Tomeo Trentin i piemontesi crollano di fronte ad un incontenibile Lazio

Cinque a zero il secco risultato di una finalissima senza storia Cinque a zero il secco risultato di una finalissima senza storia Tomeo Trentin, i piemontesi crollano di fronte ad un incontenibile Lazio H terzo posto è andato al Trentino-Alto Adige che ha piegato per 5 a 4, dopo i rigori, la Campania DAL NOSTRO INVIATO STRESA — il Piemonte-Valle d'Aosta conclude al secondo posto Il torneo «Felice Trentin», superato solo, anche se in maniera abbastanza clamorosa, dalla rappresentativa del Lazio. La finale si è chiusa con il risultato di 0-5 e In pratica non ha avuto storia. Gli azzurri del Lazio hanno dominato rincontro per tutti e novanta I minuti di gioco. Il Piemonle si è limitato ad alcune, anche se pregevoli, Individualità, ma senza esito. Per II terzo e quarto posto vittoria ai rigori del Trentino Alto Adige (5-4 II risultato (male) dopo che la partita con la Campania si era conclusa In parità, un gol per parte. E dire che il Piemonte era partito subito con il piede giusto. Nelle qualificazioni di sabato la formazione di Eudo Giachetli e Dante Guarnierl aveva tatto vedere un gioco dinamico e ricco di sorprese. Il Trentino, andato per primojn vantaggio, non solo veniva raggiunto dai gialloblù. ma sommerso di reti: 4-1 II risultato finale dell'incontro. Che cosa è dunque accaduto? Lo spiega il direttore responsabile della rappresentativa, Franco Scalmani: -Abbiamo subito due reti In pochi minuti e // doppio svantaggio ci ha fatto perdere la dovuta concentrazione. Ma bisogna anche essere onesti: Il Lazio era di gran lunga più squadra della nostra, più forte-. Questa giovane rappresentativa, che schierava in campo giocatori di Seconda e Terza categoria, ha ottenuto In questo torneo la miglior prestazione stagionale di tutte le squadre della Federcalcio piemontese. L'Interregionale di Di Lej ha chiuso al quarto posto le finali nazionali: la formazione di Promozione gludata da Raviola ha mancato le qualificazioni, finendo addirittura all'ultimo posto, e quel- i é dirisenti federali. Il Comitato ha voluto soprattutto dimostrare alle altre regioni italiane che il Piemonte ha una zona molto suggestiva, In grado di ospitare qualsiasi manifestazione. Cosi l'altra sera, per la cena ufficiale del «Trentin» si è fatto vivo anche Antonio Bicchieri, presidente della Lega nazionale dilettanti. E a Vlllaminta si ò parlato del tanto atteso e sospirato rilancio del Piemonte calcistico. Le basi sono state gettate ed è molto probabile che nei prossimi anni il Comitato dovrà anche mettere in calendario un'edizione del torneo nazionale «Ottorino Barassi», la massima espressione del calcio dilettantistico azzurro che tutte le regioni si contendono. Il «Trentin» è quindi servito non solo per far conoscere questa zona di Piemonte, ma anche come prova generale in vista di manifestazioni di grande richiamo. Chiusa la prima edizione, la Federcalcio piemontese adesso guarda al futuro con più tranquillità e rinnovato entusiasmo. E' ormai assodato che il Piemonte non ha deficienze né per quanto riguarda I terreni di gioco, né per quanto concerne il parco-giocatori. Il «Trentin» è stato II reale trampolino di lancio verso l'organizzazione tecnica che tutti s'attendono. Adesso la parola passa agli esperti, anche perché quest'autunno Il Piemonte dovrà tentare la scalata al «Barassi» giocando le due partite di qualificazione con la Lombardia. Tutti sono comunque concordi nel dire che Giachetli e Guarnieri hanno fatto miracoli, e i giovani calciatori piemontesi del «Trentin» hanno ridato coraggio e slancio ad un ambiente rimasto amorfo per tanti, troppi anni. i P nato dall'attacco piemontése • allenamenti, affiatamento di squadra, una seria commissione organizzatrice. Ci vogliono, insomma, tutte quelle cose che II neo-presidente del comitato piemontese e valdostano Salvatore Fusco va predicando da anni. Ci vuole anche costanza e intesa nei programmi, voglia di dare alla regione calcistica il posto che le spetta nel panorama nazionale. Il torneo «Felice Trentin» è servilo anche a questo scopo. Il Lago Maggiore è diventato per due giorni la capitale del calcio dilettantistico puro, quello scarsamente prezzolato, e il punto di incontro e di riferimento per tecnici e pFiorenzo Panerò Piemonte-Valle d'Aosta: Sandiano (69' Marquis): Foch (69' Lar¬ da), Diecidue; Burzi, Conlarino. Dogliani (69' Gentina): Franzolin, Barello (32' Virardi), Moncada, Puttomati, Crivellare Lazio: Colia; Baldari (86' Cruciano, Pellegrini; Romani. Lickmann, Vassalli; Marronaro (75' Di Rocco), Moroni. Dalla Lana (78' Valentin!), Citracca, Braccio. Arbitro: Vitali. Reti: 7' e 71' Braccio; 10' Marronaro; 45' Dalla Lana; 85' Citracca. Per ricordare Felice Trentin STRESA — «E' con profonda commozione, ma sostenuti dalla consapevolezza di compiere un atto di reverente omaggio, che ci accingiamo • presenterà la prima •dizione del torneo a lui Intitolato, certi che II patrimonio di umanità, di lavoro e di competenza che ci ha trasmetto, non poteva In alcun modo attere dlsatteto», ha detto Salvatore Fusco, presidente della Lega calcio piemontese e valdottana, presentando a Stresa la prima edizione del torneo «Felice Trentin». In via Volta a Torino, Felice Trentin ha lascialo un segno profondo. Per vent'anni ha diretto la Federcalcio regionale con serietà e competenza. Trentin Iniziò a operare giovanissimo: prima giocatore molto apprezzato, poi arbitro, poi ancora dirigente. Con.un già vasto bagaglio tecnico alle spalle entrò In Federazione come segretario di Pozzi, allora presidente del sodalizio, alcuni anni dopo raggiunge la massima carica del Comitato.