«L'America ci dica cosa vuole da noi»

«L'America ci dica cesa vuole da noi » Rabin sul sequestro del Boeing Usa «L'America ci dica cesa vuole da noi » NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — li ministro della Difesa Yitzhak Rabin ha preso una posizione molto ferma sull'eventuale liberazione dei detenuti sciiti in Israele in cambio degli ostaggi del Boeing, affermando che *gli Usa sono responsabili dell'aereo, del viaggiatori e del loro destino». In un'intervista alla -Abc, il ministro ha chiesto agli americani di assumersi le loro responsabilità, aggiungendo: >Da parte nostra non abbiamo mai cercato di schivare le nostre quando ci siamo trovati di fronte ad atti di terrorismo... Cessate di giocare con noi, perché ci sembra ingiusto che certi ambienti di Washington vogliano trasformare questo triste episodio in un affare israeliano per lavarsene le mani o che si facciano pressioni su di noi attraverso l'opinione pubblica statunitense... In questo modo vorrebbero anche additarci come quelli che finiranno col capitolare: ma vi assicuro che le cose non andranno cosi-, Rabin ha ripetuto che Washington ha il dovere di parlar chiaro, se vuole qualche cosa da Israele deve chiederglielo direttamente («...per cortesia si alzino e lo dicano apertamente»). A questo proposito ha aggiunto che Gerusalemme, se ricevesse una domanda precisa di liberare gli sciiti, dovrebbe pesare attentamente se cambiare o meno il proprio atteggiamento. Le dichiarazioni di Rabin non hanno avuto soltanto lo scopo di rispondere alle molteplici e talvolta ambigue insinuazioni americane, comprese quelle contenute nella conferenza stampa del presidente Reagan, ma anche a quelle fatte a Ginevra dalla Croce Rossa Internazionale, la quale ha annunciato di «non voler agire come mediatore tra Washington e Gerusalemme per assicurare la liberazione dei 700 sciiti detenuti nel campo di Atllt in cambio degli ostaggi americani».

Persone citate: Rabin, Yitzhak Rabin