Rudolf Hess il grande vecchio nazista rimane a Spandau solo col suo segreto

INTERNO/ESTERO INTERNO/ESTERO Rudolf Hess, il grande ve€€hio nazista rimane a Spandau solo €ol suo segreto b* i di Ovest. Chiaro quindi che Rudolf Hess consumerà qui quel che gli resta da vivere: solo, muto. Imperioso come è sempre stato. Oggi, una giornata come tante. All'ingresso principale della fortezza, una berlina nera con targa sovietica. C'è un cartello: vietato avanzare, proibito fotografare. Le guardie hanno ordine di aprire il fuoco. Lungo la Wilhelmstrasse, venti metri più in qua, la vita di sempre: il traffico che scorre veloce e i bimbi che passano ignari, in bicicletta, vicino all'uomo che per ultimo incarna la follia del Terzo Reich, ultimo corresponsabile vivente di una guerra costata 40 milioni di morti. Sapere come vive oggi Rudolf Hess è impresa quasi impossibile. L'accordo quadripartito tra le quattro potenze vincitrici prevede che qualsiasi provvedimento riguardante il prigioniero sia preso in totale accordo. E' sufficiente il veto di una di esse per bloccare qualsiasi azione. Anche la diffusione di notizie dev'essere concordata. Di volta in volta, nel corso degli anni, qualche indiscrezione è filtrata, e perfino qualche fotografia. Malgrado tutto, comunque, siamo in grado di raccontare come si svolge la giornata del più famoso prigioniero del secolo e di correggere alcune credenze sorte sul suo conto durante gli anni. Hess dispone a Spandau di un intero piano — il primo — della fortezza, non è rinchiuso come si è detto in una piccola, soffocante cella. Le regole sono ancora molto severe, ma gode di una certa libertà di movimento. Oltre alla stanza nella quale dorme, egli dispone di una saletta tv, di un bagno, di una biblioteca. Con la bella, stagio¬ — ~ -, valori collettivi Berlino. Hess nel giardino dellquadro, dopo la condanna al prne, scende spesso in giardino, dove ha un capanno estivo. Sceglie personalmente il menù. In questo particolare il rituale carcerario è stato sovvertito poiché negli anni passati l'alimentazione era decisa dai quattro direttori del carcere, cosi che ogni mese, a ogni cambio della guardia, si passava dai «croissarits» con i francesi al pane nero dei sovietici. Rudolf Hess, oggi, giugno '85, è in discrete condizioni di salute, buone per la sua età. Non ha più gli occhi d'un giovanotto, dice chi ci dà sue notizie fresche, ma non può lamentarsi. La sua salute è controllata molto assiduamente, seguita com'è dai medici militari degli ex alleati. Di tanto in tanto viene curato all'ospedale militare inglese. Questa circostanza, forse, alimentò la voce in passato che soffrisse di cancro. Negli ultimi tempi fatica un poco nell'affrontare la scala che porta al giardino e per questo è stato costruito un ascensore. Eccellenti vengono definite le sue capacità mentali. E' lucidissimo e molto attivo nelle attività intellettuali. Hess veste abiti civili, ascolta musica classica, e specialmente quella barocca, ha radio e registratore. Maggiori interessi: oltre alle vecchie passioni per l'astronautica c la storia, ora gli piace leggere anche di fantascienza. Cultura e informazione hanno un limite. Egli non può leggere né studiare fatti o argomenti inerenti al nazismo e ai movimenti neonazisti. C'è sempre un funzionario della potenza di turno (questo mese il governatore è francese, il mese prossimo sovietico) che al mattino ritaglia con le forbici gli articoli proibiti dai giornali freschi di stampa. Più problematica, ma viene ugualmente effettuata, la censura della televisione. Ciascuno dei 4 governatori dispone della sua guarnigione, ma a Spandau (che si trova nel settore britannico dell'ex capitale tedesca) c'è anche personale civile. Nessuno di questi, per l'intesa quadripartita, può essere tedesco (mentre è il governo di Bonn che affronta tutte le spese la fortezza di Spandau. Nel rirocesso di Norimberga nel '46 per il penitenziario di Span-' dau e per il prigioniero: un milione e 300 mila marcili). Duro il regime delle visite. Hess può ricevere solo i familiari (il figlio Wolf-RUdiger, di 47 anni e, molto raramente perché malata ed è lontana, In Baviera, la moglie lise che ha 85 anni) e solo per un'ora al mese. L'ultimo incontro è avvenuto in aprile. Due ore gli sono concesse per Natale. Egli può parlare con una sola persona per volta, cosi che può fermarsi mezz'ora il figlio e mezz'ora frau lise e, per di più, alla presenza contemporanea dei 4 governatori. E' proibito qualsiasi contatto fisico. Tanto che quando Wolf-RUdiger, una volta, gli strinse la mano, incorse nel richiamo dei govdffiàttori. "1 Può spedire e rlcev'éìr^i'tìrrà''|; lettera la settimana. Questo carcere, pensato e costruito per 500 detenuti, funziona come una macchina perpetua solo per questo vecchio. Forse — alla sua fine — sarà ab-" battuto. Negli anni passati se, ne sono andate altre sei eminenze naziste: Doenitz, von Neurath, Funk, Raeder, von Schirach e, per ultimo, Speer. Hess è solo tra quelle mura dal 1966. Fuori, con il figlio, un comitato continua a chiedere la grazia. Spendono per la pubblicità un paio di milioni di marchi l'anno. Nella Germania Federale si sono levati anche molti «no», ma se oggi venisse promosso un sondaggio, i più sarebbero per la liberazione. Questi dicono che Hess, a Norimberga, non fu condannato per crimini contro l'umanità ma per aver organizzato la guerra d'aggressione. Ed egli stesso continua a dire di essere in una posizione ingiusta. I sovietici ricordano invece che in tutti questi anni Hess non ha mai mostrato pentimento per la sua appartenenza al vertice supremo del nazismo. Ogni primo del mese, nel cortile della fortezza, cambio della guardia. C'è, al mattino, una piccola cerimonia. I soldati dei quattro grandi ricordano la vittoria dopo la tragedia. Un vecchio misterioso, in giardino, sfoglia giornali pieni di buchi. Girolamo Mangano

Luoghi citati: Baviera, Berlino, Bonn, Germania Federale, Norimberga