«Soltanto bugie nel caso Satap»

«Soltanto bugie nel caso Satap» Il processo per le bustarelle «Soltanto bugie nel caso Satap» La difesa di Vito Bonsignore: «Non ci sono state estorsioni» - Oggi sentenza • Alla Satap non c'è stata nessuna estorsione, tutto è avvenuto nella piena legalità. L'accusa si basa su confidenze di persone die non meritano credito, sono state raccontate bugie per risentimenti o invidia-: l'avv. Cesare Zaccone apre cosi l'arringa in difesa di Vite* Bonsignore, 11 direttore generale della Satap (la società che gestisce la Torino-Piacenza) sotto processo, In sesta sezione del tribunale, per una vecchia storia di bustarelle. Bonsignore avrebbe costretto due Imprenditori a consegnargli 210 milioni per ottenere appalti sull'autostrada o II semplice pagamento per lavori già fatti: Zaccone ribatte alle accuse: tSull'episodio dell'imprenditore dovetti, che avrebbe dato 200 milioni per aggiudicarsi l'appalto per il ripristino della siepe spartitraffico della Torino-Piacenza, non è neppure il caso di soffermarsi molto: l'appaltatore ha già negato di aver versato quella cifra; della cosa si è interessato il presidente della società Elio Borgogno e non Bonsignore. Comunque è certo che dovetti fece di tutto per aggiudicarsi la gara, forse la manipolò addirittura, altro che estorsio¬ ne-. Per questa vicenda io stesso pm ha proposto l'assoluzione per insufficienza di prove. v e •■ Ancora l'avvocato: -C'è l'altro episodio, quello dei 10 milioni dati dall'imprenditore Boccenti. Bonsignore ha am messo di averli ricevuti, ma ha anche chiarito e Boccenti ha confermato, che quei soldi passarono soltanto nelle sue mani, diretti al partito, alla de. E'stata un'iniziativa di Boccenti, non'c'è stata alcuna minaccia o violenza per costringerlo a dare il denaro comunque in quel momento l'appaltatore non aveva contratti in corso con la società Chiedo l'assoluzione ampia per entrambi gli episodi-. La vicenda delle bustarelle appare cosi ridimensionata in tribunale. Resta, forse, senza risposta una domanda che 11 pm De Cresclenzo si è posta l'altro giorno: «Giuseppe Boccenti è creditore della Satap per 280 milioni, ha bl sogno di quel denaro perché è sull'orlo del fallimento, in gioco c'è la sua famiglia, la sopravvivenza dell'azienda, eppure una mattina dell'aprile '77 si scopre simpatizzante de e si presenta nell'ufficio di Bonsignore con 10 milioni in contanti per il partito-.

Persone citate: Bonsignore, Cesare Zaccone, Elio Borgogno, Vito Bonsignore, Zaccone

Luoghi citati: Piacenza