Strangolarono il piellino Giorgio Soldati A Cuneo rinviati g giudizio 8 terroristi

Stràiigolarono il piellino Giorgio Soldati A Cuneo rinviati g giudizio 8 terroristi Stràiigolarono il piellino Giorgio Soldati A Cuneo rinviati g giudizio 8 terroristi Proposta, invece, l'custodia - Sono ac CUNEO — «Fato pretto, non fatemi soffrire»: è l'Implorazione della vittima, l'agghiacciante alto finale del barbaro assassinio di Giorgio Soldati, giovane esponente di Prima linea, strangolato nel carcere di Cuneo nel primo pomeriggio del 10 dicembre '81. Per la spietata uccisione del terrorista di Rosta (Torino) Il giudice istruttore Lina Monge ha ora rinviato a giudizio, ritenendoli responsabili per concorso di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà, otto esponenti dell'eversione rossa. Sono: Carlo Borsini, 32 anni, di Biella; Vittorio Alfieri, 29 anni, di Pero (Milano): Alfredo Blaglanl, 27 anni, di Bergamo; Claudio Pluntl, 31 anni, di San Benedetto del Tronto; Giorgio Semeria, 35 anni, di Milano; Salvatore Ricciardi, 45 anni, di Roma; Mario Fracasso, 34 anni, di Alessandria; Da anni si chied assoluzione per il direttcusati dal pni, che rico Sergio Magrassi, 30 anni, di Genova. Il publlco ministero Giorgio Glraudo nel concludere la lunga Inchiesta penale aveva anche proposto Il rinvio a giudizio per cooperazione colposa dell'allora direttore del supercarcere di Cuneo Angelo Zaccagnlno, 34 anni, del comandante delle guardie Tonino Bellantonlo, 53 anni, del brigadiere Domenico Del Bene, 30 anni, e dell'agente di custodia Michele di Muro, 24 anni, 1 quali erano difesi dagli aw. Gianni Vercellottl, Bruno Dalmasso e Eugenio Bourlot II giudice Istruttore mentre ha accolto Integralmente le richieste per gli otto terroristi, ha disatteso la proposta di rinvio a giudizio del direttore, sottufficiali e guardia del supercarcere per I quali II magistrato ha disposto dissoluzione con formula e un aeroporto, m ore del penitenziario e rre in appello, di «coo piena. Contro la sentenza di rinvio a giudizio ha però ricorso II sostituto procuratore della Repubblica Giorgio Glraudo per la parte che assolve I quattro custodi del supercarcere di Cuneo e sull'appello dovrà pronunciarsi la sezione Istruttoria della Corte d'Appello di Torino. Giorgio Soldati era stato catturato ella stazione ferroviaria di Milano nel primi giorni di dicembre di quattro anni fa. Era da tempo ricercato per banda armata e altre azioni terroristiche commesse soprattutto a Torino. Per sottrarsi all'arresto Il giovane aveva ferito mortalmente un agente di polizia. Tradotto nel supercarcere di Cuneo Giorgio Soldati doveva essere tenuto In stretto Isolamento. Invece II pomeriggio del 10 dicembre '81, cioè pochi giorni dopo la cattura, si a il problema prin per alcuni agenti di perazione colposa» trova Inspiegabilmente nel refettorio della quarta sezione penale. La sua morte era già stata comunque decisa da coloro che avrebbero poi partecipato con vari ruoli alla barbara esecuzione. Il movente? Era corsa voce fra I detenuti che Giorgio Soldati aveste parlato, o che stesse per farlo, • quindi doveva essere messo a tacere per tempre. In realtà II giovane piellino di Rosta non aveva ancora conferito con Il magistrato. Giorgio Soldati quel giorno fu circondalo dagli altri reclusi, profittando anche dell'assenza di guardia nel salone. Il giovane capi che non aveva più scampo, chiese soltanto che facessero In fretta a ucciderlo. Fu accontentato. E quando gli agenti accorsero era ormai troppo tardi. Gianni De Matteis cipale rimane la s