E adesso sulla scena del Circo arriva un motore Ford turbo

E adesso sulla scena del Circo arriva un motore Ford turbo E adesso sulla scena del Circo arriva un motore Ford turbo DAL NOSTRO INVIATO MONTREAL — Ha fatto molto rumore, nell'ambiente della Formula 1, l'annunciato arrivo della scuderia americana Lola sponsorizzata dalla Beatrice, una multinazionale dell'alimentazione che pare disposta a riversare sullo sport del motori molti milioni di dollari, cioè decine di miliardi di lire. Le fantasie e le voci che si sono sviluppate sui contatti con i piloti da ingaggiare per il prossimo anno (l'esordio della nuova vettura per adesso è previsto a Monza in settembre con una vettura guidata dall'ex campione del mondo Alan Jones) e sulle trattative con alcuni dei tecnici più esperti hanno forse messo in ombra i due aspetti più. importanti ed interessanti della vicenda. Il primo riguarda il ritorno alla Formula 1 di un nome di grande prestigio. La notizia non è ancora ufficiale ma sembra che giovedì a Dearborn, nel quartier generale della Motorsport, la Ford annuncerà l'arrivo di un nuovo motore turbo, che prenderà il posto del vecchio, glorioso ma ormai obsoleto Cosworth. L' otto cilindri aspirato disputerà ancora qualche gara con la Tyrrell prima di essere sostituito anche sulle monoposto della scuderia inglese (a partire da Le Castellet) con i Renault sovralimentati. Il nuovo propulsore dovrebbe essere all'avanguardia tecnica. E'stato progettato e sviluppato in Europa, sempre in Inghilterra dalla Cosworth e dalla filiale della Casa americana, con l'appoggio per la ricerca dei materiali del colosso automobilistico Usa. Si dice che è stato realizzato con componenti In fibra di carbonio e si aggiunge che è leggerissimo e compatto, di dimensioni ridotte. Si tratterebbe di un sei cilindri aVdl 120 gradi Il ritorno della Ford quindi è quasi certo e questo cambierà probabilmente il volto della Formula 1. La Beatrice ha un contratto per due anni, di cui uno, il 1986, in esclusi- va. Questo significa che dal 1987 molte squadre potranno montare questo propulsore se si dimostrerà competitivo. Il secondo fattore da prendere in considerazione (che coinvolge Unterò mondo dello sport e delle sponsorizzazioni ormai indispensabili per ogni attività a qualsiasi livello) è la tendenza dei finanziatori ad acquisire il controllo e la gestione diretta delle squadre. Come mai? Semplice: pagare miliardi per fare pubblicità può essere redditizio, ma è fine a se stesso e si deve prendere quello che arriva. Se uno sponsor spende S miliardi desidererebbe vederli investire nelle vetture, nello sviluppo, nei ricambi, nei piloti migliori. I team manager tendono invece a lucrare prendendo piloti che pagano per correre ma che spesso non sono all'altezza della situazione. Con una gestione diretta, si spendono gli stessi soldi, ma con risultati migliori. E se va bene, si può anche rientrare degli investimenti. In più c'è sempre un capitale (il team) che si può rivendere. Il medesimo discorso viene ora fatto dalla Beatrice e non è detto che presto non ci siano altri interventi. Si comincia dalla Formula 1 e chissà che presto non si arrivi ad altri sport, come il calcio. c. eh.

Persone citate: Alan Jones, Dearborn, Tyrrell

Luoghi citati: Cosworth, Europa, Inghilterra, Monza, Usa