Oggi si apre ufficialmente il «mercato», sono quattro i giocatori più contesi

Oggi si apre ufficialmente il «mercato», sono quattro i giocatori più contesi Oggi si apre ufficialmente il «mercato», sono quattro i giocatori più contesi Per Serena è sempre derby Torino e Milano I Radice: «Il Toro deciso i di f bractio di ferro por quattro big a battersi per tenerlo» Trap pensa alla punta per Coppa e scudetto di GIORGIO GANDOLFI MILANO — Oggi si apre ufficialmente il calciomercato g nella .sede- di Milanofiori, là dove i fiori sono rarissimi e j le mega-costruzioni tante, troppe. La compravendita di ] calcia/ori si concluderà il 5 luglio anche se poi saranno \ ancora trattabili quegli elementi che non si accorderan- j no con le società o che, avvalendosi di cento appigli, po- l tranno essere rimessi nuovamente sul mercato. Le opera- j £ionf più grosse sono state concluse: o meglio i giochi sono quasi fatti. Mancano ancora alcuni dettagli e la si- j stemazione di quattro-cinque elementi che vanno per la j maggiore. In settimana dovrebbe esserci l'annuncio di Paolo Rossi al Milan; per Boniek occorrerà attendere il rientro dal- \ la Polonia a fine mese. Anche l'Inter aspetterà qualche ! plomo prima di annunciare gli arrivi di Fanna e Maran- j gon: c'è ancora di mezzo, per poco, la Coppa Italia. Infine II Verona: è sul punto di concludere per quattro giocato- \ ri, Giuliani (Como), De Agostini (Udinese), Galvani (Cre- j monese) e Beruatto (Torino). Quattro ottimi rinforzi per i j campioni mentre Garetta è virtualmente del Napoli. \ 'Anzi, possiamo anticipare che la signora Garello ha già messo su casa a Capri: il marito farà il pendolare fra ì Fuorigrotta e l'isola. Restano quattro i -big-. SERENA il Il Torino è convinto di averlo a disposizione ancora per due stagioni, l'accordo è sui termini che abbiamo antici- \ pato la settimana scorsa: 6 miliardi e mezzo in due rate, I 5,5 subito, 3 fra un anno. L'Inter fra due stagioni potrà ! riaverlo per 7 miliardi e mezzo. Il Torino, teoricamente, non ha problemi per acquistarlo avendo in Lega un atti- | vo di 2 miliardi: in pratica ora deve versare un miliardo e \ mezzo. Il presidente Rossi sembra disposto all'accordo | con l'Inter considerata anche la volontà del giocatore di restare in maglia granata. Boniperti naturalmente non desiste; sta giocando molto bene la carta rappresentata da Tardelli, continua a lavorare ai fianchi l'amico Pellegrini e si sta accorgendo che è un osso più duro del previsto. Indubbiamente Serena è diventato un autentico 'business' per l'Inter e l'unico ostacolo potrebbe essere rappresentato dal documento presentato un anno fa dal Milan in Lega. Come si ricorderà Pellegrini aveva promesso l'attaccante a Farina poi l'aveva parcheggiato a Torino provocando le ira del collega rossonero. Questi era stato tranquillizzato da Pellegrini: fra un anno, gli aveva detto, se non teniamo Serena potete acquistarlo voi. Farina, ora, non ha alcuna intensione di acquistare l'attaccante venduto a peso d'oro, ha già Hateley e Virdis nonché Rossi anche se questi, oramai è tutt'altro die un uomo-goi.H documénto gli sehrtrebbe come sconto con ta'lpi Juventus per Rossi oppure col Torino per Dossena. TARDELLI Boniperti, sapendo che interessava all'Inter, aveva fat1 to balenare a Pellegrini la possibilità di uno scambio con | Serena. La trattativa si era, apparentemente, arenata sulla differenza di un miliardo: in realtà il presidente dell'Inter diluiva i tempi in attesa di potersi confrontare con Serena e conoscere le sue reali intenzioni. A questo punto, il destino di Tardelli sembra abbastanza chiaro: o va all'Inter nel giro per Serena, oppure resta alla Juventus ancora un anno nel rispetto del contratto. Oltretutto Tardelli aveva indicato alcune preferenze; inizialmente c'era anche la Fiorentina e nel caso dell'esclusione dell'Inter, la Juventus non avrebbe avuto alcuna difficoltà a collocarlo in una società non concorrente. Quando Tardelli ha rettificato i suoi obiettivi, indicando la Roma come la destinazione migliore, Boniperti non ha neppure contattato il caro amico Viola per un eventuale scambio con Iorio o con un altro elemento. In certe direzioni non c'è dialogo e a quanto pare la Juventus non lo cerca neppure. Dunque, Tardelli va all'Inter per Serena, difficilmente soltanto per soldi. BATTISTINI Ieri Farina è rientrato dal Sud Africa e da oggi riprenderà in pugno la situazione al Milan. Le sue mosse dovrebbero essere abbastanza immediate; cioè la denuncia della Fiorentina in Lega per avere raggiunto con Battistini un accordo per la prossima stagione, pur essendo il giocatore sotto contratto coi rossoneri (Hafustini continua a smentire); cessione del giocatore al Torino in cambio di Dossena, operazione che ora Liedholm vedrebbe di buon occhio non essendo disposto a sua volta a fare giocare un elemento che si è già accordato con un'altra società. Fra Torino e Milan la trattativa si allungherà alquanto per via del conguaglio; Farina deve spendere molti miliardi per arrivare a Rossi dopo essersi assicurato Macina e Mancuso, ovviamente gli necessita tanto contante. Il Torino a sua volta spera di 'risparmiare' nella vicenda Serena proprio vendendo a peso d'oro Dossena. Non sarà facile trovare un accordo anche se ora il Torino viene a trovarsi abbastanza avvantaggiato da due fattori; la necessità da parte del Milan di 'disfarsi' del centrocampista ed il fatto che teoricamente fra un anno Battistini potrebbe andarsene a Firenze . Il Torino fa bene a chiedere un conguaglio a proprio fa- j vare anche se poi Battistini, conoscendo come Serena j l'ambiente granata, potrebbe cambiare idea. Naturalmente Farina so benissimo che la 'denuncia' in Lega non otterrà alcun risultato. y ■l DOSSENA Un mese fa, Dossena assicurava i cronisti torinesi che avrebbe rispettato il contratto triennale col Torino; nel contempo con quelli milanesi lasciava intendere che era ■ il Milan il suo destino e Milano, la sua città di nascita, la sua futura sede. Prima di partire per il Messico, Dossena ripeteva : «Milano non mi interessa, quando avrò chiuso 11 rapporto col Torino andrò a Bologna». Moggi a sua volta era convinto che non esistessero problemi anche perché in società il giocatore non aveva mai espresso pubblicamente certe intenzioni. Cosi quando il Milan ha bussato all'uscio del Torino chiedendo la quotazione di Dossena, così tanto per sapere, Moggi ha risposto: 8 miliardi. Oppure Battistini e 2-3 miliardi di conguaglio. Nelle operazioni di mercato solitamente esiste un linguaggio abbastanza chiaro: quando una società chiede troppo è per due motivi, perché non vuole vendere oppure perché se si tratta di un affare. Dossena serve al Torino, è pur sempre uno dei 'fari' della squadra, però ha anche limiti che potrebbero confortare la società, ovviamente col parere di Radice, ad uno scambio favorevole. Se non fosse esploso il 'giallo Battistini: sicuramente Dossena sarebbe rimasto al Torino ed il Milan avrebbe fatto prudentemente marcia indietro non avendo tanti soldi per accontentare il presidente Rossi. Ora la parola spetta a Farina. "RUNO BERNARDI TAPINO — -La società è pruina a fare un sacrificio per trattenere Serena: esistono concrete possibilità se l'Inter, che sta giocando inevitabilmente al rialzo, non ne ap■profitta troppo e se certi impegni tra presidenti vengono rispettati-. Gigi Radice parla chiaro. Da Monza, dove ha trascorso la domenica in famiglia, annuncia che oggi ci sarà rincontro decisivo tra Torino e Inter per risolvere 1'.affare Serena». Vallenatore, però, ammette che la trattativa non è semplice. I tifosi del Torino stanno seguendo con apprensione gli sviluppi del mercato che vedono un altro granata, Dossena, al centro dell'attenzione. Radice interviene sull'argomento per puntualizzare che nessuno ha richiesto ufficialmente il centrocampista: .Ogni calciatore ha un suo manager che prende contatti, effettua sondaggi. Per ora si tratta di desideri. Il problema si porrà se il Torino riceverà vere offerte per Dossena-. II Torino, dopo il brillante secondo posto e la qualificazione in Uefa, senza dimenticare che è in piena corsa per la Coppa Italia, non ha affatto intenzione di smobilitare malgrado gli incassi inferiori alle aspettative che hanno determinato un raffreddamento nell'entusiasmo con cui il presidente Sergio Rossi aveva affrontato, tre anni fa I l'avventura calcistica. Tutta; via Radice non si nasconde I dietro il dito: 'L'importante è | non ridimensionare la squa | dra: riproporre la stessa inte I laiatura è l'obiettivo minimo I della società. Prima vedremo come, si concluderà la. Coppa p-jtàjìà poi cercheremo di esse- re anche competitivi in Europa, ma non vogliamo illuderci né illudere-. Mercoledì sera, a Marassi il Torino affronterà il secondo round con la Sampdoria dopo lo 0-0 dell'andata. Quali le prospettive considerando il perdurare dell'Indisponibilità di Junior (in Brasile con la Nazionale), di Dossena ancora squalificato per un turno e dell'infortunato Zaccarelll? «Con la Sampdoria, in campionato, avevamo fatto 2-2 in casa e 1-1 fuori — risponde Radice —. Un altro pareggio con i gol ci andrebbe bene perché significherebbe il passaggio alle semifinali. Mercoledì scorso il Torino è mancato in fase conclusiva. Più che la lunga sosta ha scontato le assenze, pur disputando una gara valida. La Sampdoria è llpll Aldo Serena intanto pensa solo in buone condizioni ed è molto determinata ma conto in una prova positiva Nei giorni scorsi Radice aveva polemizzato con la Juventus die, presentando solo mezza squadra titolare a San Siro contro il Milan, aveva «Impoverito» tecnicamente la competutone. Non vuole più tornare 'tfulla questione se non per precisare che non intende sindacare sulle ragioni che hanno ii nel otto Trapattont a rinunciare a certi grossi elementi:-' «to non avrei concesso vacanze anticipate. E' il princlpi&jthe va rispettato-. a giocare: mercoledì il Torino c I due allenatori d'accordo (è facile) sull'importanza dell'attaccante che ha ancora ribadito il suo desiderio di restare granata. Le squadre torinesi per la Coppa Italia: a Marassi per un gol, al Comunale i giovani della formazione vista a San Siro più De Riggi (18 anni) onta su di lui per tener testa alla S TORINO — La Juventus vuole vincere il difficile derby con il Torino, arbitrato dall'Inter, per Aldo Serena, un attaccante che Trapattoni reputa importante sia in campionato sia in Coppa dei Campioni nell'economia della nuova squadra, rivoluzionata dalle partenze di Rossi, Boniek e Tardelli, attualmente controbilanciate da Laudrup, Mauro, Manfredonia e Pacione. Considerando l'Indisponibilità per almeno tre mesi di Brlaschi (che ha scelto, per fiducia personale nel prof. ampdoria a Marassi (A. Dosio) Come andare in gol contro il Milan che dopo lo 0-0 dell'andata recupera Hateley e farà di tutto per centrare la qualificazione? «La nostra sarà una gara prudente, non rinunciataria — puntualizza Trapattoni —. Sappiamo che rientra Hateley come il Milan sa che Brio e la nostra difesa sono a posto. Con gli equilibri che ci sono nel calcio italiano, nulla vieta che questa Juventus possa fare il risultato. Anche senza segnare, sarebbe importante arrivare ai supplementari per tentare il colpo, magari ai rigori-. b. b. Bousquet, lo specialista francese, di sottoporsi giovedì prossimo a St-Etienne alla delicata operazione al ginocchio sinistro) l'arrivo di Serena è giudicato indipensabile anche se esistono altre soluzioni e se è stato Ingaggiato l'atalantino Pacione, una punta giovane, che ha segnato appena 5 gol in Serie A dopo essere stato capocannoniere in B con 15 centri, nel quale Trapattoni crede in prospettiva. ■Se dovesse assicurarsi Serena, la Juventus potrebbe anche accontentare Vignola che chiede di essere trasferito perché, dopo due stagioni a mezzo servizio, non se la sente di logorarsi ad aspettale il suo turno in panchina. Intanto Vignola mercoledì sera al Comunale guiderà l'attacco bianconero... all'assalto del Milan. Trapattoni, da Milano dove si è recato Ieri per impegni familiari, conferma l'intenzione di non utilizzare Rossi e Tardelli anche se entrambi hanno dato la loro piena disponibilità e non sembrano entusiasti di restare in tribuna. 'Prendo atto della loro volontà — dice Trapattoni — ma per ora andremo avanti con chi è stato a lungo in panchina, gente ricca di stimoli che a San Siro, al di là del risultato fortunoso, ha risposto in pieno: se non avessimo vinto la Coppa dei Campioni sarebbe stato diverso. La Coppa Italia ha un valore importante ma relativo anche se non facciamo regali. Radice ha sbagliato a polemizzare con la Juventus'. Mercoledì Trapattoni lancerà un altro «primavera», il diciottenne Mauro De Riggi, punta di ruolo, al posto di Scola. Per il resto stessa .formazione. ^Ci presentiamo per la prima volta a Torino dopo Bruxelles e vogliamo farci onore, giocando con impegno e determinazione di fronte al nostro pubblico ancora turbato dalla tragedia dell'HeyseU, assicura Trapattoni. Il «vertice» del Verona fa il punto VERONA — Il vertice amministrativo-tecnico in programma oggi fa aggio al Verona sull'attesa per l'incontro con l'Inter. E' un po' come in famiglie dove, senza problemi (Il 3-0 mette in pratica al sicuro il passaggio alle semifinali di Coppa Italia), qualche volta si tende a crearseli. Cosi il Verona, dove gli applausi a Fanna per il suo passo d'addio, fanno da contrapposizione alle critiche per l'atteggiamento di Marangon e di Garella. Il terzino per avere rifiutato la panchina, il portiere per la sua pretesa di essere già del Napoli, anche se manca ancora un accordo sulla contropartita per il suo trasferimento e per la sua sostituzione. L'incontro di oggi tra Chiampan e Rangogni, i padroni da una parte e Mascetti e Bagnoli dall'altra, servirà insomma per trovare serenità al vertice e per sapere quali programmi vi siano e realizzabili. Solo dopo si comincerà a parlare di Coppa Italia. Ma Bagnoli, malgrado il 3-0, non vive giornate tranquille. Gli mancherà a San Siro certamente lo squalificato Galderisi e cosi l'unica punta sarà Elkjaer, con Turchetta tornante, se Bagnoli deciderà di cambiare gioco e quindi di non riproporre Fanna sul palcoscenico poi che l'anno prossimo lo vedrà protagonista. Quasi sicura è l'assenza di Volpati, dolorante ad una caviglia, E qui il discorso si fa ancora più difficile perché Bagnoli potrebbe optare per il recupero,. malgrado le polemiche, proprio di Marangon. Il dubbio, insomma, è tra un Verona di consolidata esperienza, per cercare di controbattere la presumibile reazione dell'Inter («Stiamo attenti — dice Bagnoli — perché queste partite durano 160 minuti e non sono pochi i precedenti di rimonte clamorose»), oppure quello sperimentale, destinato a fare da base per il futuro. Se quest'ultima fosse la soluzione, allora Bagnoli potrebbe ripresentare in porta il giovane Spuri, nonché Marangon II in difesa, Bruni al posto di Fanna e Turchetta per Galderisi. Ma accetterebbero i tre scartati di andare in panchina? f, r<