Più rìgido Reagan sui colloqui Cosa risponderanno i sovietici?

Rivelazioni del New York Times sulla trattativa ginevrina Rivelazioni del New York Times sulla trattativa ginevrina Più rìgido Reagan sui colloqui Cosa risponderanno i sovietici? Sharanski scambiato con 2 spie delWrss? La decisione sarebbe maturata dopo la relazione dei negoziatori che annunciava una retromarcia dell'Urss su tutti i «cesti» in discussione - Ora attendono concessioni NEW YORK — Il presidente Reagan ha irrigidito la propria posizione ai negoziati di Ginevra sul disarmo e ha ordinato alle delegazioni americane di non fare nessuna concessione all'Urss. Lo ha deciso dieci giorni fa, dopo una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale della casa Bianca, tenuta per esaminare il significato dei colloqui tra Gromyko e Shultz a Vienna a metà marzo. Al termine della riuntone, il presidente ha concluso che l'Urss sta facendo marcia indietro su tutti e tre i cesti delle trattative ginevrine — scudo spaziale, armi strategiche e armi di teatro — e che Gorbaclov non è interessato a un vertice con lui entro la fine dell'anno. Ha perciò decretato che la superpotenza aspetterà eventuali aperture sovietiche, senza farne nessuna. Queste notizie le ha date ieri il corrispondente diplomatico del «New York Times», Leslie Gelg, un ex funzionario del Dipartimento di Stato addentro alle manovre della Casa Bianca. Gelb ha sottolineato che l'Urss continua a premere affinché Reagan abbandoni il progetto dello scudo spaziale. «Ma a queste pressioni», ha aggiunto, «hanno risposto la scorsa settimana il coordinatore delle trattative ginevrine Nitze e il direttore dell'agenzia del disarmo Adelman sostenendo che lo scudo spaziale sarebbe utile anche all'Urss e che anzi bisognerebbe favorirne la ricerca alterando il trattato contro i missili antimissili del 1972... L'ex funzionarlo del Dipartimento di Stato ha anche posto in rilievo che, rispetto ai preparativi dei negoziati, il Cremlino è davvero retrocesso su posizioni più dure, rifiutandosi di congelare gli SS-20 dispiegati in Asia, dopo averlo proposto egli stesso, e di ri¬ Violenti scontr fiutare l'installazione di alcuni missili Cruise aria-aria da parte degli americani, dopo averlo accettato in linea di principio. Ciò. ha concluso Gelb. ha profondamente irritato la Casa Bianca che si è sentita tradita dai sovietici, esattamente come l'Urss si è sentita tradita dagli americani sullo scudo spaziale. Secondo il corrispondente diplomatico del «New York Times», ci sarebbe tuttavia un margine per un compromesso se le superpotenze dimostrassero un minimo di buona volontà. Leslie Gelb analizza i tre cesti e fa le seguenti affermazioni. 1) SCUDO SPAZIALE — Mosca, egli dice, ha proposto il bando della ricerca oltre che dello spiegamento e degli esperimenti delle armi cosiddette cosmiche. Un accordo potrebbe essere raggiunto se In Sud Africa essa rinunciasse al bando sulle ricerche. 2) ARMI STRATEGICHE — L'ex funzionario del Dipartimento di Stato sostiene che i sovietici si preparano a presentare per la seconda volta una loro vecchia proposta, poi ritirata, per la riduzione dei missili e dei bombardieri intercontinentali a 1800 dai circa 2500 di cui dispongono le forze armate del Cremlino, e dai 2200 di cui dispongono gli americani. L'Urss inoltre potrebbe offrire anche una sostanziosa riduzione delle testate nucleari, includendovi non solo quelle missilistiche, ma anche le bombe atomiche, in modo che dalle 12 mila che costituiscono l'attuale arsenale americano e dalle 10 mila che costituiscono quello sovietico, si potrebbe scendere a cifre molto più basse. In questo settore, esistono tut¬ tavia profondi contrasti perché gli Stati Uniti insistono su un metodo di misura diverso dagli arsenali nucleari: essi parlano di potenza sia dei vettori che delle cariche atomiche, e sono queste che vorrebbero tagliare drasticamente. 3) ARMI DI TEATRO — A parere di Leslie Gelb. Mosca non insiste più per lo smantellamento dei 134 circa euromissili già dispiegati dagli Stati Uniti: essa ha infatti prospettato una moratoria, vuole però includere nel conteggio delle armi di media gittata anche gli arsenali francese e inglese. In qualsiasi caso, la superiorità sovietica verrebbe a essere enorme: 10 a 1 qualora gli armamenti di Londra e di Parigi fossero esclusi. 3 a 1 qualora fossero inclusi nel conteggio. JOHANNESBURG — L'ufficiale di marina sudafricano Dieter Gerhard! e sua moglie Ruth, in carcere dal 1984 per spionaggio a favore dell' Unione Sovietica, potrebbero essre scambiati con il dissidente sovietico Anatoli Sharanski, secondo quanto afferma il giornale sudafricano «Sunday Times». Gerhardt, 49 anni, ex comandante dei cantieri navali di Simonstown, presso Città del Capo, era stato condannato nel gennaio 1984 all'ergastolo per alto tradimento. Sua moglie Ruth, 42 anni, di origine svizzera, era stata condannata per lo stesso motivo a dieci anni di reclusione al termine di un processo a porte chiuse durato 45 giorni. Incaricato da parte occidentale della mediazione sarebbe, secondo il giornale, il rabbino newyorkese Ronald Greenwald Ennio Cai-etto