Che bello filare per Torino con un goccio di «Super» di Michele Fenu

Che bello filare per Torino con un goccio di «Super» Che bello filare per Torino con un goccio di «Super» Si parìa spesso di progresso dell'automobile. Talora si tratta di prospettive fantascientificlie o di squisitezze tecniche che hanno risvolti pratici (e economici) poco interessanti. Ma questa volta, con il Lancia Mobil Economy Run, la classica gara a chi consuma meno riservata ai giornalisti europei, siamo sul concreto: una vettura — la nuova Autobianchi mY10 Fire. —, un percorso di 31 km per Torino da coprire in non meno di 40 minuti e in non più di 45, un risultato, e che risultato. Eccolo: la «YIO» in città percorre con un litro di «Super, la bellezza di km 20,481 a una media di km/h 44,304. E' il valore che emerge dalla somma dei test, effettuati in quattro batterie di concorrenti, al mattino e al pomeriggio, e che appare migliore del dato fornito dalla Lancia-Autoblanchl per il cosiddetto •ciclo urbano* (1/100 km 6.3). Sappiamo tutti che nell'uso dell'auto la città è nemica del risparmio. Semafori, ingorghi, frenate, accelerazioni contribuiscono a incrementare il consumo. Si può contenere il salasso con una guida accorta (quella die tutti i partecipanti al Lancia Mobil hanno adottato e che illustriamo a parte), ma se una vettura è .beona. per sua natura, c'è poco da fare. Bene, l'Autobianchi .YIO. ha dimostrato tutte le sue qualità in questo test che si snodava dal Museo dell'Auto sino alla tangenziale per poi attraversare il cuore di Torino (c. Vittorio Emanuele) e ritornare al Museo. Un test, merita sottolinearlo, che non era mai stato compiuto in precedenza e che poteva, al limite, rivelarsi un'arma a doppio taglio. Invece, è stata una felicissima idea, come i fatti hanno dimostrato. Non è possibile fare paragoni con il passato, ma il valore emerso era qualche anno fa raggiungibile soltanto con utilitarie-utilitarie, spartane, lente, diciamo poco invitanti. Qui abbiamo una vettura elegante, ben rifinita, comoda e silenziosa che ha confermato nel migliore dei modi la sua vocazione di auto per la città. E' agile, maneggevole, con una grande visibilità. Permette di aggirare gli ingorghi, di sgusciare nel traffico come un pesce nell'acqua. E pesa poco (720 kg). Dall'altra, ecco il Firc (999 ce, 45 CV), il più moderno motore di un litro oggi in circolazione. La coppia massima (kgm 82 a appena 2750 giriimin.) ha un andamento eccezionale: tra i 2200 e i 5000 giri (regime di potenza massima) è sempre superiore (kgm 8 a 2200 giri/min.) ai valori raggiunti dai propulsori tradizionali. E' tale l'elasticità di marcia che si possono adoperare rapporti di trasmissione relativamente lunghi senza intaccare le prestazioni. Il migliore del concorrenti italiani, ad esemplo, ha impiegato 40'S0" a coprire il percorso con una media di km/h 45,551 e un consumo di 11281, il che significa km 24,195 con un litro di benzina. Chi scrive, viaggiando in tangenziale a 100 l'ora e filando normalmente per le vie di Torino (salvo spegnere il motore ai semafori rossi), ha completato il test in 41'02"a una media di km/h 45,329 spendendo 11,391 (km/l 22281). Ma sono significativi anche i dati del pilota peggiore: 40'4S": 45,626; 1,902, ovvero con un litro km 16297. Come dire che andando male, malissimo non si può scendere sotto certi limiti. Michele Fenu

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