Il vecchio e il nuovo Presidente

Il vecchio e il nuovo Presidente Il vecchio e il nuovo Presidente Con Pertini la presidenza della Repubblica ha acquistato un peso maggiore In confronto alle prerogative costituzionali e giuridiche stabilite. Tuttavia è doveroso riconoscere che il suo autentico retaggio o patrimonio spirituale è consistito nella testimonianza di una umanità integra e schietta a portata del popolo e dell'uomo comune. Vale a dire l'essere e l'agire, il decidere e giudicare a misura delle esigenze concrete dell'uomo. Pertini ha quindi lasciato un solco del suo coraggioso e limpido, messaggio, uno stimolo ad Imitarlo da parte degli uomini dì buona volontà di qualsiasi fede Ha quindi preparato la terra per il nuovo seme, per quanto dovrà fare e dimostrare di essere il nuovo presidente, indicando una prerogativa non scritta ma essenziale nell'ora presente, nella maturazione politica e democratica del Paese. Il nuovo presidente Cosslga, oltre le riforme per la semplificazione delle istituzioni e delle procedure, per la modernità del sistema, dovrà possedere e realizzare questa concreta e preclara esemplarità, di saper promuovere di fatto il servizio all'uomo ed alle sue esigenze profonde nell'alveo delle istituzioni democratiche. Oli italiani dovranno poter riconoscere nel presidente 11 primo uomo fra loro che ne sappia garantire, insieme alla unità, libertà, progresso, i valori autentici ed Integrali dell'essere e vivere come uomini dell'epoca contemporanea. Sebastiano Musumecl Padova Premetto che non sono stato mai un fan di Pertlnlrpresldente, e proprio per molte delle ragioni che hanno invece entusiasmato la maggioranza degli Italiani. Ma la cinica indifferenza con la quale 1 politici stanno ora «per¬ dendo per strada.. Pertini mi rivolta veramente lo stomaco. Intendo 11 modo con cui. dall'estrema sinistra all'estrema destra, si è accettato senza esitazioni la bizzarra tesi dell'alternanza avanzata da De Mita, cosa che mette fuori gioco ogni altra indicazione seppure formale. Dico bizzarra perché: non mi risulta che la democrazia cristiana possa contare sulla metà del suffragio nazionale; non è vero, com'è noto, che l'alternanza tra un laico e un de sia una regola consolidata nel susseguirsi del presidenti dell'Italia repubblicana; non è vero neanche che l'alternanza sia 11 proposito costante della democrazia cristiana, giacché sette anni fa, in occasione delle numerose votazioni che portarono il socialista Pertini alla suprema carica dello Stato, la de cercò fino all'ultimo di imporre dopo Leone un proprio uomo. G. M. Gayet, Torino

Persone citate: De Mita, Pertini, Sebastiano Musumecl

Luoghi citati: Italia, Padova, Torino