Quelle mani che sanno alleviare le sofferenze di Daniela Daniele

Quelle mani che sanno alleviare le sofferenze Quelle mani che sanno alleviare le sofferenze Sei anni di esperimalternate a ricerche Pranoterapia: parola che nasce da quella indiana, prana, energia vitale. E la confusione regna ormai sovrana. Emittenti private, riviste e giornali che propongono annunci economici sono quasi lottizzati da una miriade di pranoterapeuti, o presunti tali, che si confondono con inaghi e maghesse e che mescolano l'uso del cosiddetto fluido vitale con la preparazione di amuleti contro 11 malocchio. Qualche «furbo» reinventa la macchina Kirlian-f otograf a-f luido per vendere a caro prezzo «attestati da pranoterapeuta» che non dimostrano nulla, ma impressionano molti. C'è qualcuno, però, che in questi ultimi anni ha voluto vederci più chiaro, sfidando le beffe e lo scetticismo di molti colleghi e continuando, menti che stanno per es su lane trattate con il con ostinazione, a cercare la verità. Il professor Tiziano Poletti, primario emerito dell'ospedale Maurlziano, conobbe, una decina d'anni fa, un pranoterapeuta, Carlo Repetto, e decise di «studiarlo», per cercare di comprendere come mal da quelle mani uscisse un'energia capace di alleviare sofferenze e di curare malattie. Poletti, per nulla propenso a credere «senza vedere», dovette ricredersi di fronte all'evidenza: «Dopo un'esperienza clinica, negli anni 7778 — racconta — e dopo aver constatato che negli ammalati trattati dal Repeìto "qualcosa" succedeva, sentii la necessità di passare ad altri esperimenti». Di quel «qualcosa che succedeva» ai pazienti trattati sere pubblicati su Minerva Medica - Prove radiologiche si sono «fluido vitale» - Scoperto un nuovo processo di mummificazione? dal pranoterapeuta il professore non vuole, per ora, parlare: «Tutto a tempo debito». Cosi interessò al caso un pool di studiosi, «per capire — spiega — se quello che si manifestava nei malati fosse soltanto un effetto placebo o se vi fosse qualcosa di più». Gli esperimenti incominciarono nel "79. Ora, a sei anni di distanza, stanno per essere pubblicati su Minerva Medica i risultati della ricerca. Con una buona dose di coraggio e con l'umiltà che si addice agli uomini di scienza, il dottor Trapani, primario radiologo, il dottor Capaldi, primario angiologo, la professoressa Rablno Massa, antropologa e 11 professor Donna, primario di laboratorio, hanno condotto quattro tipi di esami: tele termografia, ana¬ lisi della circolazione periferica, prove su larve e studi Istologici. Teletermografia. E' stato dimostrato che «sia nel soggetto sano che in quello patologico si rileva un notevole aumento della temperatura in corrispondenza della zona trattata». Su pazienti non informati dell'esperimento, Rcpetto avvicinava le mani mentre si stava effettuando la teletermografia e la temperatura saliva. Esami sulla circolazione del sangue. Con strumenti appositi (ad esempio la prova Doppler) si è dimostrato «un aumento della velocità e dell'entità del circolo sanguigno» su pazienti trattati e non informati dell'esperimento. Le larve. Quelle trattate da Repetto hanno presentato un notevole anticipo sui tempi di mutazione, rispetto a quelle non trattate. Esami istologici. «Sono stati paragonati — spiega Poletti — quelli compiuti sulle mummie a quelli fatti su tessuti animali c ivgetali "mummificati" da Repetto con il suo fluido. Vi è notevole somiglianza tra i reperti. Salvo il fatto che i pritni risalgono a duemila e rotti anni fa...». Un passo avanti nella comprensione di questa forza misteriosa, ma, soprattutto, un suggerimento sulla strada da percorrere: la ricerca seria, l'apertura mentale, l'inutilità del pregiudizio. Sotto questa luce diventa assurdo, tra l'altro, proporre un albo di pranoterapeuti, quando ancora non si sa di che cosa si stia parlando. Daniela Daniele

Persone citate: Capaldi, Carlo Repetto, Minerva, Poletti, Repetto, Tiziano Poletti