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Crescono utile e dividendo Ifil Profitti per 16,2 miliardi nell'84 (erano 11,7 nel 1983) Crescono utile e dividendo Ifil Saranno distribuite 165 lire per ogni azione ordinaria (215 quelle di risparmio) - Partecipazioni per 382 miliardi - In forte sviluppo il gruppo Prime TORINO — L'assemblea degli azionisti della Ifil. riunitasi ieri a Torino sotto la presidenza di Umberto Agnelli, ha approvato la relazione ed 11 bilancio per l'esercizio 1984. L'utile netto è stato di 16,2 miliardi, contro gli 11,7 miliardi del 1983, ed ha consentito la distribuzione di un dividendo di 165 lire per ogni azione ordinarla e di 215 lire per ogni azione di risparmio (contro rispettivamente lire 140 e lire 200 nell'esercizio precedente) oltre ad accantonamenti a riserve per 4 miliardi. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 16 luglio 1985. L'assemblea ha inoltre deliberato di destinare a riserva speciale per acquisto azioni proprie l'importo di lire 10 miliardi. Il patrimonio'netto della società, compreso l'utile di esercizio al 31 dicembre 1984, ha raggiunto 1400 miliardi. Le partecipazioni ammontano a 382,6 miliardi. Nel corso dell'esercizio si sono avute acquisizioni per 73,8 miliardi, tra cui da segnalare l'acquisizione di Saes, che possiede la partecipazione di controllo ne La Rinascente. Sono state invece cedute partecipazioni per 23,4 miliardi. L'acquisto della Saes, effettuato congiuntamente con Toro Assicurazioni e completato nell'aprile del 1985, consente all'Ifil di essere presente oltre che nel settore della grande distribuzione (La1 Rinascente) anche in quello turisticolmmobiliare (Sestrieres). Le società del gruppo hanno avuto andamenti favorevoli che si sono ulteriormente confermati nei primi mesi del 1985. Oltre alla positiva evoluzione di Toro Assicurazioni e La Rinascente, sono in netta e rapida crescita anche le attività più recenti, facenti capo al Gruppo Prime, sorto dal rapporto di stretta collaborazione fra Ifil, Monte dei Paschi di Siena e con la partecipazione anche della Cassa di Risparmio di Torino. Con il bilancio oggi approvato dall'assemblea, l'Ifil ha completato un ciclo Iniziato nel 1980.