La Fim: «Sì a Marini ma a certe condizioni»

La Firn: «Sì a Marini ma a certe condizioni» Chiedono che l'unico «numero due» sia Colombo La Firn: «Sì a Marini ma a certe condizioni» DAL NOSTRO INVIATO SIRMIONE — I metalmec- : cantei Cisl sono disposti ad accettare che Franco Marini subentri a Camiti come segretario generale, a condizione che 11 segretario generate aggiunto sia Mario Colombo" e che in segreteria, per il momento, entrino soltanto Rino Cavlglloli (attuale segretario : del tessili) e Luca Borgomco (che ha raccolto rilevanti suc- ' cessi alla testa della Cisl di Roma). I metalmeccanici sono contrari all'ipotesi di nominare due segretari generali aggiunti (Colombo e Crea) e si oppongono anche alla designazione immediata di quattro segretari confederali (oltre a Cavlglloli e Borgomeo, secondo uno schema in circolazione, dovrebbero entrare anche Trucchi dei chimici e ! Alessandrini della scuola): Trucchi e Alessandrini dovrebbero invece entrare in segreteria «in un secondo tempo». Sulle posizioni della Firn ci sono, grosso modo, i tessili, gli edili, i poligrafici; i chimici e in parte gli alimentaristi sono invece più favorevoli alle tesi dei «marlnlant». In concreto, le categorie dell'industria che fanno perno sui metalmeccanici e che intendono condizionare Marini, . rappresentano 11 20-22% della forza Cisl. Con l'aggiunta del delegati eletti in prevalenza nelle province e nelle regioni del Nord potrebbero sfiorare il 40%. Il dibattito è vivace ma senza toni drammatici anche se non è detto che al congresso nazionale (a Roma dall'8 al 12 luglio) si abbiano poi scontri acuti.- Comunque, nella Clsl spira un rinnovato e crescente orgoglio di ban dlera, specie dopo la vittoria riportata dal «no» nel refe rendum. Per tentare un accordo ieri il segretario del chimici Trucchi ha proposto una riunione di tutte le categorie dell'industria la prossima set Umana.. Raffaele Morese, aprendo ieri 11 congresso nazionale dei metalmeccànici della Cisl, nella sua relazione non ha mal nominato Marini ma ha tracciato con chiarezza il profilo del futuro «numero uno»: «Il nostro consenso ha detto parlando ai 530 dele gati attentissimi — lo ottiene chi assicura l'autonomia e l'unità intema della Clsl; chi si impegna a dare forza e continuità a "questa Cisl' proponendo sia una soluzlo ne per 11 segretario generate aggiunto che una composi zlone della segreteria che corrisponda a quelle esigenze, che selezioni 11 meglio dell'organizzazione in fatto di capacità rappresentativa». Morese non si preoccupa troppo del fatto di essere minoranza; oggi la sua categoria ha più forza contrattuale nella Cisl per aver sostenuto e vinto, in prima linea, nelle fabbriche metalmeccaniche, la battaglia per 11 decreto del 14 febbraio (taglio dei quattro punti di contingenza) e aver contribuito alla vittoria del «no». Ha ricordato con orgoglio: «Dopo il 14 febbraio i comunisti volevano farci sparire dalle fabbriche; invece, siamo ancora qui, più vivi di prima». Le tensioni nelle aziende, comunque, non sono ancora spente. In parecchi casi, a farne le spese, sono i socialisti della Cgil: «A Livorno, la sera di lunedi, quando si ebbero i risultati del referendum — ha raccontato un sindacalista toscano — si raccolsero nelle fabbriche 900 firme per "cacciare via i socialisti dalla Cgil". Alla "Nuova Pignone" di Firenze le firme contro i socialisti furono 165». Per il rinnovo del contratto nazionale, che scade a fine anno, la Fim-Cisl si propone di puntare sulla riduzione dell'orarlo: «Il rinnovo del contratto — ha affermato Morese — non può che avere l'obiettivo delle 35 ore come razionalizzazione delle conquiste fatte e di quelle già richieste nella vertenza generale». Come contropartita, dichiarano conveniente «una politica Industriale che favorisca l'innovazione, anche quando la drammaticità della questione occupazionale potrebbe suggerire una difesa ad oltranza dell'esistente». Inoltre, 1 cambiamenti che avvengono nell'Industria pongono problemi di rappresentanza e di tutela per i lavoratori specializzati, per i tecnici e per 1 quadri verso i quali Morese ha fatto una notevole apertura se si considera che quattro anni fa la maggioranza Cisl chiese ed ottenne che la parola «quadri» fosse cancellata dalla mozione che delincava la politica sindacale. Sergio Devecchi Raffaele Morose

Luoghi citati: Firenze, Livorno, Roma, Sirmione