Reagan: non cedo di Ennio Caretto

Reagan: non cedo La conferenza stampa sugli ostaggi del jet a Beirut Reagan: non cedo «Non tratto con i terroristi» - «Nessun intervento militare finché ci sarà la possibilità di salvare gli ostaggi» - La Croce Rossa non medierà tra Usa e Israele - Azione diplomatica algerina? - Il Presidente ha criticato la Grecia DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON — Reagan ha rifiutato di negoziare con la brigata-Sadr che tiene prigionieri a Beirut 1 passeggeri della Twa, ribadendo che 'l'America non farà mai nessuna concessione al terrorismo, né eserciterà pressioni su altri governi a tale scopo», e ha proposto una serie di misure internazionali dirette a prevenire nuovi dirottanienti, fra cui la presenza a bordo di agenti. Il Presidente ha detto che pazienterà, e quindi non interverrà militarmente, finché gli ostaggi «saranno in vita ed esisterà una probabilità di salvarli-, «Si deve essere in grado di focalissare il nemico. Non si può iniziare a sparare sema avere nessuno nel mirino. Farlo equivarrebbe a condannare a morte un certo numero di americani' ha aggiunto, ironizzando quindi sui dirottatori: ^Evidentemente c'è un gruppo di gente che pensa che per avere il biglietto per il Paradiso bisogna prendere altri con sé-. Il Presidente americano non ha escluso un attacco armato per liberare i prigionieri, né una rappresaglia a posteriori, ma «ipotizzare quali passi potremo o non potremo prendere in varie circostanze indurrebbe soltanto i terroristi a intensificare l foro sforzi-. Come Carter nel '79-'80 con gli ostaggi dell'ambasciata a Teheran, ha ammesso la propria impotenza ('Quando sono stato solo ho preso a pugni il muro-), sebbene neghi qualsiasi somiglianza tra le due vicende. Chi si attendeva dal leader della nazione più potente della Terra un ultimatum o un blitz è rimasto deluso. Il Presidente ha usato parole molto dure. «Gli Stati Unitù ha detto «sono assediati dal terrorismo internazionale che uccide alla cieca, e sequestra cittadini innocenti... Esorto chi ha catturato i passeggeri dell'aereo e i leaders politico-religiosi del Libano ad accettare le loro responsabilità e a fare tutto il necessario per porre fine a questo crimine». La strada meno rischiosa per risolvere la vicenda resta quella diplomatica. Il governo algerino, secondo un quotidiano di Abu Dhabi, ha proposto che i quaranta ostaggi siano rilasciati dietro una promessa Usa che Israele libererà i 700 guerriglieri sciiti, il plano avrebbe avuto — scrive il giornale — l'assenso di Washington e l'ambasciatore algerino a Beirut ne avrebbe parlato col ministro Berrl. Altri Paesi mediorientali sono disponibili a un'opera di mediazione, ma in modo più defilato. Oli Usa contavano su un intervento della Croce Rossa per avanzare pressioni su Israele in modo diretto, senza dunque che li si potesse accusare d'avere ceduto al ricatto. Il presidente dell'organizzazione umanitaria, Alexander Hay, dovrebbe incontrare nelle prossime ore Reagan e Shultz, ma quando già Peres s'era detto disponibile a ricevere un esponente della Croce Rossa (specificando tuttavia di non poter trattare con lui), da Oinevra un portavoce della Cri ha dichiarato seccamente: «Non è nostro compito agire da intermediari fra governi che hanno rapporti diretti e permanenti-. Non si esclude comunque che nei prossimi giorni possa essere l'Onu ad assumersi un ruolo attivo nella vicenda. Da Gerusalemme, intanto, un portavoce del ministero degli Esteri ha polemizzato indirettamente con gli Stati Uniti affermando che il trasferimento dei guerriglieri nello Stato ebraico non ha violato norme di diritto internazionale. In Israele si precisa Inoltre che finora nessuna pressione diretta sulla sorte del detenuti è stata fatta dagli Usa. La conferenza stampa di Reagan, visibilmente scosso dagli eventi, ha avuto molti spunti polemici contro la Grecia. Implicitamente, Reagan l'ha accusata non soltanto di non esercitare 1 dovuti controlli all'aeroporto di Atene, ma anche di aver violato, col rilascio di uno dei dirottatori, «le convenzioni di Montreal e dell'Aia sulle punizioni dei pirati dell'aria-. L'amministrazione repubblicana, ha sottolineato 11 Presidente, ha chiesto a Papandreu «spiegazioni-, sconslglierà ai cittadini Usa di volare ad Atene, e forse sospenderà 1 collegamenti aerei di compagnie americane con la Grecia. Verrà sollevata inoltre la questione col Paesi alleati della Nato e misure di boicottaggio potrebbero essere adottate anche contro quel Paesi mediorientali che non prendono una ferma posizione contro il terrorismo. Tornando ancora sul dirottamento di Beirut, il Presidente ha detto a proposito di Berrl, facendo schioccare le dita: «Con questa rapidità potrebbe risolvere la crisi-. Ennio Caretto

Persone citate: Alexander Hay, Papandreu, Peres, Reagan, Shultz