E ora entra in campo Rosberg di Cristiano Chiavegato

E ora entra in campo Rosberg FORMULA 1 Si prepara il Gran Premio di Detroit E ora entra in campo Rosberg Il finlandese lancia la sfida a Alboreto e alla Ferrari - «La mia Williams-Honda comincia a essere valida e quello americano è un circuito adatto a me e alla vettura» DAL NOSTRO INVIATO DETROIT — Una lunga carovana di enormi camion è in viaggio dal Canada agli Usa per trasferire le vetture di Formula 1 da Montreal (Quebec) a Detroit (Michigan). Domenica la capitale mondiale dell'auto ospiterà la settima tappa del campionato. Un circuito cittadino un po' sconquassato attende i bolidi da 300 l'ora per un'altra gara difficile ed attesissima allo stesso tempo. La Ferrari deve affrontare un'importante controprova dopo 11 successo di Montreal e. contemporaneamente, 1 principali avversari sono impegnati in un tentativo di immediata riscossa. I team manager di tutte le squadre, in queste ore di pausa relativa, hanno analizzato lenire del Gran Premio del Canada e sono emersi dati abbastanza sorprendenti ed interessanti. Si è visto, ad esemplo, che, sulla carta Keke Rosberg, quarto classificato a 29 "821 da Michele Al boreto, e Ayrton Senna, sedi cestino a 5 giri, avrebbero po tuto lottare per la" vittoria. In effetti, il finlandese si è fer malo ai box due volte per olendo complessivamente ol tre un minuto. La sosta del brasiliano, invece, è durata oltre nove minuti, cioè appunto per i cinque girl del di stacco finale. Calcoli, naturalmente, teorici, perché le soste al box per guasti tecnici fanno parte del gioco. Tuttavia le cifre possono dare un'idea della potenzalità della Williams e della Lotus. La vettura di Senna è giunta al traguardo con 18 li tri di carburante nel serbatoio. Se avesse fatto cinque girl in più ne sarebbero rimasti circa tre. sufficienti per completare la gara ad un ritmo simile a quello della Ferrari. Rosberg invece non ha risparmiato molto (la sua vettura pesava 549 kg alle verifiche) ma senza lo stop avrebbe potuto minacciare il vincitore. E' chiaro che Alboreto. avendo a sua volta risparmiato, per quanto si è saputo, almeno una quindicina di litri avrebbe potuto forzare ulteriormente il ritmo. La battaglia, però, sarebbe stata più serrata. In ogni caso rimane innegabile il recupero della Williams il cui motore Honda aveva sinora fatto troppi capricci. Il sistema di sovralimentazione adottato dai giapponesi forse non è ancora completamente affidabile, ma i «cavalli» ci sono e si sono visti. Racconta il finlandese, campione del mondo con la Williams-Ford nel 1982: .Per la prima volta dall'inizio della stagione e forse da molto più tempo mi sono divertito. Ho ingaggiato un bellissimo duello con Senna ed è stato piacevole guidare una monoposto che rispondeva alle mie aspettative. Ora non i>oglio fare lo sbruffone, ma credo di poter dire che nelle prossime corse chi vorrà entrare nei primi posti dovrà fare i conti anche con me e Mansell. Stiajiio lavorando parecchio e contiamo di dare battaglia-. Aggiunge: «Lo scorso anno con una vettura decisamente inferiore riuscii a vincere a Dallas. Cercherò di ripetermi a Detroit dove la pista è più o meno simile ed offre al pilota un margine di guida superiore. Alboreto e compagni sono avvertiti-, Rosberg non e il tipo che lancia sfide a vanvera. E' evidente che la Williams gli ha dato l'impressione di essere tornata al vertice. Ci sono altre cifre a confermare le sue tesi: il suo giro più veloce in gara a Montreal è stato in 127 "661 contro 1' l'28"637 della vettura di Alboreto. Un tempo che lo scatenato Rosberg ha avvicinato piti di una volta. Il «pericolo giallo», dunque, è alle porte, Cristiano Chiavegato-

Luoghi citati: Canada, Detroit, Michigan, Montreal, Quebec