Nel mirino di De Biase altri club di Giorgio Viglino

Nel mirino di De Biase altri club Nel mirino di De Biase altri club La squadra veneta retrocederà in CI: prove schiaccianti, con registrazioni, confessioni e sequestro di denaro - E adesso il responsabile dell'ufficio inchieste starebbe interessandosi di Triestina, Lecce e Genoa ROMA — Il capo dell'ufficio Inchieste della FIGC, Corrado De Biase, ha provveduto a rinviare a giudizio ieri cinque giocatori del Taranto, due dirigenti del Padova e la stessa società veneta. I giocatori della società pugliese, fallita a metà stagione e retrocessa in serie CI, sono Giovanni Sgarbossa e Dino Bertazzon, «pentiti», Fabrizio Paese, Vito Chimcnti e Angelo Frappampina, finora attestati sulla negazione assoluta. Il Padova è imputato di illecito sportivo come società per responsabilità sìa oggettiva che presunta, nella persona del presidente Ivo Antonino Pilotto; accusato è pure Angelo Zerpellon consigliere di amministrazione. Per il Padova sembra non ci siano più vie di uscita e la retrocessione in serie CI appare inevitabile. Per i dirigenti la carriera è finita, ma chiusa appare la strada anche per aumenti e Frappampina, ultratrentenni che dovrebbero essere puniti con cinque anni di squalifica al pari del più giovane Paese. Per Sgarbossa e Bertazzon la squalifica arriverà puntuale ma dovrebbe essere ridotta a due anni, visto l'atteggiamento collaborativo tenuto dal due nel corso dell'istruttoria. Gli sviluppi della vicenda sono molto semplici. Il Padova vince a Taranto per 2 a 1. All'una del pomeriggio del mercoledì successivo, 11 giocatore Sgarbossa incontra sull'autostrada adriatica al casello di Pesaro l'allenatore esonerato del Taranto Becchetti. Sgarbossa gli passa 9 milioni in contanti e Becchetti protesta: -Soltanto nove per ìiic?-. Il giocatore che iiarla da finestrino a finestrino, replica con una certa spocchia: -E cosa vuoi? Non cri nemmeno in panchina!». A quel punto dallo spazio tra sedile anteriore e posteriore emerge Manin Carabba. inquisitore federale, sislemaiidjjyjtjegistratore e commentando: -Buona incisione, o/flrJin..'T%garbossa é preso dal panico, molla il denaro e scappa, ma ormai ha segnato 11 destino suo. dei compagni, e anche del Padova. Rivedrà Carabba a Roma dopo tre giorni a inchiesta ufficialmente aperta, insieme con Bertazzon e Paese, anch'essi convocati. Paese non cede, ma Sgarbossa e Bertazzon fanno i nomi di Frappampina e Chimenti e dei dirigenti veneti. Il deferimento di De Biase è molto schematico ma ricalca in pieno la ricostruzione: .....per rispondere di illecito sportivo per aver compiuto atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato di Taranto-Padova die in effetti alteravano... dietro compenso di 100 milioni che lo Zarpellon corrispondeva nella misura di 50 milioni allo Sgarbossa il venerdì prima della gara, con la promessa del saldo successivo... Il provvedimento è stato emesso sulla base delle seguenti risultanze: 1) controllo gara; 2) denuncia e di¬ chiarazioni dell'allenatore del Taranto Angelo Becchetti; 3) acquisizione di parte del denaro corrisposto come prezzo dell'illecito; 4) ampia e dettagliata confessione dello Sgarbossa che ha indicato nello Zerpellon la persona dalla quale venne contattalo per alterare la gara e dalla quale ricevette in contanti la somma di lire 50 milioni il 14 giugno in Taranto; 5) dichiarazioni dello stesso Sgarbossa che ha indicato i suoi compagni Bertazzon, Paese, Chimenti e Frappampina come coloro che aderirono all'illeci- to; 6) confessione di Bertazzon che ha ammesso di aver partecipato all'illecito accordo, di averne parlato con il compagno Paese e di aver ricevuto da Sgarbossa la somma a lui spettante; 7) registrazioni effettuate a cura di Becchetti dei suoi incontri e delle telefonate intercorse con Sgarbossa e altro calciatore'. Ce n'è abbastanza per non dubitare del giudizio, ma c'è il rischio che la macchia si allarghi. I dirigenti del Padova, pur negando ogni addebito, hanno rilanciato accuse al Cagliari per un premio a vincere proposto al Taranto tramite il giocatore Biondi proprio sulla partita incriminata, alla Triestina e al Lecce per aver «comprato» almeno una partita ciascuno, e al Genoa pei" averne«venduta. almeno una. E' inutile dire che sono state avviate altrettante inchieste, che saranno peraltro assai più difficili. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Lecce, Padova, Pesaro, Roma, Taranto