C'è il computer in biblioteca tempi più brevi per la ricerca

C'è il computer in biblioteca tempi più brevi per la ricerca Firenze, inaugurato nell'archivio della Nazionale C'è il computer in biblioteca tempi più brevi per la ricerca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Ieri, mercoledì 19 giugno 1985, può essere considerato una giornata fondamentale per 11 costituendo Sbn (Servizio bibliotecario nazionale): i testi che in gran numero arrivano quotidianamente alla Biblioteca Nazionale di Firenze non saranno più archiviati su schede ma i dati verranno Inseriti nel grande elaboratore installato appositamente, attraverso una rete di terminali. E' il primo passo verso l'automazione, dapprima della stessa Biblioteca Nazionale (costituita tra 111911 e 11 1935. contiene oltre 4 milioni di volumi, è frequentata ogni giorno da circa 1200 persone), poi di tutto 11 sistema bibliotecario nazionale. Quando l'ambizioso progetto, coordinato dall'Istituto centrale per 11 catalogo unico, sarà portato a termine; sarà possibile fare la ricerca di un testo consultando tutto il patrimonio librario italiano standosene comodamente seduti davanti alla tastiera di un terminale in una qualsiasi delle biblioteche collegate. Altre biblioteche minori In Italia si sono già munite di elaboratori elettronici per rendere possibile in un futuro non troppo lontano questo tipo di servizio. La Nazionale, scelta per cominciare la fase sperimentale, ha già in previsione di collegarsi appena possibile con la Biblioteca dell'Istituto europeo, che ha sede a Firenze, e con il Centro di calcolo dell'Università. L'Sbn è però aperto a tutte le istituzioni, statali e non, che vorranno farne parte. Esistono già rapporti con la Lombardia e con 11 Piemonte, per coinvolgere nel servizio la rete di biblioteche comunali delle due regioni, e con l'ammlnlstrazlone comunale di Ravenna. «Fa nellVi che la Nazionale fu designata come biblioteca di sperimentazione — spiega la direttrice dottoressa Anna Lenzuni —; ti nostro compito è stato quello di approntare un programma di base per l'archiviazione elettronica dei testi che potesse servire per le esigenze di catalogazione della Nazionale, che sono le più sofisticate, ma che potesse essere preso come base anche da ogni altra biblioteca statale interessata a entrare nel servizio. A questo programma ha lavorato un gruppo di studio formato da nostri tecnici affiancati da esperti del Centro di calcolo dell'Università». Per la Nazionale e per le altre biblioteche che gradualmente entreranno a far parte del servizio, si tratta di una vera rivoluzione. Mentre oggi ogni passaggio subito da un libro (acquisto, archiviazione, prestito, restauro) prevede una scrittura su carta, in futuro tutte queste operazioni verranno registrate sul terminale e sarà quindi possibile in tempi molto più rapidi conoscere l'iter del libro e la sua posiziona in quel momento. «Certo questo comporterà uno sforzo anche da parte dell'utente che viene in biblioteca — dice la dottoressa Lenzuni —: si aprirà presto una nuova fase per la consultazione. Niente più cataloghi e schede, ma uso del terminale da interrogare per ogni richiesta». , • I. ni.

Persone citate: Anna Lenzuni

Luoghi citati: Firenze, Italia, Lombardia, Piemonte, Ravenna