Tognazzi ed i suoi «vizietti»

INTERVISTA - Dopo le polemiche sul ruolo «non soddisfacente» nel film INTERVISTA - Dopo le polemiche sul ruolo «non soddisfacente» nel film Tognazzi ed i suoi «vizietti» «Io ho reclamato an Ugo Tognazzi è un attore, un professionista serio. Quando prende un impegno lo conduce fino in fondo anche se non è del tutto convinto di quel sta facendo. Per questo, malgrado il suo stato d'animo sia quello di un uomo amareggiato e insoddisfatto per il ruolo che gli è stato assgnato nel film Matrimonio col vlsietto accanto a Michel Serrault. lo stesso partner dei precedenti film della serie, e per la regia di Georges Lautner. continua correttamente a dare la sua partecipazione. Con un po' di broncio ma senza bizze. — Tognazzi, crediamo di poter dire che lei affronta il ruolo senza molta convinzione... -Si tratta di dettagli... Certo, i rapporti che ci sono fra due persone che fanno un contratto contemplano delle clausole che poi possono essere rispettate o. per cause di forza maggiore, possono subire certe varianti... Questo però non significa che il film non si debba fare... Basta essere d'accordo sulla parte sostanziale e cercare di ovviare se una delle parti ritiene che c'è qualche inconveniente — Ma un film si accetta di farlo su una sceneggiatura precisa... «A volte si può fare un film soltanto su una traccia, perché c'è modo e modo di girare... Un attore del mio genere, per esempio, è più preoccupato che all'interno esista la condizione per andate avanti bene col proprio personaggio piuttosto che sull'esattezza della sceneggiatura. Una battuta la puoi cambiare, una situazione pure, è una operazione che si fa normalmente... L'intero ruolo no. il ruolo infatti può avere delle deficienze, un attore può essere contento oppure no. Ma questo non significa che se l'attore non ne è contento possa rifiutarsi di continuarlo. C'è anche un contratto rispettare, la dichiarazione delle imposte da fare ogni anno — Insomma, lei, lavorando su! set, s'è accorto che il suo ruolo è un po' sacrificato? Forse anche prima...». — In sostanza non ne è sodd«No!-. — Ecco, diciamolo francamen-Io non amo dire bugie e nonsono soddisfatto, ne sono soddi che per la prima pellicola, isfatto? nte... n ne sono capace.. Io non ne isfatti gli altri...». e non ero d'accordo nemmeno per il "Petoma — Del precedente invece era abbastanza soddisfatto? «Le discussioni avvengono sempre quando si fa un film... Nell'altro c'era un riferimento abbastanza precide, questo non mi pare tanto il mio film, anche se sarò felice se andrà bene». — Lei ha precisi reclami da fare? .Io ho reclamato anche per il primo film, perché non ero d'accordo sul titolo. Il viiletto... Anche se dal punto di vista commerciale io posso aver torto, ciò non toglie che io continui a restare della mia opinione, sebbene il film con quel titolo sia andato bene dappertutto. La mia era solo una que¬ ne", ma, come dice il c stione di principio... E adesso non è che io voglia riprendere quella polemica». — E per il «Petomane» Invece era d'accordo?... «Nient'affatto. Ci furono accese discussioni, io espressi il mio dissenso da quel titolo. Ma poiché un film è un prodotto commerciale è chiaro che trionfa l'opinione del produttore perché lui ha speso del danaro e deve farlo fruttare... cosicché malgrado i miei dubbi quel titolo è stato approvato... Io avrei voluto che il pubblico si accorgesse che il film non era una volgarità e non lo respingesse prima di andarlo a vedere. Poi c'è stata la pubblicità con quel famoso manifesto, che non è una mia fotografia, ma un manifesto disegnato... Tanto che quando l'ho visto ho fatto scrivere una lettera dal mio avvocato minacciando... Ma spesso tutto finisce 11. Però uno è almeno con la coscienza a posto, ha manifestato il proprio diritto alla libertà, dal momento che siamo in democrazia...». — E comunque la lavorazione di questo film sta andando verso la fase conclusiva... • Certo, potrei rispondere che non sono d'accordo ma mi adeguo, come il bolognese di Quelli della notte...-. — Ma non è difficile lavorare in queste condizioni, in un'atmosfera fredda... «Direi che malgrado tutto, fino a questo momento, tutto è filato via liscio, senza complicazioni, con opportuni accorgimenti e in buona armonia... Io non saprei lavorare se, malgrado qualche screzio, non vi sia una generale armonia...». Dato il tema del >Vizietto» lei pensa che i film abbiano in qualche modo contribuito a modificare l'opinione pubblica nei confronti della omosessualità? «Forse soprattutto il primo, anche un po' involontariamente. Per quel che mi riguarda io sapevo di fare un film tratto da una commedia di grande successo e quindi avevo certe garanzie, poi dopo — quando ho lavorato — ci ho messo tutta la mia capacità di attore, di professionista e, se vogliamo, anche un pizzico di sensibilità, magari avvantaggiato dal fatto che io non avevo e non ho ora alcun tipo di prevenzione nei confronti, diciamo, di questo terzo sesso...». omico, mi adeguo...» Lamberto Antonelli

Persone citate: Georges Lautner, Lamberto Antonelli, Michel Serrault, Tognazzi, Ugo Tognazzi