Ecco le scadenze del nuovo condono

Ecco le scadenze del nuovo condono Ecco le scadenze del nuovo condono appliccessivSi successiv applica solo alle cessive - Il termiccessiv Con l'approvazione delle nuove norme In tema di condono edilizio (giovedì scorso il Senato ha convertito in legge 11 decreto legge pubblicato il 24 aprile scorso sulla .Gazzetta Ufficiale', accogliendo le modifiche alle modifiche approvate dalla Camera del deputati), si chiude un periodo difficile per i nostri legislatori, ma ancor più per 1 cittadini che — con una legge già entrata In vigore — non sapevano quali modifiche sarebbero state concretamente introdotte e, perciò, nell'imbarazzo a decidere sulla loro situazione. E' quindi tempo (e lo speriamo veramente) di porre punti fermi che gli interessati devono conoscere per una corretta applicazione della legge. Certamente rimangono tanti dubbi (per esempio, ci si chiede se debbono essere condonati o no 1 cambiamenti di destinazione leciti per le leggi regionali) e ci auguriamo che una circolare esplica¬ costruzioni ultimate ine è spostato, per tutt tiva e concreta del ministro dia finalmente 11 quadro e il dettaglio di una situazione legislativa stabile. In concreto: le variazioni definitive apportate al testo del Senato sono diverse, ma tra esse le più importanti sono tre: 1) Il condono si applica solo alle costruzioni ultimate entro 11 1" ottobre 1983 e non a quelle successive. Eventuali provvedimenti per gli stabili terminati dopo tale data saranno oggetto solo di una futura e successiva discussione; 2) Il termine per la presentazione della domanda di condono è spostato, per tutto 11 territorio nazionale, al 30 novembre prossimo. Abbiamo qualche dubbio sulla congruità del tempo concesso anche per le carenze di organico degli uffici comunali. Passate le ferie, 11 termine apparirà troppo breve anche perché 11 meccanismo non può mettersi in movimento entro il 1° ottobre 1983 e non a quelle tto il territorio nazionale, al 30 novembre subito, essendovi necessità di una programmazione anche modulistica; 3) Ritorna l'obbligo di dichiarare gratuitamente al catasto e al municipio le modifiche interne che 11 Senato aveva limitato al catasto, in effetti, la comunicazione al Comune è corretta in quanto — in caso contrario — tra 1 registri catastali e quelli municipali non vi sarebbe mal stata conformità. Purtroppo l'eliminazione dell'Intervento del tecnico per la dichiarazione al Comune non risolve 1 problemi, in quanto ben pochi saranno capaci di compilare una piantina o di descrivere esattamente le opere. Ma valga 11 vero: sette od otto o nove (secondo le varie stime) milioni di proprietari devono ora dichiarare gli abusi minori entro 11 1985, sia al catasto che al Comune. In tal modo l'uno e l'altro dovrebbero ottenere una situazione aggiornata documentalmente. Non si tiene conto però dello stato attuale del catasto e degli archivi comunali: mancanza di documenti, arretrati di pratiche, Inesistenza di un'organizzazione adeguata al nuovo lavoro sono all'ordine del giorno. Quale importanza può avere prevedere la regolamentazione gratuita entro sei mesi, quando si potrebbe ottenere un risultato valido in quanche anno? Occorre, con maggiore realismo, permettere al milioni di proprietari di regolarizzare la loro posizione senza fretta, ma con serietà e soprattutto evitare agli uffici e al proprietari un fine d'anno di fuoco. Trattandosi di dichiarazione gratuita non esiste neppure — per imporre un termine breve — la giustificazione economica. Per ottenere quanto giustamente si vuole non è necessario gravare troppo fortemente sul contribuenti. Gianfranco Gallo Orsi

Persone citate: Gianfranco Gallo Orsi