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Per un volantino viene processato Per un volantino viene processato Diffuso contro il tiro Vincent - Denunciato campo chiuso dopo le Un volantino diffuso dall'Ente nazionale per la protezione degli animali di Torino, contro una manifestazione di tiro al piccione a Saint Vincent, ha portato stamane in tribunale 11 presidente dell'Enpa, Traisci. I fatti risalgono al 12 giugno dell'83. Circa un mese prima, il 17 maggio, la polizia tributarla, su ordine della magistratura, aveva perquisito 11 Casinò sequestrando le banconote di alcuni riscatti. Questa azione non aveva molto impensierito i dirigenti che contavano su salde amicizie e che avevano sempre visto risolte a loto favore le vicende giudiziarie In cui erano stati implicati. La magistratura di Aosta aveva, da poco, dissequestrato 11 circolo di tiro sorto per attirare a Saint Vincent i •nababbi- appassionati alla sanguinaria pratica del tiro al piccione. Gli impianti erano stati messi sotto sequestro dal pretore Giovanni Selis, che, pochi giorni dopo, era scampato miracolosamente all'esplosione di una bomba messa nel cofano della sua .500-. A sbarrare il passo alle gare del tiro al piccione era rimasta l'Enpa. Il giorno della riapertura, Silvano Traisci al piccione a Saint dai responsabili del vicende del casinò si era recato sul posto accompagnato dall'onorevole Fiandrotti che aveva avuto uno scontro con l'allora procuratore della Repubblica di Aosta, dottor Toni, che, sei mesi prima si era pronunciato anche contro il sequestro delle slot machines da parte del pretore Selis. In quella sede la magistratura avrebbe forse fatto meglio ad indagare sulle scommesse astronomiche fatte sull'abilità del tiratori. Il volantino dell'Enpa definiva 11 circolo .poligono della morte» e la manifestazione .una vergogna per la Valle d'Aosta». Inoltre si diceva che chi si metteva contro 11 tiro a volo veniva fatto saltare in aria. Queste frasi avevano indotto i responsabili del poligono a denunciare Traisci. Non immaginavano, allora, che tutto il gruppo dirigente della casa da gioco sarebbe finito in carcere con l'accusa di associazione per delinquere e che il ministro Scalfaro avrebbe proibito su tutto il territorio nazionale la vergogna del tiro al piccione. Sull'attentato al pretore Selis è in corso un'indagine della magistratura di Milano che ha mandato comunicazione giudiziaria a uno degli ex dirigenti del casinò.