PRIME FILM: «Breakfast club» di John Hughes, quasi teatro

PRIME FILM: «Breakfast club» di John Hughes, quasi teatro PRIME FILM: «Breakfast club» di John Hughes, quasi teatro Gioco della verità di cinque giovani isolati per punizione nella biblioteca della scuola superiore BREAKFAST CLUB di John Hughes, con Emilio Estevez, Anthony M. Hall, Ally Sheedy, Molly Rlngwald, Judd Nelson. Commedia drammatica, colori, Usa 1985. Cinema: Reposi, Torino; Apollo, Milano. In una scuola superiore d'un sobborgo di Chicago, dove si fa lezione solo dal lunedì al venerdì, cinque studenti, tre maschi (Andrew, John, Brian) e due femmine (Clatre e Allison), compieta- mente estranei tra loro, si trovano in un sabato, quando 11- '.stituto è deserto, riuniti nella blblioteca adibita anche a luogo di punizione per chi deve scontare provvedimenti disciplinari. p1 cinque giovani, dalle sette mattutine alle cinque pomeridiane, sono isolati in quello spazio chiuso, sorvegliati da un docente rigoroso che assegna loro un tema da svolgere: «spiegate chi slete». Un tema che il quintetto dei puniti, più o meno ribelli per istinto, non svolgerà come previsto per iscritto, ma svilupperà, cercando d'approfondirlo, in un confronto diretto a volte rabbioso, fatto di reciproche confessioni, non esente da frequenti intemperanze verbali. A parte qualche spostamento dei cinque in ambienti attigui (la palestra, i corridoi) il film si svolge in massima parte nella biblioteca, assumendo spesso la fisionomia d'un Kammerspielfilm, un film da camera, nel quale con spregiudicata sincerità, gllrrequieti interlocutori danno sfogo a un loro impulsivo gioco della verità. Ossia portano alla luce, attraverso realistici dialoghi, e col sostegno di prolungati, espressivi primi piani — i cinque interpreti sono bravissimi —, i loro problemi esistenziali e generazionali, manifestati attraverso una tensione emotiva che coinvolge il giovane pubblico Ne viene fuori, in tal modo, una serie eloquente di ritratti, ognuno dei quali è al centro d'una storia non solo personale ma anclie famigliare ben puntualizzata: uno in casa subiva percosse ed è diventato ribelle; l'altro è ossesstonato dai genitori che lo vooliano perfetto in tutto; il terso è nevrotico, assillato dal padre. Delle ragazze, Allison è una disadattata, e sarà, dai compagni, tolta dal suo selvatico isolamento, mentre Claire, la virtuosa del gruppetto, ha problemi connessi alla madre. Scritto per lo schermo e diretto dal nuovo, giovane regista John Hughes, Breakfast Club è un film che lascia non effimeri ricordi nello spettatore. Certo risente della sua struttura ripetutamente teatrale, decisamente statica in qualche punto. Alle prolissità pone rimedio, meglio che la regia, la già sottolineata bravura degli interpreti: Emilio Estevez (Andrew), A. M. Hall (Brian), Judd Nelson (John), Molly Ringwald (Claire), Ally Sheedy (Allison). HANNA D. LA RAGAZZA DI VONDEL PARK, di Axel Berger, con Ann Gisel Glass, Sebastiano Somma, Karln Schubert. Drammatico, colori, Italia 1985. Cinema Gioiello. Quattro degli studenti puniti: da sinistra Ally Sheedy, Emilio Estevez, Judd Nelson e A.M. Hall

Luoghi citati: Chicago, Italia, Milano, Torino, Usa