Miti lontani di donne finlandesi

Mitilontani di donne finlandesi Si è aperta la rassegna del Voltaire dedicata al teatro scandinavo Mitilontani di donne finlandesi Alla base dello spettacolo di Marja Louhria c'è una sorta di «drammaturgia ciclica» - Scena essenziale TORINO — In un ipotetico studio sulle mentalità teatrali, Le avventure delle donne di Marja Lourhia, in scena al Massaua per le «Frontiere» del Cabaret Voltaire, occuperebbero probabilmente lo stadio della confusione sincera. Ci troviamo di fronte ad uno spettacolo fortemente intriso di intimismo (la vita e l'amicizia di due donne) nel quale vengono ad intrecciarsi miti lontani e misteriosi, cadute Hsòrgettóe- affettiva "gioco," flnz'ionp'è' un naturai^ smo che non di rado infrange la soglia ispida dell'iperrealismo. Su una scena essenziale, occupata da una poltrona con palloncini, da un guardaroba, dalla sagoma allarmante d'un lupo e 'da due lucernari che filtrano luce rosazzurra, 1 quattro attori del fin-' landese Teatro di Kajaanln danno vita a quella •drammaturgia ciclica- che la Lourhia pone alla base della commedia. Una donna si accosta a due uomini supini, 11 imbriglia con una fune e, come Lou Andreas Salomé amava fare con Rllke, li cavalca in un breve gioco sadomasochista. Oiunge un'altra donna che, con la prima, esplode sulla coppia maschile alcuni colpi di pistola. Potrebbe essere un gioco simbolico. La rivalità tra i sessi non bada alle latitudini e la revanche femminista può essere legittima anche nel Paese della Grande Liberazione collettiva e individuale (luteranesimo permettendo). Ma le note del Carmina burana, oltre all'accensione delle candele In un angolo del palcoscenico, potrebbero alludere ad un rito aperto agli sviluppi più impensati. Che non sia cosi lo vediamo dopo pochi minuti, quando si formano e si scompongono le coppie, quando s'intrecciano e si sciolgono gli amori: un Girotondo in sedicesimo, un valzer esangue che non ha forza sufficiente per diventare ebbrezza di vita. La voce fuori campo riporta su basi realistiche un'azione che, altrimenti, sfuggirebbe lungo 1 numerosi rivoli della fantasia, all'inseguimento di miti misteriosi, quale, ad esemplo, la favola dell'uomo lupo che, respinto dalla sua donna dopo anni di assenza, si lascia morire di freddo. Detto cosi, andrebbe tutto bene. Da tempo 11 teatro ha imparato a triturare ogni sorta di suggestione e d'incantesimo. Piuttosto, bisognerebbe vedere quanto gli opposti riescono a creare una forma e qui il discorso si fa spinoso. Lo spettacolo è nato da lunghe conversazioni e dalle ripetute improvvisazioni sul.tema. Ci sembra che1 proprio la tecnica deU'improvvlsazione, non Incanalata su una precisa idea estetica, abbia condizionato l'esito finale. Le avventure delle donne (recitate in una lingua terrificante con rare e poco rivelatrici battute in italiano) hanno inaugurato 11 ciclo dedicato alla scena scandinava. Il teatro municipale di KaJaani, nato ai primi del secolo come compagnia filodrammatica, venne chiamato nel 1854 Teatro Proletario e diventò teatro pubblico nel '69. E' uno del 42 teatri finlandesi ed è fra 1 più autorevoli e applauditi del Paese. o. g. Il prossimo appuntamento della rassegna dedicata al teatro scandinavo è per stasera: al Centralino andrà in scena lo spettacolo danese «Gioco di maschere», regia di Rassl Thygesen, del Tukak Teatret.

Persone citate: Carmina, Thygesen

Luoghi citati: Torino