Martone e i suoi «Coltelli» nei cuore di Bertolt Brecht di Osvaldo Guerrieri

Mortone e i suoi «Coltelli» nei cuore di Bertolt Brecht Falso Movimento porta a Polverigi un«0pera da tre soldi» reinventata Mortone e i suoi «Coltelli» nei cuore di Bertolt Brecht MILANO — I fedeli di Bertolt Brecht, i pochi rimasti dopo l'ubriacatura degli Anni Settanta, forse toglieranno il saluto a Mario Martone. leader di Falso Movimento e uomo di punta della ricerca teatrale. Forse lo accuseranno di leso siraniamento. gli imputeranno irriverenza, se non proprio strafottenza. La causa del loro probabile malumore deriverà dall'Opera da tre soìdi che Martone rappresenterà il 6 luglio al festival di Polverigi. Lo spettacolo si annuncia apparentemente lontano dal clima e dalle situazioni della più cclebfc commedia brechtiana, tanto che Martone ha ritenuto opportuno cambiarne anche il titolo. Si chiamerà Coltelli nel cuore. Il regista vi lavora nei locali del Teatro dell'Elfo, suo partner produttivo. Coltelli nel cuore occupa la parte centrale del trittico drammatico aiierto l'anno scorso dal Desiderio preso per la coda di Picasso, tre stazioni fondate sulla -possibilità di narrare-. -Nel Desiderio — spiega Martone — il testo diventava un personaggio inserito in un racconto originale. In Coltelli nel cuore non c'è il testo, ma ta struttura dei/Opera da tre soldi... Si tratta di questo. Le opere di Brecht, secondo il regista napoletano, si differenziano dalle altre perché mettono Ili risalto i nodi dell'azione. -Brecht lavorava molto sulla trama e oggi noi siamo in grado di ricavarne un diagramma semplice e preciso. Per cui. depurata l'opera dal politico, otteniamo una struttura drammatico-narrativa lineare. Lavoriamo sulla tra¬ ma, ma ciò che raccontiamo è nostro-. Cosi, al posto di Peachum e di Polly, ci saranno un fratello e una sorella inseriti in uno scenario di periferia urbana che richiama l'America degli Anni Cinquanta o l'Italia borgatara descritta da Pasolini, con un garage, un negozio di strumenti, un carcere, un campo di grano tagliato da una strada che si perde all'infinito: mescolanza di realismo e di immaginario in cui si svolge una tragedia di tradimenti. -Raccontiamo la solitudine di sette personaggi che sì tradiscono per fatalità: una storia fatale, e perciò mitica-. Saranno esibiti stili diversi. Non a caso intorno al nucleo consueto della compagnia, composto da Andrea Renzi, Licia Maglietta e Antonello laia, vi sono attori nuovi dalle origini più diverse: Anto- ilio Taiuti. la tedesca Ruth Hejnen. Ennio Fantastichili! clic, dagli esordi al Beat '72, è passato al teatro .tradizionale. Per quale ragione Martone non ha voluto utilizzare il testo di Brecht? -Non mi verrebbe mai in mente di mettere in scena un testo — spiega —. Più che un regista mi considero un autore, cerco di scrivere il teatro e in questa scrittura uso immagini, suoni e parole. Lavoro, manipolando i materiali. In questo modo riesco a dare più facce ai miei spettacoli. Coltelli nel cuore, per esempio, arra un doppio taglio. Il primo si riferisce al realismo tragico, con personaggi a tutto tondo, contrasto drammatico, ambienti riconoscibili; il secondo si muove su un piano completamente astratto, e ciò è stato reso possibile dalla struttura del racconto, leggibile come un insieme di segni- . Osvaldo Guerrieri

Luoghi citati: America, Italia, Milano, Polverigi