Svanisce il sogno dei grigi

Nello spareggio per la CI l'Alessandria cede al Prato; il Vicenza promosso in serie B Nello spareggio per la CI l'Alessandria cede al Prato; il Vicenza promosso in serie B Svanisce il sogno dei grigi Ai veneti l'ultimo sprint Il Piacenza battuto 3-1 Una delusione per 5000 tifòsi La partita, terminatVicenza 3 Piacenza 1 VICENZA: Mattiazzo, Pallavicini, Pasciullo, Montani, Mazzeni, Mascheroni, Nicolinl, Filippi (SS* Bertozzi), Messersl (78' Mariani), Cerllll, Rondon. PIACENZA: Lorlerl, Fontana, Azzall (70' Madonna), Carlo, Reali, Cornila, Sniderò, Valoti, Crialesl, Foscarini (46* Pertugi)», Serloll Arbitro: Amendolia Reti: 68' Ccrilli, 77' Carlo, 94' Rondon, 9G' Mascheroni. di FRANCO MATTEINI FIRENZE — La serie B è del Vicenza, dopo quattro lunghi anni. Lo spareggio di Firenze ha respinto le voglie di promozione del piacentini di Titta Rota. Ma se fosse stata una partita qualunque, sarebbe finita 1-1, come altre due volte quest'anno. Proprio come era successo nel due «faccia a faccia» proposti dal campionato. Qui, però, qualcuno doveva vincere, e allora, largo ai supplementari. Dopo appena 6' di tempi straordinari, 11 Vicenza aveva già staccato 11 biglietto per la Serie B. Il resto, con le squadre ormai sfiatate, è venuto naturale. La partita, attesissima, tra Vicenza e Piacenza, ha avuto tante storie. Un primo tempo lento, impaurito, sonnolento. Ma la partita dell'anno non è stata tutta in quella occasione mancata al 15' da Nicolinl e in quell'atterramento di Azzali, che aveva fatto gridare al rigore Titta Rota e 1 suoi. La seconda parte e 1 supplementari hanno abbondan¬ ■ |j Gli altri incontri a 1-1 dopo 90% decisa nei supplementari temente pagato il debito delle emozioni. Il primo gol, è arrivato al 68'. Cerili! ha pescato un vero e proprio jolly. Infilando il «sette» da un bel po' di metri fuori dall'area, con un tiro molto bello. Il Piacenza a questo punto, sembrava proprio sfaldato e Incapace di qualche sortita dalla sua zona, degna di un minimo di risultato positivo. E Invece, al 77', c'è stato un calcio d'angolo ed è spuntata la testa di Carlo: pareggio. C'è bisogno del tempi supplementari. Qualcuno pensa già ai rigori. Ma dopo 4' 11 Vicenza va di nuovo in vantaggio. Il merito, questa volta, è di Montani che inventa una lunga fuga sulla | destra, piazza 11 pallone nel mezzo dove interviene pri- ! ma Mariani, poi, con 11 colpo vincente, Rondon. Passano appena 2' e giunge la botta del ko: Cerini lancia Mascheroni che una volta entrato in area trova lo spiraglio buono tra palo e portiere. Da qui in avanti i\ Vicenza rimane in 10 per l'infortunio di Pallavicini, ma il Piacenza ormai ha poco altro da spendere e si rassegna. Da segnalare, fuori dello 1 stadio, alcuni incidenti che | hanno prodotto feriti e contusi costretti a farsi medicare in ospedale. I grìgi, sul neutro divantaggio per primi Prato 3 Alessandria 2 ALESSANDRIA: Beccar!; Vulpianl, Sgarbossa; M. Marchetti (64' Urlata), Greguccl, Carrera; Camotese, Scarrone (58' Saporito), Marescalco, Da Re, G.C. Marchetti. PRATO: Vettore; Colombo, Improta; Esposito, Bertolucci, Bellini; Colucci, Ceccaroni, Ravot (86* Simoni), Ferretti (67' Bonacchi), Telesio. Arbitro: Baldas Reti: 19' Marescalco, 47' Ravot, 51' Ceccaroni, 61' Teleslo, 82' Da Re. di GIULIO ACCATINO MODENA — In CI passa il Prato, mentre l'Alessandria sta piangendo sui suoi errori di tattica e sulla sua scarsa condizione atletica. E' indubbio che nel 2-3 che ha chiuso questo spareggio è entrata anche un po' di sfortuna, ma bisogna convenire che il primo quarto d'ora della ripresa è stato per l'Alessandria un autentico quarto d'ora di follia. Due gol in 4', ed il terso gol dopo 10' appena. Reclamare dopo tutto quello che è successo sarebbe inutile. E pensare che la squadra alessandrina era andata in van taggio molto presto, al 21'. Il gioco era stato, fino ad allora monotono e strano. Nessuno aveva dimostrato di meritare, ma l'azione dei piemontesi era rapida ed efficace. Avanzava G.C. Marchetti che serviva Marescalco. Il tiro rapido del centravanti non lasciava scampo. I pratesi accusavano il colpo. Sarebbe stato sufficiente insistere. La disorganizzazione dei toscani era tale che tutto pareva facile per i grigi. Ma, invece di affondare, gli alessandrini si concedevano una manovra prolissa e inuti le. Poco dopo il gol, Scarrone avanzava solo, seminava due avversari, ma in piena area invece di calciare con decisione tentava di appoggiare in rete permettendo al portiere dei gironi B e C di Modena, sconfitti per 3 a 2 in una gara che li ha visti passare in i - Errori tàttici e scarsa condizione fisica alla base della sconfìtta Vettore di intervenire. L'Alessandria, in quel momento, dominava il campo. I -rossi» (chissà perché era stata abbandonata la tradizionale maglia grigia) parevano avere facilmente ragione dei rivali. Sarebbe stato il momento di insistere, ma invece di correre gli alessandrini passeggiavano. Ritornavano così le speranze del toscani che, prima della fine del tempo, creavano un'occasione valida per pareggiare. Ferretti serviva lungo Ravot, Sgarbossa era inopinatamente superato. E Ravot si trovava solo, palla al piede, davanti a Beccari: il tiro di piatto sinistro falliva la mira incredibilmente. Ma il disastro alessandrino doveva compiersi in tutta la sua intensità nel primo quarto d'ora della ripresa. Era il 47': il Prato aveva subito poco prima il rischio del raddoppio, ma Vettore, il migliore pratese in campo, respingeva. Nasceva un contropiede che sorprendeva scoperta la difesa piemontese. Ferretti dava a Ravot, la palla doveva essere presa di Beccati che tentava l'uscita, poi tornava indietro senza, però, toccare la sfera. Ravot di lesta metteva in rete. Era VI-fi mai guai per gli alessandrini non finivano qui, anzi cominciavano appena. Passavano quattro minuti. Il Prato attaccava ancora anche se con disordine. Ceccaroni calciava alla meno peggio, respingeva un difensore con affanno. Riprendeva lo stesso Ceccaroni che sorprendeva mal piazzato il portiere alessandrino. La frittata era fatta, ma non bastava ancora. Dieci minuti dopo, infatti, si sviluppava una manovra in contropiede dei toscani: Esposito serviva Ravot sulla sinistra, pareva che il centravanti pratese fosse in fuorigioco, ma l'attaccante continuava e.buttava al cen«Ifodove Telesio.al isolo batteva ancora Beccavi questa volta incolpevole. bomber Marescalco, al 19' del primo tempo, già pensavano ad una vittoria facile. Delusione, amarezza negli spogliatoi, con 11 massaggiatore Sergio Vigano che non riesce a trattenere le lacrime. Commenta il direttore sportivo Carlo Regalia: «Della squadra devo dire tutto 11 bene possibile, hanno giocato tutti, non posso muovere alcuna accusa, ma purtropo abbiamo perso. Dieci minuti hanno rovinato quanto si era costruito in un intero campionato». Allontanatosi dal campo un quarto d'ora prima della conclusione, quando il risultato era di 3-1 per II Prato, il presidente Gianmarco Calleri non si fa vedere negli spogliatoi. C'è, invece, Il fratello Giorgio. Resteranno I Calieri alla guida dell'Alessandria? «Slamo troppo amareggiati, In questo momento impossibile dare una risposta. Vedremo nei prossimi giorni», commenta.. «Non abbiamo ancora digerito questo colpo», aggiunge il vicepresldetne Mario Jacampo, mentre al suo fianco l'altro vice, Nando Cerafogli, non ha neppure la voglia di parlare. E i giocatori? Per tutti parla, il volto tirato e la delusione evidente per il mancato gol del raddoppio, capitan Paolo Scarrone: •Quel due gol all'Inizio del secondo tempo, quel dieci minuti di fuoco del Prato hanno rovinato tutto», dice il bravo capitano. Di più non aggiunge, si lascia soltanto sfuggire un «calcio maledetto». Ben diversa l'atmosfera nello spogliatolo del Prato: interviste, abbracci, gioia per una vittoria e una promozione che sembrava dovesse sfuggire dopo un campionato al vertice della classifica. •Erano in tanti a darci favoriti, sin dall'inizio, se non avessimo vinto questo spareggio avremmo deluso troppa gente», commenta felice Maurizio Bruno, mister del lanieri. dal nostro Invialo FRANCO MARCHIARO MODENA — Niente da fare per l'Alessandria. Opposta al Prato nello spareggio per decidere chi delle due squadre dovesse salire in CI assieme al Siena, già promosso domenica scorsa, ha avuto uno sbandamento all'inizio del secondo tempo e, subiti tre gol in un quarto d'ora, ha perso la grande occasione. Amaro pomeriggio quindi per migliaia di tifosi alessandrini — erano almeno cinquemila — che avevano seguito nella trasferta In terra emiliana gli orsacchiotti grigi convinti di poter festeggiare la tanto attesa promozione in CI. Alle 19 circa, quando l'arbitro Baldas ha fischiato la conclusione dei 90 minuti di gioco, i tifosi, riposti striscioni e stendardi, hanno lasciato amareggiati 11 «Braglla» di Modena. Musi lunghi, sorrisi amari e tanta delusione. «La stupenda rimonta dell'Alessandria, che nel girone di ritorno aveva rosicchiato ben dieci punti al Prato, ci aveva fatto sperare. Qui a Modena siamo venuti convinti di una vittoria, invece ancora una volta è mancato l'appuntamento con la promozione», commentavano in molti, Il riferimento ai troppi pareggi casalinghi, a certe sconfitte dovute alla scarsa convinzione di qualcuno, al girone d'andata, insomma, che aveva fatto precipitare la squadra partita con l'obiettivo promozione a metà classifica, è evidente. «Troppi errori del mister scelto dai dirigenti all'inizio del campionato, troppo tempo perso per affidare la formazióne al bravo e modesto Antonio Colombo, artefice della rimonta, dimostratasi purtroppo inutile», era lo sfogo dei più scatenati tifosi. Di quelli che mal avevano disertato gli appuntamenti con I grigi. Amarezza tra i tifosi che, dopo la splendida rete del Per i giocatori grigi un traguardo mancato in extremis sto il quarto d'ora di follìa che ha caratterizzato l'inizio della ripresa. La squadra di Colombo e di Tagnin è letteralmente naufragata in una serie di sbagli che nulla hanno a che vedere con il calcio vero. Vinceva 1-0, e di fronte alla pochezza dei pratesi sarebbe stato necessario insistere per arrotondare il bottino e chiudere l'incontro. Invece si è giocato un calcio utilitaristico pur sapendo di avere una difesa e un portiere piuttosto vulnerabili. Il Prato va in CI, l'Alessandria rimane in C2. Speriamo che la lesione serva. A Modena abbiamo ascoltato voci di dimissioni del presidente. Sarebbe un altro errore. Di fronte alle difficoltà del momento bisogna stringere le file e non rinunciare. Sul 3-1 la partita prendeva una fisionomia particolare: attaccavano in forse gli alessandrini, ma era un gioco ricco di affanni e di errori. E quando i «rossi» non sbagliavano provvedeva il portiere Vettore a sbrogliare ogni pericolo. Batti e ribatti arrivava anche il secondo gol dei piemontesi. Era Camolese a servire Da Re che rasoterra infilava Vettore (82'). L'assalto finale non dava esito. Mancavano i collegamenti, ognuno agiva per conto suo. L'Alessandria deve così rinunciare ancora una volta alla promosione. Certamente deve lamentare la sfortuna. Ieri a Modena è andato tutto storto, ma ci sono anche errori su bùi meditare, errori che devoAè'èssère riparati presto. Non dimentichiamo del re¬