L'Europa minaccia ritorsioni al protezionismo di Reagan

L'Europa minaccia ritorsioni ai protezionismo di Reagan BARRIERE COMMERCIALI / Forse oggi la Casa Bianca annuncia misure L'Europa minaccia ritorsioni ai protezionismo di Reagan Una nuova «guerra» per scarpe e agrumi? LUSSEMBURGO — Tra Cee e Usa sta per aprirsi una nuova guerra commerciale? Nuove misure relative all'aumento del dazi e a restrizioni all'import di paste alimentari provenienti dall'Europa potranno essere varate, a quanto il apprende negli ambienti della Comunità economica europea, dagli Stati Uniti, tra oggi e domani. Per i prossimi giorni sono invece previste decisioni relative alle calzature. Le misure sulla pasta dovrebbero essere decise malgrado 11 memorandum inviato dalla Cee al sottosegretario di Stato per il commercio estero e riguardante il contenzioso agro-alimentare. La Cee appare orientata a rispondere alle decisioni statunitensi con delle ritorsioni. Un ammonimento agli Usa, perché non impongano limitazioni alle esportazioni europee di paste alimentari, è stato rivolto ieri, secondo quanto ha riferito il portavoce Willy De Clerc, dal ministri degli Esteri riuniti a Lussemburgo sotto la presidenza di Giulio Andreotti. Lo stesso documento contiene anche una «raccomandazione» al Giappone. Secondo De Clerc, il volume di scambi toccato dalle misure di Washington sarebbe di 71 milioni di dollari. La commissione europea «ha già idee precise 6ulle eventuali ritorsioni», che sarebbero «efficaci» e interesserebbero in particolare il settore agroalimentare. ' Nella dichiarazione indirizzata aglt Stati Unltl.il Consiglio, che si è riunito sotto la presidenza di turno del ministro degli Esteri italiano Giulio Andreotti, esprime la propria «inquietudine», di fronte a quella die sarebbe, da parte degli Usa, «una violazione delle regole del Gatt» (l'accordo che regola ti commercio mondiale). Davanti a un rischio di accentuazione «delle tensioni nelle relazioni commerciali bilaterali» Cee-Usa, i ministri degli Esteri del Dieci ricordano che le facilitazioni all'export nella Comunità di agrumi mediterranei mirano esclusivamente «a contribuire allo sviluppo dei Paesi mediterranei» e furono oggetto di un accordo^tra Bruxelles e Washington. ■ • ' Il Consiglio invttd pertanto il governo degli Stati Uniti «a riesaminare ogni misura unilaterale che potrebbe preventivare in seguito al litigio sugli agrumi». La Comunità mantiene l'obiettivo «di una soluzione amichevole ed equa di tutti 1 problemi commerciali con gli Stati Uniti, ma se gli Stati Uniti dovessero ricorrere a misure unilaterali, la Comunità sarebbe costretta a prendere misure di ritorsione». Nella dichiarazione sul Giappone, il Consiglio esprime delusione per l'andamento del contatti tra Bruxelles e Tokyo «per ottenere un'apertura del mercato giapponese». 1 ministri degli Esteri del Dieci sottolineano l'importanza del Giappone nel sistema economico mondiale e ricordano i gesti distensivi fatti in seno al Gatt nei confronti di Tokyo. Nonostante ciò, il Giappone «accumula eccedenti sempre più elevati della bilancia commerciale». Commentando le conclusioni del Consiglio, il ministro italiano Giulio Andreotti, che lo ha presieduto, ha sottolineato il carattere «non solo giuridico, ma anche politico» del contenzioso con gli Stati Uniti.

Persone citate: De Clerc, Gatt, Giulio Andreotti, Reagan, Willy De Clerc