Dalla Juventus alla Consolata

Palla Juventus alla Consolate! Nel pomeriggio incontro con i tifosi in Galleria San Federico e poi nel Santuario Palla Juventus alla Consolate! Boniperti: «Spero che si possa disputare l'amichevole e vengano rimossi i veti della Uefa» - Ballestrero: «La maggior parte della delegazione non è cattolica: ma la cosa più importante è che sono uomini» Nella sede della Juventus, abbraccio tra sportivi torinesi e di Liverpool. A ricevere la delegazione Inglese Edoardo Agnelli, Giampiero Boniperti, l'avv. Vittorio Chiusano, lo staff quasi al completo del club bianconero, con Ferrerò di Ventimiglia, Cavalli d'Olivola, Voglino, Giancarlo Catella', Chesta e Zanon. E' un momento atteso dai fotografi che 'assaltano letteralmente il gruppo di cui fanno parte, in stretto numero gli ospiti: 1 dirigenti delle due società calcistiche (Liverpool ed Everton), il sindaco Dalton 1 due vescovi e il festeggiatissimo Welsh con famiglia al seguito. Lungo scambio di battute tra i giornalisti inglesi ed Edoardo Agnelli che per la prima volta appare In veste ufficiale («A nome della famiglia*, spiega). Si parla di un eventuale incontro tra Juve e Liverpool che non dev'essere una rivincita ma una partita da giocare non importa dove e con lo scopo di devolvere l'Incasso al familiari delle vittime. Agnelli: «Non sono un dirigente, decideranno i responsabili liei club. Da parte mia, e credo di interpretare anche il pensiero di mio padre, voglio solo sottolineare che i fatti di Bruxelles non sono certo da interpretare come un gesto di inimicizia degli inglesi verso gli italiani. Occorre sdrammatizzare l'agonismo sportivo restituendo allo sport i suoi veri valori*. Ma questa amichevole si farà? Boniperti: «Ci sono i vincoli imposti dalle organizazioni internazionali. Penso che dobbiamo adoprarci per rimuoverli perclié non c'è calcio europeo senza il calcio inglese. La partita? Perchè no?». Ribadisce ciò che aveva detto in municipio Vittore Catella: ./ veti dell'Uefa devono cadere. Spero che Juve e Toro possano presto incontrare di nuovo con spirito di lealtà e amicizia Liverpool ed Everton»: Alla fine scambio di doni e un brindisi. Fuori, nella galleria S. Federico, la gente applaude al passaggio della delegazione. Riconciliazione non è parola vana sotto la volta della Consolata. E' in corso la novena e si sa quanto 1 torinesi siano affezionati a questo appuntamento: la basilica straripa di gente. L'arcivescovo card. Anastasio Ballestrero era in Valle di Lanzo ed è sceso in città per incontrare 1 rappresentanti delle chiese di Liverpool. Prima della concelebrazione ha voluto abbracciarli entrambi: «£' giusto che sia qui con voi. Sono vicino alla vostra atta tanto simile alla mia Genova: abbiamo in comune un porto, adesso in crisi, con i tutti problemi che sappiamo». OH dicono che la delegazlo- ne Inglese è composta In maggioranza da anglicani: «Cosa importa? Sono uomini. Dobbiamo apprezzare il loro gesto d'amicizia». Presiede 11 rito l'arcivescovo Derek Worlock, tra i sacerdoti che attorniano l'altare c'è anche il vescovo anglicano Sheppard. Prima della messa mons. Peradotto paria all'assemblea dei fedeli. Riprende il discorso fatto in municipio: «La comunità cattolica torinese è qui per condividere fino in fondo un intensa momento di solidar}e{^|iamfclsria, di volontà' 'aTpaceTjf poi:' «Auspichiamo che dopo la tragedia di Bruxelles che ha insanguinato un valore spontaneo qual è lo sport si comprenda la pericolosità di tutto ciò che apre spazi alla violenza a cominciare dall'insolente ritualità con cui ci si avvia agli stadi*. Conclude con un pensiero di Pier Giorgio Frassatl: «Con la violenza si semina l'odio, con la carità si semina negli uomini la pace». Aveva detto mons. Worlock: «Speriamo che la nostra venuta a Torino sia il modo più eloquente di comunicare una parte dell'immenso dolore che proviamo». La città gli ha risposto con eloquente solidarietà. Conferma 11 vescovo Sheppard; «Un'accoglienza del genere è davvero confortante*. E mister Hatton: «Sapevo che non c'era motivo di temere per il nostro soggiorno a Torino». p.p.b. Edoardo Agnelli e Giampiero Boniperti nella sede della Juve con Hugh Dalton e Derek Hatton