Colture «strategiche» nella nuova Cee verde

Colture «strategiche» nella nuova Cee verde Presentato ieri il piano della Coldiretti Colture «strategiche» nella nuova Cee verde ROMA — L'agricoltura c diventata per la Cce una palla al piede. Ormai — lo si dice da tempo — le spese clic la Comuni|à sostiene per l'Europa Vérde sono insopportabili: alla fine di quest'anno saranno 22 mila miliardi di lire, il 72 per cento degli csborsi dell'intera Comunità. E, tutto sommato, sono anche spese ingiustificate, perché in buona parte servono per acquistare dagli agricoltori prodotti eccedentari, che poi vengono svenduti o distrutti. Al recente vertice di Siena i ministri agricoli dei dicci Paesi (tra poco saranno 12, con Spagna c Portogallo, e ciò aggraverà ancora i problemi perché vi saranno più eccedenze) si sono detti d'accordo con Pandolci, il quale Ita parlato della necessità di «rifondare» (forse la parola è grossa) la pac, cioè la politica agricola comune. E Pandolfi ha aggiunto che tutti devono contribuire, specie le associazioni degli agricoltori. La Coldiretti, che già da tempo invoca un profondo rinnovamento di questa politica, non s'é lasciala sfuggire l'occasione ed ha preso in parola il ministro, presentando un documento molto preciso, in cui, accanto all'analisi di ciò che non va, ci sono delle concrete proposte di miglioramento. Il documento é stato illustrato ieri a Roma da Arcangelo Lobianco al Consiglio nazionale della Coldiretti, e discusso con numerose autorità, tra cui il commissario Cce Andricssen. Gli ostacoli che si devono superare — dice in sostanza il documento — sono molli e non facili: i principali sono il vincolo del bilancio comunitario con il peso elevato della spesa agricola; e la situazione distorta di alcune produzioni. l.o'hc'iiario entro cui-ci si dovrebbe muovere per cambiare la politica agricola comune dev'essere, secondo la Coldiretti, quella del piano agricolo nazionale. Ma vi sono indicazioni più precise per alcuni settori strategici, come la zootecnia, la viticoltura, l'olivicoltura, i cercali. Zootecnia. La nuova politica comunitaria adottata nel comparto latticro-cascurio (quote, cioè limiti produttivi) può condurre a una «disastrosa destrutturazione dell'impresa familiare, con conseguenze dannose per la cons irruzione dell'ambiente, la fertilità dei terreni, l'equilibrio alimentare dell'intera Comunità». Come evitare queste conseguenze disastrose? Con una prudente politica dei prezzi per il settore cerealicolo (strettamente legato, come si sa, alla zootecnia); con un riequilibrio delle colture da rinnovo, specie quelle sostitutive della barbabietola da zucchero e deficitarie nella Cce; stimolando la ripresa della forageicollura, anche per ridurre la dipendenza degli allevamenti comunitari dalle produzioni americane c brasiliane; con una gestione particolare del settore latliero-cascario, che tenga conto dei territori meno favoriti e dei partners ^r"«™«<'W-1»-<tuflle dovrebbe deficitari (come l'Italia) di prodotti zootecnici. Vino. Il riassestamento del settore vitivinicolo provocherà problemi di riadattamento produttivo, quindi bisognerà ricercare per gli ex viticoltori colture in cui siamo deficitari. Olivo. Il problema dell'olivicoltura resta fondamentale per l'equilibrio produttivo di vasti territori europei. Infine, la politica commerciale, che interessa molto da vicino l'agricoltura c i cui caposaldi dovrebbero essere: una presenza comunitaria sul mercato mondiale dei cereali (anche con uno stock comunitario di grano); un equilibrio ragionevole fra i prezzi della soja c dei cercali; la revisione del regime d'importazione dei prodotti ortofrutticoli. Quale futuro si prospetta, dunque, agli agricoltori europei? La Coldiretti sostiene che bisognerà fornire ai produttori < adeguati stimoli e riadattamenti>>, un compito che spetta alla politica delle essere gestita in questo modo: concentrazione per territori c per impresa; all'interno di questi, selezione degli interventi per aree, settori e modalità delle iniziative; adeguate attività di ricérca; determinazione e gestione di attività integrative; selezione delle innovazioni sulla base di criteri di redditività c di analisi costi-benefici. Livio Duralo CEEfLa voragine agricola 1 ywòàìÉÈÈiàà?

Persone citate: Arcangelo Lobianco, Pandolfi

Luoghi citati: Europa, Italia, Portogallo, Roma, Spagna