Ed è subito maturità anche senza riforma

Stamane prima prova, lo scritto d'italiano Stamane prima prova, lo scritto d'italiano Ed è subito maturità anche senza riforma Si parlerà in autunno di come modificare Tesarne - Oggi • conta ottenere buoni voti - Il parere di alcuni specialisti Scocca l'ora della -maturità*, il rito di passaggio descritto dagli psicologi che mobilita, quest'anno, 31.730 presidenti e commissari per valutare la preparazione di 433.703 candidati. Con i rappresentanti di classe si sfiora il mezzo milione di persone direttamente coinvolte nella prova di un mese. Non c'è riscontro di un apparato slmile In alcun altro paese industrializzato. Tanto meno per partorire un topolino come accade in Italia: drammatizzazione dell'«evento», sforzi considerevoli per assicurare là regolarità dell'esame (quest'anno anche con 1 carabinieri), una maratona di colloqui per le commissioni, per poi compiere un atto poco più che formale con la promozione del 02,3 per cento di candidati, dato del 1984. Né potrebbe essere diversamente con degli studenti sopravvissuti Ricordi, attese d alla selezione degli anni precedenti e in occasione di una prova tutto sommato assai •precaria*. Quale senso, quindi, attribuire alla .maturità*, al di là del rispetto del dettato costituzionale? Se lo domandano in molti, pedagogisti e storici della didattica, mentre 11 governo ha pronto un disegno di legge di riforma della prova, una correzione dell'attuale formula sperimentale dal 1069. E' contrarlo il sen. Salvatore Valltuttl, già rettore dell'Università di Perugia, attuale presidente della Commissione Istruzione di Palazzo Madama: .Sono per la soppressione. Oggi si arriva al paradosso, per il fenomeno delle rinunce in massa, di commissari meno qualificati degli studenti che devono esaminare. E' la conseguenza dei grandi numeri. Inutile perpe- 'un commissario tuare una prova che aveva un senso in passato come fenomeno di qualità. Molto meglio affidarla agli stessi professori dei rag azeri, con un presidente esterno per rispettare l'atto legale dell'esame di Stato: • Oggi la Maturità*, scontato l'esito positivo, conta semmai per il punteggio assegna-' to al candidati in funzione della ricerca di un posto di lavoro. Un'indagine della Provincia di Torino, coordinata dal ricercatori Marcello Bosetti e Walter Galante, conferma che i senza lavoro a due anni dal diploma in discipline tecniche sono 11 17,72 per cento dei 36/60, mentre tra 1 voti più alti l'inoccupazione giovanile è contenuta (3,65 per cento). Ma da qui a parlare di produttività culturale del sistema scolastico ne corre. Il prof. Franco Prabbonl, docente universitario a Bologna, sostiene esattamente il contrarlo: «Sapere vecchio, paludato, l'istruzione secondaria ancorata all'impostazione gentiliana della scuola è ferma a sessant'anni fa. Eppure continuiamo a permetterci questo ritardo, tamponando il vuoto con soluzioni come l'attuale esame di Stato o il prossimo in cantiere che hanno il senso di operazioni di immagine*. *operazione* però non riesce ad evitare trappole e soprese spiacevoli dell'ultima ora: quest'anno il blocco degli scrutini promosso dai precari ha costretto 1 provveditori agli studi di alcune grandi città (Milano, Roma e Venezia) a decidere per l'ammissione di ufficio di intere classi, rinunciando al giudizio del professori che hanno seguito gli studenti in questi anni. «£' un'operazione comunque di quantità — conviene 11 prof. Remo Fornaca dell'Università di Torino — Non ci si preoccupa di far conoscere il livello di preparazione dei maturandi: non un'inchiesta sulla qualità dei temi, non un'indagine ttf'carattere statistico'«ulta valutazione delle varie prove*. Secondo il prof. Roberto Maragllano, docente universitario a Lecce, la drammatizzazione della maturità è un «modo per parlare di noi adulti e non della scuola dei nastri figli. In discussione è il ricordo del nostro trauma e non il loro, che poi non esiste. Oli studenti di oggi sono molto più scafati, se mi si passa la definizione: si sentono estranei all'attuale dimensione della vita scolastica di ogni giorno*. L'attesa della riforma (11 progetto, dopo l'approvazione del Senato, dovrebbe essere ripescato dalla Camera in autunno) coinvolge ormai solo gli addetti ai lavori, mentre la scuola provvede da sé, anche a bocciare. L'ultimo rapporto Censls stima che di 100 ragazzi iscrittisi alla prima media arrivino al diploma in 36. L'altra faccia della •maturità* che promuove quasi tutti, sottolinea lo stesso Maragliano, è rappresentata dagli abbandoni nel ciclo dell'obbligo: 120 mila all'anno. mll malessere della scuola italiana si perpetua nell'istruzione secondaria*, aggiunge Frabboni, e questo tipo di prova ne riproduce una fedele fotografia: centinaia di migliaia di studenti che si preparano a sostenere il tema di italiano sotto un bombardamento di parole sul •rito di passaggio*, mentre il problema vero è quello della •riforma disattesa*. Alberto Gaino sono verificati gli i

Persone citate: Alberto Gaino, Frabboni, Franco Prabbonl, Maragliano, Marcello Bosetti, Remo Fornaca, Roberto Maragllano, Salvatore Valltuttl, Walter Galante

Luoghi citati: Bologna, Italia, Lecce, Milano, Roma, Torino, Venezia