Arabia per le telecomunicazioni è già Duemila di Marco Tosatti

Arabia, per le tele€onwmsazioni è già Duemila Arabia, per le tele€onwmsazioni è già Duemila Compagnie con capitale misto italo-araOltre dodicimila miliardi saranno spesi dizioni di vita, custodite gelosamente e dall'altra tenendo conto di un fatto: che la valanga di petrodollari rovesciatasi sul paese, e su quelli limitrofi o analoghi negli anni d'oro della «crisi» petrolifera, si è assottigliata, e non permette follie o stravaganze. tNel paese esistono oggi centoventiquattromila edifici pubblici e privati di grandi proporzioni; — ha detto il Ministro delle Telecomunicazioni, Alawl Kayal — dieci anni fa non ne avevamo nessuno-. Il balzo verso una posizione leader nel campo mondiale delle comunicazioni deve tener conto della particolare situazione religiosa: l'Arabia Saudita ospita due citta sacre per eccellenza al mondo mussulmano, e proibite, In quanto tali, a chi non è di fede Islamica. Le tradizioni secolari che regolano la vita degli uomini e delle donne sono ben vive e presenti, e RYAD — L'obiettivo è ambizioso: fare dell'Arabia Saudita — un paese sterminato, grande come l'Europa, ma popolato da qualche manciata di milioni di abitanti — una nazione leader nel campo delle telecomunicazioni. E' un bersaglio di alto livello, a cui 11 Ministero delle telecomunicazioni sta puntando con l'appoggio tecnico di varie compagnie a capitale misto italo-arabo, fra cui in primo plano la Sartelco, una «creatura» della Sirti; e a cui si accompagna uno sforzo silenzioso per portare 11 paese all'autosufficienza In campo alimentare, nell'arco di sette-otto anni, e di renderlo indipendente dal punto di vista della manodopera specializzata dagli apporti europei, giapponesi e coreani, E' una rivoluzione tecnologica silenziosa, a cui 11 governo mira, da un lato cercando di non sacrificare alla «modernizzazione» costumi e tra¬ bo vogliono conseguire il progetto nel giro di sette-otto anni per collegare altre quattrocento città sino al confine giordano non possono, proprio in virtù del carattere «sacro» del paese, essere dimenticate facilmente. Anche per questo, nonostante la cordialità e l'ospitalità degli abitanti, l'Arabia saudita non è, volontariamente, obiettivo di turismo. Ma 11 paese ha ospitato, e ospita, altrettanto volentieri tecnici e personale straniero: •■Abbiamo molte compagnie italiane che hanno contribuito a costruire il paese. Siamo grati per quello che i lavoratori italiani hanno fatto, siamo grati per il loro impegnodice Kayal. Con l'aiuto di una di queste compagnie, la Sartelco, 11 Ministero sta realizzando 11 collegamento In fibre ottiche più lungo (centonovanta chilometri) mai realizzato. Oltre a un piano che premetterà l'estensione dei servizi di comunicazione «a tappeto» nei punti strategici del paese, fino al confine giordano. Tutta l'impostazio¬ A settembre vi sarà il collaudo del nuovissimo impianto in fibra ottica della Sartelco che collegherà la Mecca a Talf, e alla rete «coassiale», la «spina dorsale che attraversa il Paese da un mare (il Mar Rosso) all'altro (il Golfo Persico), e che aprirà cosi millenovecento nuove linee. Oltre che con il cavo coassiale «blackbone» in direzione est-ovest, il raccordo avverrà anche con gli oltre duemila chilometri del coassiale nord sud, anche dal porto di Gedda, terminale del pellegrini mussulmani corre fino al confine giordano, a Tabuk e Hallat Animar. Sono sistemi complessi, e in queste dimensioni, sperimentali. E che aprono problemi di ogni tipo, compreso quello dell'addestramento del personale che dovrà curare il loro funzionamento. Dal '76 ad oggi sono stati addestrati cinquecento tecnici, di cui 141 sauditi. ne delle comunicazioni nel futuro in Arabia sarà basata su un sistema «integrato» di network, funzionale all'utilizzazione estensiva di cervelli elettronici. Su questa rete, che si sta posando lungo le strade e attraverso i deserti, con un impegno finanziarlo globale di oltre' dodici mila miliardi per 11 quinquennio fino al 1990, correranno tutti i tipi finora possibili di «messaggi». Dalle quattrocento città e villaggi collegati nel quinquennio passato, si vuole giungere all'inizio del 1990 ad altri quattrocento centri, completando, grazie alle telecomunicazioni, la reale unificazione del paese. -Nel primo periodo — dice 11 ministro — abbiamo avuto ventunomila chilometri di scavi e trincee in città e lungo le strade, per la posa dei cavi.Eravamo una specie di enorme cantiere. Pensate che problemi c'erano, anche solq,per il traffico-. Marco Tosatti

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Luoghi citati: Arabia, Arabia Saudita, Europa, Gedda, Mecca, Talf