Hinault comincia da Hinault

Hinault comincia da Hinault Hinault comincia da Hinault In 6800 metri ha staccato tutti gli avversari - Il migliore degli italiani, Visentin!, quarantacinquesimo PLUMELEC — Bernard Hinault ha bruciato le speranze dello scattista Vanderaerden, vincendo il cronoprologo (come un anno fa) a oltre 46 di media. Nel 1984 il vantaggio era stato esiguo, appena 3" su Laurent Figlioli, stavolta assente. Ieri il campione francese ha lasciato il velocista belga a quasi 5" strapazzando gli avversari diretti: Roche e Anderson si sono piazzati a 19 e a 21 secondi; Simon e l'iridato Criquiclion a oltre mezzo minuto, il vincitore della Vuelta. Delgado a 41". Visentini. Kelly e Mottet a 45". Anche le sorprese sono favorevoli a Hinault: LeMond, infatti, pur accusando il salto di catena negli ultimi cinquecento metri, è finito quinto a 24"; e il canadese Bauer. medaglia d'argento a Los Angeles, sesto con lo stesso tempo. -Non mi sono lasciato impressionare dall'exploit di Vanderaerden — ha detto Hinault all'arrivo — sapevo infatti che avrei fatto benissimo anch'io. E poi non era lui che m'interessava, ma gli uomini da classifica. Sono stato molto stimolato da una folla impressionante: credo di non averne visto mai, o raramente, cosi tanta in un prologo*. Gli organizzatori hanno calcolato gli spettatori sul tracciato, di appena sei chilometri e 800 metri (piuttosto inconsueto, una discesa all'inizio e una salita alla fine sulla quale parecchi si sono «piazzati») in circa 80 mila persone. Hinault, contrariamente a Vanderaerden, ha montato una sola ruota lenticolare, quella posteriore, sulla bicicletta perfezionatissìma, già usata in Italia. Visentini usava le ruote normali. Il nostro corridore, primo degli italiani, è finito appena 45" perdendo oltre 6" al chilometro. -Non cerco scuse — ha detto il deluso Roberto — ma ero certo di non trovarmi nelle migliori condizioni dopo la sosta causata dalla bronchite. Ho, co mungile■sofferto anche mal di stomaco, e non sono riuscito mai a rendere al massimo in uno sforzo cosi breve e violento. Spero di riprendermi nei prossimi giorni-. Trattandosi di corridori tutt'altro che specialisti è da considerare sorprendente la prestazione dello scozzese Milar e del colombiano Herrera entrambi staccati di mezzo minuto; notevole anche la prova del trentanoven- ne Zoetcmelk, sedicesimo a 31". Sono corridori che Hinault troverà sulle montagne: ma probabilmente li avrà già stroncati nelle tappe di avvicinamento. Già lunedi è in programma infatti la «cronosquadre» Un fatto curioso per il Tour, inedito: appena partito c'è già un corridore fuori tempo massimo. Un episodio del genere, in un cronoprolo- go non deve essere accaduto. Ma De Wolf è una testa leggera: ha sbagliato strada andando alla partenza, ha preso l'avvio con oltre cinque minuti di ritardo. Naturalmente si è piazzato buon ultimo ma il regolamento parla chiaro. Adesso De Wolf spera nella comprensione, improbabile, dei commissari perché il Tour è una corsa seria e rigorosa. Una tappa vallonata, come lo sono le suggestive strade del Morbihan, condurrà oggi il Tour a Lanester sulla distanza di 256 chilometri. Carlo Valeri Classifica: 1. Hinault (Fra) che compie i chilometri 6,800 in 8'47" alla media oraria di km 46,447 ; 2. Vanderaerden (Bel) a 4"47; 3. Roche (Irl) a 14"48; 4. Anderson (Aus) a 19"49; 5. LeMond (Usa) a 21"50; 6. Bauer Can) s.t.; 7. Peiper (Aus) a 24"52; 8. Cabestany (Spa) a 25"53; 9. Andersen (Dan) a 25"54; 10. Poisson (Fra) a 27"55; 45. Visentini a 44"90; 111. Caroli a l'08": 123. Fasolo a ni"; 126. Leali a l'12"; 134. Bressan a 115": 146. Perini a 1*19*: 150. Festa a l'21"; 164. Pavanello a 139"; 169. Cassanì a l'34"; Bontempi a 1*37". Plunielec. La potente azione di Hinault in versione «cronometro»

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