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La collina di Belmonte rischia di sgretolarsi Si va verso il dissesto idrogeologico? | La collina di Belmonte rischia di sgretolarsi L'intervento della Regione per bloccare ogni trasformazione La collina di Belmonte, che dovrebbe presto diventare un grandioso parco regionale, rischia il dissesto idrogeologico? L'espressione è forse un po' esagerata, ma in effetti contiene una buona parte di verità, se è vero che in questi giorni l'assessorato regionale alla programmazione economica ed alla pianificazione territoriale della Regione ha scritto una lettera allarmata al servizio geologico, al Comune di Valperga ed alle Sopraln tendenze. Nella missiva si parla di ••grave pericolo sotto il profilo geologico» e piti in la si avverte che «Qualsiasi trasformaeione allo stato di fatto deve essere preventivamente autorissata dall'amministrazione regionale competente». La collina di Belmonte rientra nel territorio di tre Comuni, Valperga, San Colombano e Pertusio. E' vasta aU'lncirca 245 ettari ed è sormontata dall'antico santuario francescano, uno del simboli più conosciuti del Canavese. Dal piazzale a fianco dell'edificio si gode una vista unica, che abbraccia, nelle giornate più limpide, l'intera pianura canavesana, e per¬ mette di distinguere chiaramente anche la Mole. Ma i pregi della collina sono molti: si va dal sito archeologico scoperto molti anni fa ed ancora non completamente studiato, alle tante cappelle votive disseminate lungo i sentieri. Parte di esse sono in pessimo stato di conservazione, tanto che gli affreschi corrono seri pericoli per l'umidita. Le amministrazioni comunali stanno prov- vedendo al restauro, iniziando dal tetti, L'intera zona 6 sottoposta ad un vincolo idrogeologico vecchio addirittura di sessantanni. E' in pericolo reale? • Il granito della collina — sostiene Roberto Tha, assessore di Valperga — tende a franare. Questo provoca delle modifiche morfologiche realmente pericolose: possono essere deviati i corsi d'acqua dei torrenti e dei ruscelli, tanto per fare un esempio. Sicché alcuni fossi s'inaridiscono e ne nascono invece di nuovi: Ma, al di la di un costante controllo per evitare che la mano dell'uomo crei nuovi pericoli, che si può fare? 'Tra gli interventi possibili — prosegue Tha — cito la canalizzazione delle acque e il riequilibrio del patrimonio forestale'. La collina di Belmonte fu, sei anni fa, al centro di un «caso» che spaccò Valperga in due fazioni: 11 moto club Valli del Canavese, uno. dei migliori a livello nazionale, intendeva usarne i sentieri per la pratica del trial e a questa richiesta si opposero ecologisti ed amministratori. Giampiero Pavido