Usa-Urss duella all'ambasciata

Usq-Urss, duella all'ambasciata Usq-Urss, duella all'ambasciata Misteriosi lavori nel complesso acquistato dall'Urss a Washington: grazie alla posizione elevata si potranno captare conversazioni al chiuso per un raggio di 60-70 chilometri - La «valigia diplomatica» è servita al Cremlino per trafugare dagli Stati Uniti parti di Hercules e di satelliti - Il piano Shultz. 7000 miliardi per rendere sicure (e non solo dai terroristi) le rappresentanze americane DAL N08TR0 CORRISPONDENTE NEW YORK — Da alcuni mesi. 11 Congresso boicotta la nuova ambasciata sovietica a Washington, un complesso delle dimensioni di una città universitaria, protetto da mura degne di una fortezza medioevale, impedendo all'ambasciatore Dobrynin, il decano della comunità diplomatica, di prenderne possesso. All'inizio dell'anno, i parlamentari hanno approvato una mozione per intitolare la strada che lo attraversa a Sakharov, 11 fisico dissidente, premio Nobel della pace, che vorrebbero accogliere negli Stati Uniti. E la settimana passata hanno imposto al Cremlino una penale di 20 milioni di dollari, 40 miliardi di lire, adducendo una serie di spese supplementari causate al costruttori dalle sue • straordinarie» richieste. Se l'Urss pagherà la penale, la nuova ambasciata le verrà a costare 50 milioni di dollari, 100 miliardi di lire. Ma non sarà il costo totale: nessuno Infatti conosce il valore degli ultimi, misteriosi lavori Interni che i sovietici hanno voluto eseguire da soli. Perché questo braccio di ferro? Perché, ci spiega l'ex vicedirettore della Cia Cline, il Congresso ha capito in ritardo che l'ambasciata più cara del mondo sarà anche la più sofisticata centrale spionistica sovietica all'estero. Il Cremlino ha impiegato anni a trovare e acquistare il terreno adatto alla bisogna a Washington, ma finalmente vi è riuscito. Il complesso, infatti, sorge nella parte alta della capitale, al di sopra non solo della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato, ma anche del Pentagono e dell' Fbl (la Cia ha il suo quartiere generale a Langley, all'estrema periferia). Con i moderni dispositivi elettronici di spionaggio, trovandosi In linea d'aria diretta, il Kgb non avrà difficoltà a intercettare ogni genere di comunicazione e anche ad ascoltare molte discussioni al chiuso. -Un più bel regalo» dice Cline «il Congresso all'Urss non glielo poteva fare: Non è la prima volta che i parlamentari americani, a cui spetta approvare o respingere l'ubicazione delle rappresentanze diplomatiche straniere, si lasciano cogliere di sorpresa, il Cremlino 11 ha già Imbrogliati a San Francisco, acquistante un palazzo per 11 consolato in cima a uno dei suoi celebri colli. Dal tetto a terrazza, dove al vento si muovono quelle che sembrano corde per 11 bucato, ma che sono in realtà cavi per la radio e il teleascolto, si gode tuia.vista splendida: a destra la base dell'aviazione militare di Alameda, a sinistra l'attracco per le portaerei (al centro c'è 11 Golden Gate. 11 leggendario ponte che porta a Sosalito, ma è 11 punto che 1 sovietici studiano di meno). Cline sostiene che «il raggio spionistico,, la distanza cui arrivano le attrezzature elettroniche, è di 60-70 km. «Quel palazzo — protesta — l'Urss non lo abbandonerà mal: La dabbenaggine del Congresso appare ancora maggiore se si pensa che l'ambasciata Usa a Mosca è schiacciata tra le case, in un vecchio edificio che probabilmente contiene più microfoni del Kgb che tubature per l'acqua e il riscaldamento. Sinora, solo la grinta dei newyorkesi ha tenuto a bada il Cremlino: nella metropoli dove ha sede l'Onu, la missione sovietica è infatti un insieme di «brownstones» relegate in una via laterale, vecchie, spaziose case già adibite ad abitazione, e attorniate da grattacieli, dove l'unico sfogo è sottoterra. L'Urss ha tentato di costruirsi una centrale spionistica nella vicina Long Island, accampando la necessità di avere una sede bai- neare per 1 propri dipomatici, ma 11 «no» del Comune interessato è stato istantaneo e reciso, sebbene il Dipartimento di Stato premesse per un «si... L'ex vicedirettore della Cia lamenta un'altra anomalia. • Nell'ambasciata sovietica a Washington — precisa — lavorano solo 10 cittadini ame- ricani. In quella americana a Mosca, lavorano circa 200 cittadini sovietici. Sicuro, molti sono dipendenti affezionati, spesso vittime di angherie da parte del Cremlino, che non ama che abbiano buoni rapporti con noi. Ma molti sono spie: Cline racconta che, fino a qualche tempo fa, incaricati della manutenzione ael!e macchine per scrivere nell'ambasciata Usa a Mosca erano alcuni Impiegati sovietici. -Un giorno si scoprì che i nastri nascondevano dei microcomputer che trasmettevano ogni parola battuta a macchina su uno schermo del Quartiere generale del Kgb, tramite ripetitori televisivi celati nelle paréti. Andropov — allora era lui In carica — riceveva i messaggi del nostro ambasciatore prima ancora di Reagan, Solo questa settimana il Congresso ha deciso di liberarsi di gran parte di quel personale sospetto'. Nel gioco d'astuzia ai limiti tra la diplomazia e lo spionaggio, l'Urss ha segnato un altro punto a suo favore gra¬ zie a una interpretazione elastica del termine «valigia diplomatica*. La rivista Time ha riferito che dal 1981 a oggi la dogana ha bloccato in vari porti americani 4000 spedizioni di materiale strategico alla volta di quelli russi, scoprendo nel contenitori intere parti del colossali aerei da trasporto Hercules, i C130, e addirittura di satelliti artificiali. Ma all'inizio di giugno, 35 tonnellate di •moMH e altri suppellettili- sono partite senza nessun controllo «per valigia diplomatica» da Baltimora. Commenta Cline: «JVort c'è da meravigliarsi che il supercomputer sovietico Riad sia la copia esatta dell'Ibm 360, e che nel settembre dell'83 il Jumbo sudcoreano sia stato abbattuto da un missile con una nostra teleguida. La valigia diplomatica sovietica è un pozzo senza fondo*. Per il Cremlino, l'obiettivo più importante di questo gioco sapiente non è tanto di carpire agli Stati Uniti, o alla Cee, segreti politici o militari, quanto di colmare il proprio preoccupante gap tecnologico. L'anno scorso, il servizio segreto tedesco occidentale ha messo le mani su un manuale di elettronica del Kgb. Una specie di «lista della spesa», da fare naturalmente all'estero, tramite le ambasciate. Cline riferisce che il manuale «era spesso come un elenco telefonico di una grande città». Oli agenti sovietici dovevano lavorare a cottimo: dovevano cioè assicurarsi almeno quattro dispositivi all'anno a testa. -Salvo rare eccezioni, a noi la tecnologia dell'Urss non interessa» conclude l'ex vicedirettore della Cia «ma é ora di incominciare a respingere certi diplomatici sovietici: A Washington, la costruzione della nuova ambasciata dell'Urss ha costretto Fbi e Cia a correre al ripari, n celebre ufficio ovale del presidente Reagan e la sala delle riunioni del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca sono oggi Impenetrabili all'ascolto elettronico dell'entourage di Dobrynin. Occorrono però, verifiche e modifiche mensili, »che si sarebbero potute evitare — rileva Cline — con un minimo di programmazione». Il Congresso comunque ha imparato la lezione. I negoziati in corso per l'apertura di un nuovo consolato sovietico a Boston e di un nuovo consolato americano a Kiev procedono a rilento anche perché 1 parlamentari vogliono sapere prima con precisione dove e come l'Urss vuole erigere 11 suo: non permetteranno ad esemplo che sorga presso la cosiddetta «autostrada delle tecnologie», la carrozzabile numero 28, l'alter ego della «valle del silicio» in California. Il Dipartimento di Stato, Inoltre, sta partendo al contrattacco. Ha stanziato 3 miliardi e mezzo di dollari, 7 mila miliardi di lire, per il rinnovamento e la difesa delle rappresentanze diplomatiche Usa In tutto il mondo. Il motivo principale è che gli Stati Uniti devono rafforzare le misure di sicurezza contro il terrorismo. Ma nei Paesi comunisti questo è un pericolo pressoché inesistente. In un rapporto di 82 pagine, Shultz ha messo in rilievo che «la nostra attività diplomatica è esposta a troppi ri' seni», un riferimento non solo agli attentati. E' l'inizio di un altro capitolo delia storia, quello delle ambasciate d'oro, con tesori di valore inestimabile non In gioie ma in computerà, autentiche for tezze di tecnologie prima che scrigni di astuzia politica. Ma neppure Shultz pensa che gli Stati Uniti potranno un giorno costruire un'ambasciata a Mosca sulla superba collina di Lento. Ennio Caretto Washington. I /ambasciata sovietica iti costruzione nella capitale Usa è al centro di un complesso negoziato tra le due potenze