Applausi della Simeoni alla Kostadinova

Applausi della Simeoni alla Kostadinova Applausi della Simeoni alla Kostadinova La bulgara ha superato i 2 metri - Sara: «Questa ragazza arriverà a 2,10» - Azzurre discrete: record nazionale della 4x100 (43"95) e tre gare vinte con Cimili (400 hs), Masullo (200) e Tomasini (3000) VERONA — La gran battaglia delle dame, opposte ad una asticella, direttamente sotto gli occhi di Sara Simeoni che in un giorno non lontano è stata regina di questa affascinante specialità, ha stabilito in modo inoppugnabile che la corona mondiale sta per passare sul capo di Stelka Kostadinova. ventunenne bulgara dalla struttura di corazziere (1,86) e dalla rincorsa decisa. Stefka, campionessa mondiale ed europea al coperto, ha superato con grande facilità i 2 metri, dopo aver infilato, sempre alla prima prova. 1,86, 1,89, 1,94. 1,96. 1.98. Mercoledì scorso, a Sofia, aveva portato il suo limite a 2.01. anche se le condizioni ambientali erano pessime. C'era vento forte e non più di 9 gradi di temperatura. Ieri, sulla pedana del Bentegodi, dopo essere rimasta sola in gara, la Kostadinova ha chiesto 2,03 e li ha affrontati un po' in punta di piedi. La ragazza vale già queste misure — è evidente —, ma forse ne è impressionata, un poco spaventata. La gara, comunque, è stata grandissima. La cubana Silvia Costa si è arresa solo di fronte a quei 2 metri che le sembrano proibiti. Ha saltato 1,98, precedendo la primatista mondiale Ludmila Andonova, la cui rincorsa incerta rispecchia una condizione precaria. In ogni caso la donna dei «miracolosi» 2,07 ha superato 1,94 con un pizzico di mestiere, finendo però eliminata a 1,96. Sulla Kostadinova, Sara Simeoni, in tribuna, non ha potuto fare a meno di ammettere che si tratta veramente della saltatrice del futuro: «E' destinata ad essere la prima donna a superare i 2,10- ha commentato l'ex primatista del mondo, visibilmente impressionata. La prova di salto in alto ha costituito il vertice tecnico del pomeriggio afoso al Ben- tegodi. Ma le azzurre possono certamente gioire. Balzani, Ferrian, Mercurio e Masullo hanno limato 4 centesimi al record italiano della staffetta 4x100. portandolo a 43"95. Era un limite che durava da tre anni e oggi viene ad assumere una collocazione certamente ancor più dignitosa a livello internazionale. Altre buone notizie sono venute da Marisa Masullo nei 200 (23"36), Giuseppina Cirulli nei 400 ad ostacoli (57"25) e da Cristina Tomasini nei 3000 (908"88) che ha regolato con una lunga volata una Possamai ancora sofferente, lontana dal «top., della condizione. Tre esibizioni vincenti. La squadra azzurra, come già un mese fa a Bologna (di¬ gnitosa sconfitta con le sovietiche, successo sulle austriache) ha tenuto bene in ogni settore. Le saltatrici Dini e Bonfiglioli sono tornate su un interessante 1,86; l'ostacolista dei 100 Patrizia Lombardo ha siglato 13"44, finendo al secondo posto ma battendo la quotata bulgara Donkova. Cosi è venuta la buona vittoria finale su Cuba (76 a 56) e una sconfitta, per altro preventivata, con le bulgare (8253) che hanno messo in vetrina, oltre alla Kostadinova, l'ostacolista Zagortcheva (13"01). Le cubane hanno trionfato nel disco (64,40 per la Ranios) e nel giavellotto con la veterana Maria Caridad Colon, olimpionica a Mosca cinque anni fa. c. p.

Luoghi citati: Bologna, Cuba, Mosca, Sofia, Verona