La Casbah-Termini zona franca di ogni violenza e turpi commerci

INTERNO INTERNO Cadavere di bimba trovato nel canale E9stata la madre? Si cerca lo spacciatore che fornì l'eroina mortale alla Nimis La Casbah-Termini, zona franca di ogni violenza e turpi commerci Il rinvenimento a La neonata non ha BRESCIA — Il corplclno di una neonata è stato trovato ieri nella griglia di un canale che attraversa il comune di Lenno, nel pressi di Brescia. Erano le 16 quando un dipendente dell'acquedotto, Angelo Pitossl, addetto alla pulitura delle griglie di sbarramento del torrente Mllzanella ha scorto tra i rifiuti il cadavere della neonata. Immediatamente 11 Pitossl ,ha avvertito 1 carabinieri che hanno provveduto a far trasferire il corplclno nell'obitorio per gli accertamenti di legge. Da un esame sommarlo risulta che la bimba è nata viva a compimento di una gravidanza normale. Il cadavere non presenta segni di violenza quindi c'è da presumere che la madre si sia A Govone e Man Anno 117 - Numero 145 - Lunedì 17 Giugno 1985 Un tempo cuore della capitale, è dominio dt ladri, drogati, prostitute, barboni, stranieri clandestini - Pochi agenti - Ogni tanto la polizia attua qualche «operazione di bonifica», poi tutto torna come prima ■ Nella zona è stato trovato il cadavere della giovane scampata al rogo del Torrione Lenno (Brescia) segni di violenza no 1 tavoli del caffè-concerto di piazza Esedra. Oggi, a Termini, ci si va solo se è indispensabile e con il magone nel cuore: lo stretto necessario per salire o scendere da un treno. Lo spettacolo e i volti degli habitués sono quanto di più scoraggiante si possa vedere. Ogni tanto la polizia si imbarca in qualche •operazione di bonifica» (le chiamano cosi), ma presto le cose tornano come prima, se non peggio; Retate, arresti, perquisizioni, fogli di via, certificati di rimpatrio, sembrano risultare solo sterili palliativi contro una situazione di degrado che andrebbe invece affrontata con più decisione. Ma 11 tempo passa e la situazione si incancrenisce, senza rimedio. Sono anni ormai che la zona della stazione Termini sembra essere divenuto dominio incontrastato di criminali di tutte le risme. Di giorno i maxi-camion (abusivi naturalmente) degli ambulanti, i drogati e i matti che si mescolano a truffatori e avventurieri di ogni genere. Di notte gli stranieri (negri, arabi e sudamericani), i barboni, i diversi, le prostitute, i protettori. In questa zona-franca, in questo posto di frontiera, Pier Paolo Pasolini, già dieci anni fa, agganciò quel Pino Pelosi che poche ore dopo lo avrebbe travolto con la sua stessa auto, uccidendolo senza pietà. Da allora poco è cambiato, anzi, l'ingresso in Italia di profughi stranieri, di clandestini, di abusivi ha ben aggravato le cose. Circolare in piazza dei Cinquecento e nelle strade adiacenti è divenuta impresa ardua. Il rischio di essere coinvolti in una delle tante risse, coltelli alla mano, è il minimo che possa capitare. Ad affrontare delinquenti e vagabondi pronti a tutto, una sola roulotte con pochi agenti che stazionano nella piazza e pochi altri poliziotti all'interno della stazione. Le retate, lo si è capito, servono a poco. Gli abitanti della zona — anche se ormai ne sono rimasti pochi — e gli stessi ferrovieri, da tempo invocano provvedimenti. Tutti d'accordo: ci vorrebbe una terapia d'urto per restituire finalmente alla città la stazione Termini e tutta la zona che ruota attorno a questa importante struttura. Ma nessuno, però, sa indicare quale e, soprattutto, nessuno fa niente per mettere in pratica un rimedio qualsiasi. Qualche anno fa le organizzazioni sindacali dei ferrovieri prepararono anche un libro bianco sulla situazione. Alla base della «radiografia di Roma Termini», vi fu la relazione già predisposta da un gruppo di lavoratori: una specie di viaggio attorno al nodo ferroviario che comincia da piazza del Cinquecento «dove — si diceva — un cittadino che voglia entrare deve attraversare una rete di società negativa». L'unico risultato, però, fu che vennero chiusi i cancelli di accesso ai binari e alle sale d'aspetto, che erano state trasformate in dormitori pubblici. La parte antistante la celebre struttura, inaugurata pomposamente durante l'Anno Santo, nel 1950 e che ispirò persino un film, «Stazione Termini», e la piazza antistante rimasero in balia delle orde di vagabondi e delinquenti. Ma c'è una soluzione? Esiste il modo di far tornare a pulsare sanamente il vecchio cuore della città? Un rimedio — fa notare qualcuno — potrebbe essere quello di raddoppiare o addirittura triplicare la presenza fissa di poliziotti. Una roulotte sola non basta. Ciò potrebbe costituire un ottimo deterrente contro qualsiasi malintenzionato e servirebbe a ristabilire un po' di ordine in una zona divenuta ormai veramente «franca». E si cita l'esempio di piazza Navona dove, da quando in permanenza vigila 24 ore su 24 un posto fisso di polizia, drogati, truffatori e ambulanti si sono allontanati restituendo la piazza alle madri e ai bambini. anni, la casamadre di ogni violenza, lo squallido scenarlo del più "turpi commerci, il luogo di ritrovo abituale di sbandati, barboni, giovani di colore senza casa e senza lavoro. E' stata trovata nell'androne di un palazzo di via Gioberti, a poche decine di metri dalla stazione centrale: accanto al suo cadavere una siringa, un laccio emostatico, uno spicchio di limone. Come sembrano lontani i tempi in cui la stazione Termini era il vero cuore della capitale e 1 suoi immediati dintorni, via Nazionale e piazza Esedra, le mete preferite del romani in cerca di frescura. Sembrano essere passati secoli da quando stranieri e trasteverini affoilava- sbarazzata della propria creatura appena dopo il parto. Altro elemento: la morte della neonata risale a poche ore prima del rinvenimento. Le indagini per risalire all'infanticida non dovrebbero essere complesse, per due motivi: sembra impossibile che non vi siano testimoni a conoscenza di una gravidanza portata a termine, in secondo luogo il torrente Milzanellà non è molto lungo e scorre prevalentemente in territorio di Lenno. I carabinieri hanno infatti cominciato ad interrcjgare alcune persone e sono convinti di risolvere al più presto questo tristissimo «giallo» che ha suscitato impressione tra gli abitanti del pìccolo centro bresciano. - ROMA — In attesa del risultati dell'autopsia, prevista per oggi all'istituto di medicina legale, la squadra mobile sta ricercando lo spacciatore che ha rifornito Loredana Nlmls della dose di eroina, risultata poi mortale. L* identificazione di questa persona è ritenuta «molto Importante»: se gli esami autoptlci dimostrassero che Loredana è stata uccisa da eroina tagliata male, per lo spacciatore si ipotizzerebbe anche il reato di omicidio. ROMA — Anche Loredana Nlmls, la ragazza scampata tempo fa al rogo appiccato alla baracca del Torrione dove si rifugiava con un'amica, è rimasta vittima della casbah-Termini, di quell'aerea divenuta, specie negli ultimi go si sono svolte con successo due manifestazioni cinofile

Persone citate: Loredana Nlmls, Pier Paolo Pasolini, Pino Pelosi