Dossier e truffe di Pazienza nell'attività del «Superasse»

Dossier e truffe di Pazienza nell'attività del «Superasse» I testimoni spiegano i servizi del faccendiere Dossier e truffe di Pazienza nell'attività del «Superasse» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — -Andiamo allo zoo...-, diceva ogni tanto Francesco Pazienza, con una risata: e al ritorno, nella valigetta spesso portava mazzette di banconote, tenute da fasce con il timbro del ministero della Difesa. Nel processo sulle deviazioni del Sismi s'è iniziata da ieri la sfilata del testimoni, e le prime dichiarazioni non hanno certo contribuito a migliorare l'immagine del servizio di controspionaggio militare. Il primo ad essere ascoltato è stato ieri il giornalista Placido Magri, che per un periodo lavorò al fianco di Pazienza. Anche il teste minimizza : secondo lui 11 «Superesse» — quel servizio parallelo di cui lo stesso Pazienza, con un memoriale dagli Stati Uniti, rivelò per primo l'esistenza — non è mal esistito. Chi ne parla dice -una grossa panzana-. Più semplicemente, era stato Pazienza, grazie prima alle sue conoscenze e quindi all'amicizia con il generale Santovlto, a rivitalizzare in parte una struttura che in quegli anni era -pressoché morta-. Per il Sismi, Pazienza secondo il teste fu insomma un agente pubblicitario. Fu lui a prendere contatto con alcuni giornalisti per avviare una campagna di -controinformazione-, sempre lui a prendere l'iniziativa di operazioni a metà strada fra lo spionaggio e la truffa. Spesso, per esem¬ pio, Pazienza cercò di accreditarsi come persòr.a informata -A Francesco Santoro, direttore di un'agenzia — ha raccontato Magri — demmo 95 milioni per una documentazione sul Banco di Roma-. Il «dossier», avrebbe dovuto essere girato alP«Espresso». in "cambio dell'elenco degli iscritti alla loggia P2, che all'epoca 11 settimanale si apprestava a pubblicare. Fra le notizie di ritorno, però, ogni tanto non mancavano le informazioni preziose: secondo Magri, per esemplo, Pazienza seppe con ventlquattr'ore di anticipo della perquisizione che la Finanza si apprestava a compiere nella villa di Licio Celli, a Castiglion Fibocchi.

Persone citate: Francesco Pazienza, Francesco Santoro, Licio Celli, Magri, Placido Magri

Luoghi citati: Castiglion Fibocchi, Pazienza, Roma, Stati Uniti