Il Catania spinge il Cagliari in C

Con Taranto e Parma, già retrocesse, l'ultimo turno ha condannato anche il Varese ed i sardi Con Taranto e Parma, già retrocesse, l'ultimo turno ha condannato anche il Varese ed i sardi Il Catania spinge il Cagliari in C Renna euforico « Retrocessi dalla sfortuna » dei sardi, conclusa malgrado tutto fra gli negato da Esposito e le prodezze del pordrinho offrono ai siciliani il punto-salvezza Cagliari. Gigi Ri\a sfoga la sua rabbia dopo la partila Ulivieri cerca attenuanti di VINCENZO FRIGO CAGLIARI — Dopo una stagione vissuta all'insegna della paura, per una retrocessione sempre nell'aria, il Cagliari finisce davvero per scendere nella serie inferiore passando, in soli tre campionati, dalla A alla C. Una retrocessione che solo poche settimane fa sembruva essersi definitivamente allontanata e che. invece, si è prepotentemente presentata proprio all'ultima partita lasciando tutti settza parole. Solitamente un simile avvenimento costituisce una sorta di cattivo affare: mentre a Cagliari (forse per il fatto che si e sempre temuta questa eventualità! la cosa è stata presa, almeno da parte del pubblico, con una certa rassegnazioìie. Niente urla e sberleffi con¬ ti: «Nel girone di ritorno u tro l'allettatore e il presidente di turno, niente scene di disperazione e gesti insulsi da parte delle oltre cinquantamila persone che hanno assistito alla caduta della propria squadra. Soltanto negli spogliatoi, e non poteva essere diversamente, tenuto conto del diverso interesse da parte dei protagonisti, la logica aria delle brutte giornate. I giocatori che non escono dallo stanzone delle docce, il presidente Mot e la moglie (vicepresidente) a guardarsi in faccia seìtza potersi dare una risposta, Gigi Riva più imbronciato di sempre. Ogni tanto passa un medico con il misuratore di pressione tua l'apparecchio, per fortuna, non serve a nessuno. L'unico a farsi vedere quasi subito è il buon Ulivieri. Ha fatto di tutto per salvare questo Cagliari, ma non c'è riuscito: ..Anche se me lo avesse detto na media promozione» - Riva: abituati a scontri di questo tipo. Tutti si sono, però, battuti senza risparmiare le proprie forze e la disperazione non ci ha permesso di giocare con lucidità. Il caldo, poi, ha fatto il resto e tanto ha fatto la sfortuna che questo anno non ci ha mai lasciato un solo istante. Basta pensare soltanto all'ultima occasione mancata per un soffio da Pusceddu. Il forte tiro non è stato bloccato dal portiere e la palla, beffardamente, è passata pochi centimetri alta sulla traversa. Sul futuro del Cagliari poche parole: «Per ora non abbiamo programmi cosi come non so se rimarrò in Sardegna. Lasciatemi qualche giorno». L'ultima battuta è di Gigi Riva: «Non ho parole per descrivere il mio stato d'animo. Continuo a pensare a quel punto perso a Perugia la radio — esordisce il mister dei rossoblu — non avrei creduto al risultati. Sapevo già, senza essere un indovino, quali sarebbero stati alla fine di questa giornata. O noi o il Catania dovevamo retrocedere, mentre l'unica sorpresa è venuta dal Campobasso. Mi spiace veramente che sia toccato al mio Cagliari che nel girone di ritorno aveva collezionato ben 22 punti, marciando ad una media promozione. Una squadra, quindi, che vale in campionato ben oltre 40 punti non può e non è giusto che retroceda». Le domande all'allenatore dei padroni di casa passano sul contenuto della partita con il Catania: -Sul campo i miei giocatori hanno dato tutto — ha proseguito Ulivieri — in una partita tremenda dal punto di vista psicologico e soprattutto i giovani hanno accusato: questo stato non Massimino «Non ho parole» DAL NOSTRO INVIATO CAGLIARI — La salvezza è stata raggiunta e negli spogliatoi del Catania l'euforia è grande. L'unico ad aggirarsi immusonito è incredibilmente il presidente Massimino: la gioia per l'obiettivo appena conquistato non ha spento in lui l'amarezza per il «tradimento» dei tifosi (presenti soltanto con una cinquantina di rappresentanti) che hanno praticamente abbandonato la squadra al suo destino proprio nel giorno decisivo. E le dichiarazioni del massimo dirigente della società siciliana, Il quale nei giorni scorsi aveva espresso propositi di rinuncia all'incarico che detiene da molti anni, sono dure: «Non ho difficoltà a dirlo, se si dovesse giudicare dal meriti del pubblico avrebbe dovuto salvarsi il Cagliari e non II Catania. Sono veramente dispiaciuto per la retrocessione dei sardi». : «Abbando nati dai nostri tifosi» Grande esultanza invece tra I giocatori. Mentre II terzino Pidone viene privato davanti a tutti dei baffi e paga cosi II pessimismo che aveva dimostrato in una scommessa con Mosti a proposito della salvezza della squadra, Maggiora dice: «Negli ultimi due mesi, raccogliendo punti al danni delle grandi squadre, abbiamo creato le premesse per la salvezza. Renna, allenatore felice, sostiene: «Contro un avversario cosi determinato e in un ambiente completamente sfavorevole, non so quante altre squadre avrebbero resistito: sul plano tattico abbiamo invece retto benissimo e siamo stati ripagati Quanto hanno influito sul suo atteggiamento le notizie provenienti dagli altri campi? «Niente, io pensavo soltanto a quello che stava avvenendo sotto ai miei occhi». p. c. a.

Persone citate: Esposito, Gigi Riva, Mosti, Pidone, Pusceddu, Ulivieri