Belgio-Italia 1-3). Il suo bilancio nel Milan e di 501 partite ufficiali e 122 reti, in Nazionale di 60 partite, 14 gol (partecipando a 4 Campionati del mondo).

Luoghi citati: Alessandria, Bruxelles, Italia, Roma, Somma Lombardo, Svizzera, Torino