Le squadre inglesi fuori dall'Europa per il Liverpool l'inchiesta continua

Le squadre inglesi fuori dall'Europa per il Liverpool l'inchiesta continua Le squadre inglesi fuori dall'Europa per il Liverpool l'inchiesta continua Sono medicine tardive per una vecchia «piaga» Decisioni da precis di BRUNO PERUC L'auto-esclusione del calcio Inglese dalla prossima stagione di Coppe non è valsa ad evitare, come era previsto, le sanzioni — per altro ancora incerte nella loro quantificazione — prese ieri a Basilea dalla Federazione europea, riunitasi d'urgenza per dare un immediato riscontro alla tragedia dell'Heysel. La punizione •sportivamente' è molto pesante in guanto la dizione «a tempo indeterminato» fa pensare a esclusioni per due o tre anni di tutti i club, e sino a 5per il Liverpool, come del resto ci aveva anticipato a Bruxelles il presidente della federazione belga. La sospensione, per guanto non quantificata, è pesante per i club. La perdita di incassi porrà sicuramente in grosse difficoltà molti sodalizi, ma va detto che gli ambienti inglesi sono stati cosi toccati da guanto accaduto a Bruxelles da considerare .opportuna» una lunga pausa di riflessione sui rapporti clubtifosi, e sull'ormai abituale comportamento teppistico delle sguadracce che seguono le compagini inglesi (soprattutto) nelle trasferte all'estero. Su ottanta Coppe europee slnora assegnate, il calcio inglese ne ha vinte ventidue. Da solo, il Liverpool Ita congulstato guattro Coppe del Campioni e due Coppe Uefa. Il grosso segno di efficacia sul plano sportivo, di tutto il calcio britannico e non solo inglese, non è stato accompagnato da un adeguato fair play dei sostenitori. Da tempo II problema era sul tavolo dell'Uefa, con risposte blande, raccomandazioni, lettere ufficiali che non hanno prodotto miglioramenti di una situazione che via via si è degradata. Erano necessari i morti dell'Heysel, per portare a decisioni severe. Come sempre, a mali estremi estremi rimedi. Ma se le reazioni del club d'oltre Manica saranno amare, ripetiamo che dagli •■addetti al lavori- le precauzioni dell'Uefa rivolte al futuro sono considerate inevitabili. Negli ultimi giorni, molti giornali inglesi hanno telefonato al nostro per far sentire foci di esecrazione e di condanna. E molti giornalisti sono stati a Torino, per servizi net guall non si cercava (anzi) di sminuire le responsabilità degli hoollgans del Liverpool. Proprio sabato sera slamo stati a lungo con uno di loro, David Barnes del londinese ..News of the World» , nella nostra città per un reportage. Aveva cercato di andare a Calcio, nel bergamasco, dove la polizia gli aveva ■ sconsigliato» di recarsi presso la famiglia di una delle vittime dell' Heysel .non potendo dal nostro Inviato P. C. ALFONSETTI BASILEA — Ieri pomeriggio l'Uefa da organismo sportivo si è trasformata in sessione di tribunale per deliberare su un'imputazione insolita, quella di strage. Sul banco degli imputati il Liverpool, quindi le società inglesi alle quali è stata vietata la partecipazione a manifestazioni europee a tempo indeterminato (si pensa a due o tre anni), mentre per il Liverpool ci sarà una sanzione particolare, sicuramente più pesante. Presa la prima decisione, per quanto interlocutoria, l'Uefa provvedere, il 4 luglio al sorteggio del primi turni delle Coppe '85-'86 senza le squadre inglesi. Le sospensioni verranno probabilmente quantificate a settembre. I provvedimenti riguardano solo i club inglesi. Le società scozzesi e irlandesi per ora sono fuori, ma le decisioni Uefa valgono per loro (e per tutti i club europei) come ammonimento. Le responsabilità dei «reds» In particolare verranno vagliate dalla commissione disciplinare del massimo organismo calcistico continentale al quale è stata demandata l'adozione di ulteriori sanzioni. Analogamente è posta sotto giudizio anche la nazionale inglese i cui impegni verranno inquadrati e valutati dall'Uefa che si riserverà, di decidere (per il prossimo campionato d'Europa). Ma ieri i dirigenti Uefa rivestivano il duplice ruolo di giudici e imputati, consapevolezza questa che è emersa dalle parole del presidente quando ha promesso che in futuro verranno adottate tutte le misure atte a impedire che negli stadi si verifichino nuove sciagure. Insomma, sembra di capire che ci siano voluti 40 morti per indurre il principale organismo calcistico d'Europa a compiere per intero il suo dovere. Come si prevedeva, alla sessione straordinaria già fissta 11 2 luglio e anticipata in seguito al fatti di Bruxelles, are presto per aiutare i club d'oltre Manica garantirgli sicurezza». Non era stupito per guesto: «Quanto è accaduto In Belgio ha colpe precise, non mi scandalizzo se cosi a caldo ci possono essere reazioni anche dure. Certi dolori non hanno limiti». // problema degli «hooligans» è considerato in Inghilterra una plaga nazionale. Le spiegazioni di fondo (la ribellione del giovani di città e guartierl alle prese con grossi problemi economici, un peggioramento delle gualttà educative della scuola pubblica, l'alleggerimento del servizio militare) sono ammesse, ma non certo accettate. Una settimana prima della tragica finale di Bruxelles avevamo visto andare al Goodison Park, per il derby Everton-Liverpool. gruppi di giovani misti, con addosso le insegne blu e glallorosse delle due sguadre. All'Helsel molti tifosi dei .reds», da soli, hanno provocato un massacro e attaccato di persona prima la città e poi gli spettatori. L'alcol viene considerato dai giornalisti Inglesi la miccia che trasforma i ragazzi in delinguenti. Può sembrare una spiegazione sernpllcistlca, puerile, ma bisogna crederci se si vuole cercare di capire gualcosa dell'incredibile violenza die anima i gruppi che sbarcano oltre Manica al seguito delle sguadre inglesi. L'Uefa, parallelamente alla sanzione a tempo indeterminato, parla per il futuro di «provvedimenti per rafforzare la sicurezza negli stadi e nella vicinanza degli stessi». Su guesto punto, l'Uefa ha torto. L' Heysel, è provato ed è stato spiegato, non garantiva la sicurezza del pubblico, e la Federazione europea per statuto dovrebbe con la sua apposita commissione verificare in anticipo la situazione degli impianti delle città alle guati affida le competizioni (e, sia chiaro, non solo gli stadi delle finali). L'insistere poi sul fatto che nel .settore Z» dovessero esserci solo spettatori belgi a fare da cuscinetto non regge. Che t biglietti di quella parte di curva siano poi passati di mano non diminuisce, anzi aggratm le colpe. Se altri non l'hanno intuito, gualche .autorità sportiva» doveva segnalare la nuova situazione alla polizia: bastava guardare cappellini e sciarpe per capire che ti panorama del tifo all'Heysel era cambiato. L'Uefa non può nascondere le sue colpe con sanzioni pur auspicate. Ma deve precisarle presto. Quantlftcarle sarà un modo per aiutare il calcio inglese ad uscire dalle difficoltà, e per ammonire il resto d'Europa non esente da responsabilità per II comportamento del tifosi negli stadi. CA La sentenza di ieri sera in quattro punti: 1°, non vengono accettate iscrizioni dei club inglesi alle competizioni Uefa a tempo indeterminato; 2°, i risultati dell'inchiesta sul Liverpool saranno sottoposti al comitato disciplina; 3°, nuovi provvedimenti in futuro per rafforzare la sicurezza negli stadi; 4°, sotto giudizio la partecipazione della nazionale inglese ai campionati europei - Emerse responsabilità dell'Uefa stessa e della federazione belga - Da un giornalista inglese un attacco alla Juve non ha partecipato Sordillo. .L'Italia è parte in causa — aveva detto nel giorni scorsi il presidente federale — e credo che il mio sia un comprensibile atteggiamento di principio». I delegati si sono riuniti in un albergo, situato sulla riva sinistra del Reno, la cui fondazione risaie addirittura al 1026. Dei dodici membri erano presenti il francese Geor¬ ges, i vicepresidenti Jira (Cecoslovacchia), Oeroe (Austria), Schram (Islanda), e infine 1 consiglieri Van Marie (Olanda), Aliterò Da Silva Resende (Portogallo), Freddy Rume (Svizzera), Schneider (Germania Ovest), Will (Scozia), e il segretario generale, lo svizzero Bangerter. Oltre a Sordillo mancava 11 sovietico Ryashentsev, altro vicepresidente. In qualità di testimone è stato convocato il presidente della Federazione belga, Wouters, il quale durante la conferenza stampa ha attaccato con parole aspre polizia e gendarmeria del suo Paese guardandosi bene naturalmente dal sottolineare le proprie responsabilità. .Purtroppo — ha detto — avevamo chiesto cellulari, armi speciali come le bombe lacrimogene da dare in adozione agli agenti, un accurato servizio^ di perguisizione agli ingressi, ma ci è stato risposto di badare ai fatti nostri. E cosi sappiamo che bande organizzate, temendo eventuali controlli, ìianno addirittura lanciato armi nello stadio dall'esterno, infiltrandosi poi tra gli spettatori». L'incoscienza, la superficialità e 11 dilettantismo con cui la gara tra Juventus e Liverpool è stata organizzata sono state dunque ribadite in questa sede ufficiale dal più qualificato esponente del calcio belga il quale ha altresì precisato che i biglietti per il famigerato settore «Z» erano stati destinati ai belgi e che, chissà come, sono finiti in mano ai tifosi italiani. Dopo aver espresso indignazione per le malignità formulate sulla presunta manipolazione della gara (.Per chi ci prendono? Il nostro onore è integro e perseguiremo chi ci ha calunniati»), Georges si è quindi detto disposto ad affrontare i giudici italiani qualora questi ritenessero di addebitargli responsabilità di qualunque genere. Alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto se verranno adottate sanzioni nel confronti della Federazione belga, il presidente ha risposto: «Ora abbiamo dovuto agire alla svelta ma le inchieste non sono terminate. Se emergeranno colpe federali, provvederemo anche in quel senso». Perché non ha consegnato la Coppa al centro del campo? «Si — ha detto Georges — la tradizione impone guesto rito, ma' in quelle circostanze una consegna ufficiale avrebbe potuto essere interpretata come una provocazione e abbiamo allora deciso in senso diverso. I giocatori della Juve mi hanno chiesto se potevano esibire la Coppa al loro tifosi in segno di ringraziamento e cosi pure è stato». Nonostante la disgraziata vicenda nella quale è finita coinvolta, anche la Juve è caduta nel calderone delle accuse. E' avvenuto quando, con incredibile faccia tosta, un giornalista del «Daily Mail» ha chiesto quali sanzioni verranno prese a carico della società bianconera per le sue responsabilità negli incidenti. .L'inchiesta non è finita — è stato allora ripetuto —. Se verranno appurate ulteriori colpe, procederemo». Insomma, di tutte le erbe un fascio, come se fosse una storia da ridere, invece di una tragedia che ha sconvolto l'Europa.

Persone citate: Coppe, David Barnes, Freddy Rume, Schneider, Sordillo, Van Marie, Wouters